In vista della possibile crisi Comunale ripercorriamo l’ultimo voto
ANALISI DEL VOTO 2014:
TRADIRONO SAN BIAGIO E STAZIONE
In 1.367 ritennero inutile il ballottaggio

In vista della possibile crisi Comunale ripercorriamo l’ultimo voto ANALISI DEL VOTO 2014: TRADIRONO SAN BIAGIO E STAZIONE In 1.367 ritennero inutile il ballottaggio

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1.367 elettori latiniani al mare e 906 votanti 5 Stelle passati sulle posizioni di Simone Pugnaloni. Aggiungete a questi dati l’apparentamento siglato dal Pd con l’Altra Osimo (883 voti in dote depositati in contabilità al Pd fino all’altro giorno) ed ecco spiegato il clamoroso ribaltone uscito dalle urne l’8 giugno 2014 al termine di un ballottaggio, diversamente, dall’esito scontato: 7.433 voti per Latini (49,993%) contro 7.435 (50,007%) con due sole preferenze di scarto, così come certificato dalla sentenza del Consiglio di Stato che, nel 2015, ha posto lo stop al conteggio.

Proprio l’uscita di scena del duo Pasquinelli-Catena e le fibrillazioni che, nonostante dichiarazioni rassicuranti, tengono alta la tensione nel Pd, consigliano gli addetti ai lavori a tenersi pronti per un evento, quale la caduta anticipata di un Sindaco, che ad Osimo non si è mai registrato.

Tanto vale, allora, andare a rispolverare il dato del 25 maggio 2014 e metterlo a confronto con quanto successo due settimane dopo.

Partiamo dal dato dei votanti, appena 68,22%, che certamente non ha avvantaggiato il candidato nettamente favorito, il rientrante Dino Latini.

Alle urne solo in poco più di 20.000 contro gli attesi 22.000 (confermando la percentuale quasi 75% del 2009) che probabilmente avrebbero consentito il successo di Su la Testa fin dal primo turno.

Meno votanti = ballottaggio a cui si andò l’8 giugno partendo da questo risultato di partenza per quanto solo teorico: Latini 8.800 voti (pari al 45.75); Pugnaloni molti giri dietro fermo a quota 5.646 voti (29.35%) per una differenza di 3.154 votanti osimani.

Una differenza talmente ampia che indusse molti elettori e lo stesso Latini a ritenere che il gioco fosse ormai fatto per tornare a Palazzo comunale.

A quel 25 maggio seguirono pertanto due settimane di indebiti festeggiamenti anticipati, mentre Pugnaloni, perso per perso, cercò ed ottenne il sostegno anti latiniano della Sinistra di Pasquinelli apparentandosi ufficialmente sulla scheda.

Ma anche con l’apporto della Sinistra estrema Pugnaloni rimaneva lontano, laggiù, quasi invisibile dalla stragrande maggioranza degli osimani. Pur portando il voto da 5.646 a 6.529 (32.22%) a credere in una clamorosa rimonta era pressochè solo il candidato Sindaco del Pd. Troppe le variabili che dovevano incastrarsi affinchè Latini potesse perdere il turno di ballottaggio.

Pugnaloni avrebbe dovuto riconfermare tutti i 6.529 voti teorici, parte del movimento 5 Stelle (almeno un elettore su 4) avrebbe dovuto, spontaneamente partecipare e preferire Pugnaloni a Latini e soprattutto Latini avrebbe dovuto subire una perdita di consensi di circa il 15%, cosa che nei ballottaggi, in genere, non capita a chi parte da favorito.

Ciò che il 25 maggio sembrava più che fantascienza, come sanno bene gli osimani, è invece diventata realtà!

L’8 giugno altro calo dei votanti e altro campanello di allarme. Al seggio si recano solo in 14.868 osimani, pari al 51.32% Mancano all’appello i 444 elettori di Mercuri, ben 2.555 votanti Cinque Stelle contro i 3.461 del primo turno e addirittura 1.367 voti di elettori latiniani del primo turno.

Ciò che sembrava possibile solo sulla testa di Pugnaloni si trasforma è realtà, sia pur per soli 2 voti!

Dato a Pugnaloni e all’elettorato di Centro Sinistra il merito grande di crederci fino al conteggio dell’ultimissima scheda, andiamo a vedere, voto per voto, sezione per sezione, quartiere su quartiere, frazione per frazione, dove è maturata la sconfitta di Latini.

Esclusa la roccaforte di Casenuove dove Latini ha guadagnato un voto nel turno di ballottaggio (506) contro i 505 di maggio, in tutte le altre 31 sezioni sparse per Osimo il dato è scaturito omogeneo e negativo per Latini.

Il “tradimento” più grande venne dalla più popolosa e meno osimana delle frazioni: Osimo Stazione e la annessa San Biagio. In 451, forse perchè ad Osimo Stazione le spiagge del Cònero sono più vicine, ritennero che Latini aveva già vinto e che tanto valeva andare al mare; stesso ragionamento errato fecero tutti, sia pur in misura minore.

314 votanti del primo turno (zona Osimo Sud, prima periferia, via Aldo Moro) dimenticarono che c’era un secondo tempo da giocare e rimasero a guardare. Lo stesso dicasi a Campocavallo (-145) e Passatempo (-112).

In Centro il fenomeno fu più contenuto: mancarono solo 87 voti e in 80 non risposero all’appello al Borgo. Scheda non votata anche dagli elettori latiniani della Fornace Fagioli (-65), mentre completarono l’emorragia di consensi le frazioni di San Sabino (-56), Padiglione (-40) e San Paterniano (-18); giusto il saldo negativo di -1.367 voti che servivano e che neanche Pugnaloni, in cuor proprio, sperava di riuscire a concretizzare.

Scommettiamo che la prossima campagna elettorale si concentrerà, a colpi di taglio di nastro, proprio corteggiando i votanti di San Biagio e di Osimo Stazione?

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