Italia Viva nasce per governare e nel 2023 le strade di Matteo e Simone, ribattezzato Gastone, potrebbero incrociarsi
Il geniale colpo di scena politico, ovvero la fuoriuscita di Matteo Renzi dal partito Democratico, incorona definitivamente l’ex Premier in statista di vaglia internazionale e conferma Simone Pugnaloni quale nuovo Gastone (inteso come cugino fortunato di Paperino) della politica nostrana.
Pur nell’aria da tempo, la scissione del folto gruppo renziano dalla rappresentanza parlamentare dell’ex Pci-Pds-Ds-Pd, costituisce un vero e proprio capolavoro che la politica italiana, pur ricca di episodi anomali – vedi l’autogol di Salvini e la nascita di un Governo largamente minoritario nel Paese, solo per restare alla cronaca degli ultimi 40 giorni – non aveva ancora visto.
Già il solo fatto che il primo ministro Conte sia stato messo a conoscenza del ribaltone di palazzo solo a cose fatte e dalla classica telefonata di Renzi, invitante a restare sereno… circa il futuro del governo nato l’altro giorno, dice largamente tutto.
Da questa mattina ogni decisione che conta verrà presa da “Italia Viva” (così verranno ribattezzati i gruppi parlamentari del senatore fiorentino) e non più da quel che resta del Pd. Figuriamoci poi i 5 Stelle costretti ad assistere, da un angolo, pur di sopravvivere altri tre anni, alle mosse altrui.
In pratica non avremo un “Conte 2” ma un “Renzi due” di fatto col vantaggio, di importanza capitale, che in caso di successo il merito dell’apporto del nuovo partito di Centro… mentre se andranno, come andranno, più facilmente, meno bene, a pagare sarà la responsabilità dei partiti fondanti l’accordo: Pd e 5 Stelle.
Il tutto senza passare per elezioni di verifica intermedie, Comunali e Regionali, essendo Renzi troppo furbo per sperimentare le urne prima della scadenza naturale del 2023.
In tutto questo, da perfetto fortunello, non poteva mancare la buona stella di Simone Pugnaloni, renziano convinto dalla prima ora, a cui potrebbero aprirsi, per una serie di coincidenze a catena, una serie di passaggi di qualità.
Prendiamo appunto la data del marzo 2023 quando, se Renzi verrà accontentato di tutto punto fino ad allora (pena il distacco della spina ed elezioni anticipate), al popolo italiano tornerà il pallino politico negato dal piddino Mattarella.
Per allora (e mancano circa tre anni e mezzo all’appuntamento) Matteo Renzi avrà avuto tutto il tempo per organizzare “Italia Viva” da movimento a nuova Democrazia Cristiana e affrontare la prova elettorale certo di rappresentare, con circa il 15% dei voti (ci teniamo volutamente bassi) il super ago della bilancia per governi di Centro-Destra o Centro-Sinistra; entrambi, nei verosimili progetti renziani, alla ricerca di una gamba di Centro, indispensabile per governare.
Una terza gamba che agevolmente potrebbe vedere protagonista proprio Pugnaloni. Nella primavera del 2023 il suo attuale secondo mandato, non rinnovabile, sarà agli sgoccioli, nel senso che maggio 2024 apparirà sullo sfondo, distante circa un anno.
A quel punto a Pugnaloni potrebbe essere chiesto di gettare la maschera (fino ad allora i Renziani che hanno inteso camuffarsi e continuare a militare nel Pd potranno farlo non partecipando “Italia Viva”, per scelta, a nessun appuntamento elettorale), dimettersi da Sindaco e iniziare a studiare da Onorevole. Magari inserito, per riconoscenza, nel listino bloccato – uomo e/o donna – di competenza alle varie segreterie di partito. Listino che equivale (chiedere all’on. Giuliodori per informazioni) all’elezione diretta, senza neanche impegnarsi a fare campagna elettorale!
Sindaco per 2 voti nel 2014, riconfermato per 150 grazie alla Destra delle famiglie Alessandrini e Mariani, Pugnaloni potrebbe coronare l’ascesa alla politica che conta, a circa 43 anni, entrando alla Camera o al Senato in un sicuro partito di governo.
Quanto pesano ancor oggi e quanto peseranno ancor di più quei 2 voti 2014… da cui tutto prese inizio, senza che se ne intraveda minimamente la fine.
Se ne facciano una ragione gli anti Pugnaloniani residui: contro la fortuna impossibile andare!