RISCHIA FORTEMENTE LA CARRIERA L’ARBITRO DEL NON RIGORE
SARNARI NEGA L’ERRORE TECNICO MA LE IMMAGINI LO INCHIODANO

RISCHIA FORTEMENTE LA CARRIERA L’ARBITRO DEL NON RIGORE SARNARI NEGA L’ERRORE TECNICO MA LE IMMAGINI LO INCHIODANO

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Se il teatrino della procedura verrà confermato in sede di appello alla Corte federale Figc, la partita con la Fermignanese verrà ufficialmente omologata col risultato scaturito sul campo. Anche se nei campionati dilettanti le riprese video, come è noto, non costituiscono valore di prova, nondimeno, essendo state viste e riviste in tutta Italia, condizioneranno il futuro del già promettente Direttore di gara. Nel frattempo Sarnari di Treia è stato dirottato sui campi della Juniores ma si consola: studia già, anche, da provetto politico, con Azione di Calenda, responsabile regionale dell’organizzazione


Più che un lungo stop rischia proprio la carriera arbitrale. Carlo SARNARI, 21 anni, il giovane arbitro recanatese (ma residente a Treia) che in Osimana-Fermignanese del 19 marzo scorso ha prima fischiato un calcio di rigore agli ospiti per poi – al quarto tentativo a vuoto del numero otto BRACCIONI – fischiare un incredibile fallo di mano al povero rigorista incaricato, rischia davvero di appendere prematuramente al chiodo l’amata giacchetta nera.
In attesa che la vicenda si dipani a livello di giustizia sportiva, il pur promettente arbitro maceratese è stato dirottato dai vertici arbitrali su più innocui campi giovanili.
Niente campionato di Eccellenza o Promozione dove, si dice, SARNARI era solito presentarsi col cipiglio di chi farà molta strada, ma domenica scorsa un più allenante Tolentino-Perugia a livello giovanile (valido per il campionato nazionale juniores) in attesa, magari, di ripassare il regolamento alla voce “calcio di rigore”.
Purtroppo per il direttore di gara, l’aver fischiato un penalty e poi non averne consentito l’esecuzione, costituisce un unicum nella storia ultra secolare del calcio, tanto particolare quanto grave, da non poter essere lasciato cadere in cavalleria. Non foss’altro per le immagini del misfatto; un racconto visivo che ha compiuto più volte il giro dell’Italia pallonara, senza peraltro essere stato ancora ripreso da Rai o Mediaset per la definitica consacrazione a “caso”.
In ogni caso, mentre SARNARI veniva parcheggiato nel campionato juniores, il giudice sportivo ha finalmente potuto esaminare il referto arbitrale di Osimana-Fermignanese, omologando la gara col risultato ottenuto sul campo (1-0) senza ordinare l’invocata ripetizione della gara per il chiaro errore tecnico reclamato dalla Fermignanese e sportivamente riconosciuto anche dalla società giallo-rossa.

Carlo SARNARI, l’arbitro non ha ammersso l’errore tecnico

In assenza di un’auto incolpazione di SARNARI sulla vicenda del rigore assegnato e non fatto battere (ammissione che in campo tecnico non ha quasi mai visto troppi arbitri propensi ad autocondannarsi), il giudice sportivo, di fatto, non ha potuto affrontare la questione di quanto successo al Diana durante il primo tempo di Osimana-Fermignanese, con le squadre sullo 0-0 e i padroni di casa ridotti in dieci uomini.
In pratica, a giudizio di Carlo SARNARI da Treia, nulla di particolare è accaduto al Diana. E di nulla l’arbitro ha fatto cenno, impedendo in tal modo alla Corte di giustizia sportiva presieduta da Agnese LAZZARETTI, in forza dell’articolo 65 che norma le competenze del giudice sportivo, di poter esaminare e ragionare sul caso.
Caso che nella realtà delle cose, invece, esiste e come; anche se il filmato che documenta la vicenda, ovvero l’esatto contrario del nulla da dichiarare sottoscritto da SARNARI, non potrà essere acquisito agli atti anche in sede di appello alla Corte federale della F.I.G.C., come da ricorso al verdetto di primo grado preannunciato dalla società pesarese.
In questo caso, però, fermo restando il divieto di utilizzo del filmato (utilizzabile nei Dilettanti solo per riformare decisioni in tema di sanzioni disciplinari) la Corte di Appello avrà facoltà di ascoltare in tema sia Carlo SARNARI che i due guardalinee impegnati al Diana, oltre che il Commissario di campo, delegato regionale della Lega calcio, sperando im qualche possibile contraddizione da parte dei protagonisti.
Assai improbabile, conoscvendo il calcio da mezzo secolo, che il Direttore di gara, avendo già negato l’evidenza in prima istanza, possa rendersi disponibile per un’ampia assunzione di responsabilità.
Finirà quindi col il reclamo della Fermignanese rigettato anche in sede di Appello e quindi con la conferma del risultato (1-0) ottenuto sul campo.

Agnese LAZZARETTI, Giudice Sportivo del Comitato regionale Marche

Tutto qui? Purtroppo no per l’autore in aspettativa del misfatto, tutt’ora in regolare giacchetta e pantaloncini neri. Se infatti la prova televisiva, come ricordato sopra, non può essere accettata per dirimere questioni di campo avvenute nei campionati minori (in pratica in qualunque torneo esaminato, serie A e B escluse), resta pur sempre vero il fatto che i giudici della Corte di Appello, essendo prima ancora uomini che togati, avranno perfettamente visionato, in privato, i quasi due minuti necessari a BRACCIONI per tentare inutilmente la battuta.
Ergo, se Carlo SARNARI uscirà ufficialmente pulito da questa strana vicenda (e con lui i tre punti andati all’Osimana, lanciata verso il ritorno in Eccellenza), non di meno resterà chiaro agli addetti ai lavori del calcio, gli stessi chiamati ad omologare il risultato di Osimana-Fermignanese, che ad essere stata turlupinata è stata la verità circonstanziale dei fatti. Con quanto ne consegue in termini di carriera.
Poco male, forse. Probabilmente il destino ha in serbo per Carlo SARNARI altre gioie e altri rigori; parliamo, carriera per carriera, di quella altrettanto luminosa che l’arbitro di Treia, passo dopo passo, si sta ritagliando in politica. Pare con migliore abilità rispetto alle incertezze palesate al Diana e – gli auguriamo – maggior sincerità.
Al momento, a soli 21 anni, il nostro è già designato, a livello regionale, quale referente organizzativo di Azione, un nuovo partito nel campo del Centro-Sinistra italiano, da tempo in rampa di lancio e guidato da un altro Carlo, stavolta CALENDA.
Calcio o politica, insomma, non si sfugge: l’impressione è che, da qualche parte, sentiremo parlare, ancora e molto, del signor Carlo SARNARI di Recanati, residente a Treia.

L’Osimana festeggia il lieto fine del ricorso.


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