Ordinata partecipazione di migliaia di persone all’evento clou dell’estate osimana. La serata, regole Covid a parte, è filata via senza incidenti
Tutto bene ciò che finisce bene. La discussa manifestazione Calici sotto le Stelle, nonostante i rischi sanitari assunti e le modalità di ordine pubblico non osservate, pare ormai alle spalle senza troppi danni. Almeno per il momento.
La serata, documentata, in parte, da OSIMO OGGI in diretta, non è degenerata e si è mantenuta nei canoni di un tranquillo happening pre Covid.
Qualche timida mascherina in più rispetto ad Osimo vertical (poca roba, qualche rarissimo caso di utilizzo personale) con lunghe file, ma non lunghissime, agli stand di approvigionamento del vino.
In piazza, poi, c’è chi ha ballato, altri hanno ascoltato musica anni ’80 presso il chiostro di San Francesco e qualche altro non si è fatto mancare una visita in notturna delle grotte.
Difficile stimare la partecipazione complessiva all’evento da parte di osimani e turisti, sia per l’ampiezza oraria (in pratica fin dal tardo pomeriggio si è dato avvio alla festa) che lo spazio interessato, tutto il centro storico, da piazza Dante ai giardini di Piazzanova.
Non andiamo troppo distanti dalla verità nel calcolare dai 4.000 ai 5.000 coloro che hanno risposto presente, assaltando letteralmente ogni tavolino all’aperto di bar e ristoranti.
Molto giovane l’età media dei presenti, dei degustatori in particolare. Difficile una stima esatta, pensiamo però di sbagliare di poco indicando in 25 anni l’età di quanti hanno approfittato di Calici di Stelle e della tradizionale notte di San Lorenzo per sorseggiare vini marchigiani, bianchi e rossi, fermi o mossi, per concludere con un sorso speciale dato dai nostranissimi Visciola e Vin cotto.
Se in pochi o nessuno si sono soffermati a rimirar le stelle (cadenti?), davvero tutti hanno acquistato l’economico pass ad 8 euro (e altrettante bevute) e relativo calice di vetro con in omaggio una bustina di Taralli pugliesi per “rifarsi la bocca”.
Discreta, in alcuni casi molto alta, la qualità dei vini in esposizione – su tutti la cantina SAPUTI di Colmurano con il fresco bianco, tutto bollicine Ribona – graditi al punto di essere acquistati in bottiglia e portati a casa.
Abbiamo detto giovani o addirittura giovanissimi i “bevitori” corsi ad Osimo; molto presenti le coppie di fidanzati ma non meno numerose le ragazze, in gruppi di quattro o cinque “esemplari”, in molti casi anche dall’aspetto conturbante ma non ancora maggiorenne.
Diciamo che in una serata dove – è stato promesso al punto di essere stato messo per iscritto dal Sindaco – tutto era tollerato e quasi tutto permesso, scandalizzarsi per qualche centinaio di minorenni intenti a consumare vino lontanissimi dai genitori ignari, ci può stare. O forse costituisce davvero il minimo sindacale.
Chiusura ufficiale delle danze, pardon delle bevute, a mezzanotte e mezza precisa, come da ordinanza.
Le luci degli stands si sono spente e le lunghe fila di quanti erano in attesa del tris o quadris si sono lentamente disperse.
Verso l’una di notte qualche voce più alterata si è fatta notare per estemporanei schiamazzi, di fatto subito tacitati dalle forze dell’Ordine presenti.
Nessun altro caso da segnalare se non sporadiche urla nella notte di ragazze imbufalite, probabilmente, verso il proprio ragazzo… vai a sapere perchè e per cosa.
La notte, all’una ancora troppo piccola per molti, è ovviamente proseguita, spostandosi dagli stand ai bar ma senza, stavolta – così parrebbe – gli episodi brutti segnalati, ad esempio, ai danni della Fontana della Pupa.
Episodi che a tre settimane dai fatti possono purtropo considerarsi archiviati senza colpevoli per l’incapacità della Polizia municipale di dare un nome e un cognome ai responsabili, nonostante tutte le telecamere possibili attive in centro! Brutto episodio.