E dopo la “bufera” di oltre un centinaio di post, alcuni letteralmente irriguardosi (cogliamo l’occasione per avvertire i più facinorosi che una volta si può chiudere un occhio ma attenzione dal ripetersi), ci voleva proprio una serata a base di eutimia, dal greco antico letteralmente serenità e superiorità d’animo nel sopportare malanni morali.
Davvero una bella scoperta il ristorante “Euthymia”, a due passi dalla basilica della Santa Casa e pure straordinariamente immerso nella campagna, con vista e parcheggi superbi.
Debitamente posto a distanza di sicurezza dalla famigerata ZTL estiva del Comune di Portorecanati, pur restando a mezzo passo dal mare, già questo particolare rende il locale al sicuro da brutte sorprese post conto. Chiedere per conferma ai 25.792 multati la scorsa estate!
Locale molto carino, diremmo intimo, con una veranda e un paio di sale interne ancora addobbate per San Valentino appena passato (con oggetti sul tavolo richiamanti l’amore realizzati dalla proprietaria), ci sentiamo di consigliare Euthymia per il rapporto qualità-prezzo, nonchè per la gentilezza dei proprietari, identificati a sorpresa come una coppia osimana doc.
Disponibile su tutti i fronti, pizzeria, carne e pesce, abbiamo messo alla prova Euthymia su questa ultima specialità, previa prenotazione del tavolo (circa 100 i posti a sedere) almeno il giorno prima.
Saltati gli antipasti, dopo una attesa un attimo prolungata (unico nota non positiva della serata), mi sono concentrato su un ricco spaghetto alla carbonara di pesce da togliere il fiato per abbondanza e freschezza; la mia accompagnatrice, attenta alla linea, è invece andata direttamente al secondo scegliendo una tagliata di tonno che, insieme ad una pizza cipolla e rosmarino al posto del pane, ha soddisfatto pienamente i suoi gusti.
Il tutto annaffiato da un fresco Muller Thurgau alto-atesino. Avendo ancora dello spazio in pancia la scelta ulteriore è andata su una frittura di pesce con verdure alla julienne che non siamo riusciti a completare anche per dare spazio ad un delizioso fagottino cioccalato caldo e pere da serie A. Acqua minerale e due caffè finali per altre 150.000 lire, stavolta ben spese.
Che altro aggiungere? Euthymia? Nomen omen, il destino nel nome. Voto 8 abbondante.
Legenda:
Il 12 febbraio abbiamo pubblicato su “FABIETTO”
LOCALE DA EVITAREOSIMO OGGI SCONSIGLIA FABIETTO
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