PUGNALONI DIMENTICA LA GIORNATA DEL RICORDO!
DOMENICA NESSUNA MANIFESTAZIONE PUBBLICA

PUGNALONI DIMENTICA LA GIORNATA DEL RICORDO! DOMENICA NESSUNA MANIFESTAZIONE PUBBLICA

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Esattamente come successo nei 4 anni precedenti; senza risposta anche la disponibilità della famiglia Pierpaoli a rimettere a nuovo l’area


Domenica prossima cade la 15 giornata del ricordo, istituita il 30 marzo 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe dei partigiani comunisti di Tito.
Osimo, con grande sensibilità, non foss’altro perchè la Storia volle la città sede e testimone nel novembre 1975 dell’ultimo Trattato di pace della II Guerra mondiale, ospita dal 1999 una scultura a perenne ricordo dell’esodo dei cittadini Italiani dell’Istria e dei cittadini Italiani dalmati dalle loro terre, nell’immediato dopo guerra.
Parliamo ovviamente dei più “fortunati”; gli altri, come ben sanno tutti coloro che vogliono sapere, finirono negli inghiottitoi naturali del Carso, vivi, feriti, morti, una sopra l’altro, per decine di metri, vittime innocenti di esecuzioni sommarie e colpevoli del torto di essere nati in Italia.


Il monumento agli Esuli del mondo realizzato 20 anni fa dall’artista osimano Ubaldo Pierpaoli posto, non a caso, in vista del mare e della sponda Dalmata

A distanza di 20 anni l’opera, realizzata dal concittadino Ubaldo Pierpaolo, valente scultore del ferro da tempo scomparso, aspetta di essere omaggiata dalle autorità comunali, come dovrebbe pacificamente accadere, al di la di qualsiasi colore politico, quantomeno in occasione della data del 10 febbraio.
Nei quattro anni trascorsi dall’era Pugnaloniana, però, nessun Sindaco, nessuna fanfara, nessun discorso, nessuna corona di alloro, nessun ricorda ha ricordato il Monumento al Ricordo più significativo d’Italia.
Addirittura la figlia Sonia dello scultore, da tre anni attende inutilmente da Pugnaloni, visto il disinteresse dell’Amministrazione comunale, il permesso per riportare l’opera, per fortuna ben conservata, alla bellezza originaria.
Unico, tra i politici osimani a dedicare un omaggio agli esuli istriani e dalmati che anche Osimo ospitò e che trovarono in città un rifugio alla loro tragedia, è quel Dino Latini che non a caso, novello Sindaco nel1999, tra i primi atti della sua Amministrazione volle il monumento e soprattutto collocarlo in uno spazio tra i più visibili, per sempre, della nostra Osimo.
Così oggi Latini, candidato a riprendersi il ruolo usurpato dai brogli elettorali del 2014, ricorda così quei giorni:
“Dal novembre 1999 Osimo – sottolinea con orgoglio Latini – ha una scultura a Largo Trieste che ricorda tutti le vittime italiane Dalmate, Giuliane e gli esuli di tutto i
l mondo. Molti ci criticavano allora.
Ci furono pure occupazioni di piazza e dei luoghi in cui svolgevamo convegni per ricordare quella pagina di storia recente e il dolore che molti italiani, senza nessuna colpa, ebbero a patire.
Nella solitudine di quella scelta, compiuta in nome e per conto anche di Osimo che nella storia è coinvolta per essere stata sede del Trattato il 10 novembre 1975, solo Ottavio Missoni, non a caso istriano, fece avere la propria solidarietà.
Poi lo Stato, anni dopo Osimo, ha istituito la giornata in Memoria delle Foibe.
Domenica le ricordiamo ancora”.


 

MONTICELLI (5 STELLE) SI RICANDIDA PER DISPERAZIONE!
DOPO IL FLOP 2014 (OLTRE 81% DI NO) IL GRILLINO CI RIFA’
SON TUTTE BRAVE LE MAMME DEL MONDO...
LE MAMME OSIMANE MOLTO DI PIÙ!

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