Incredibile fuori programma, martedì pomeriggio, da Palazzo comunale quando il Sindaco…
S’AFFACCIA ALLA FINESTRA DI PALAZZO
E DÀ SPETTACOLO
Pugnaloni ha affrontato un passante reo di avergli fotografato la sua auto non multata!
Un Pugnaloni proteso alla finestra di Palazzo comunale, modello Duce a piazza Venezia, tutto intento a redarguire verbalmente un povero cittadino, manca ancora alla collezione degli amanti delle mille personalità del Sindaco.
Detto e fatto. La nuova istrioneria, tendente al gigioneggiante, martedì pomeriggio è entrata di diritto nell’album delle migliori pessime figure pugnalonesche.
E’ accaduto attorno alle 15.15 quando l’attenzione del Sindaco, indaffarato attorno la finestra del proprio studio, a Palazzo comunale, si è concentrata attorno ad uno strano tipo.
Giù sotto, sulla piazza, un signore, armato di telefonino, stava fotogrando a tutto spiano un auto… quella privata del Sindaco, senza immaginare lontanamente chi fosse il proprietario e men che meno si trattasse del Sindaco!
Insomma una sorta di commedia degli equivoci che ha svariato dai toni seri ed impegnati alla battuta lieve e comica… in particolare quando Pugnaloni, notato di sottecchi il tipo armeggiare con il cellulare attorno alla macchina di proprietà, non c’ha pensato due volte ad affacciarsi al parapetto per affrontare verbalmente quello che sembrava un malintezionato.
Eh si, perchè il nostro amato primo cittadino, si sa, quando parte per la tangente ben difficilmente riesce a fermarsi senza prima aver consumato tutti i freni e utilizzato anche entrambi i piedi a terra.
Chi si è imbattuto casualmente nella scenetta ha dunque potuto ammirare un Pugnaloni, versione Duce anni ‘30, che probabilmente non potremo ammirare più.
Alla fine, sia pur a distanza i due sembrano essere riusciti a chiarirsi e ognuno motivare il proprio comportamento: Pugnaloni, invocando la privacy, avrebbe diffidato l’uomo a fare qualsiasi utilizzo delle foto rubate all’auto di famiglia; il “paparazzo”, poi individuato in Mauro Foglia, cuoco alle dipendenze del sottostante caffè Guarnieri, cercava invece di farsi giustizia per essere stato appena multato da un ausiliario della sosta per cinque minuti di “Sforo”… mentre l’auto accanto, casualmente di Pugnaloni, pur in peggior difetto di sosta oraria oltrepassata, era stata miracolosamente miracolata dall’omino blu comunale.
Da qui l’iniziativa, saltata in testa al cuoco, di produrre delle prove sulle due differenze attraverso scatti fotografici “carta canta” con cui chiedere conto a quelli della Parko.
Contententi alla fine dell’insolito siparietto chiariti; a noi resta un dubbio. Il Signor Sindaco si sarà “autodenunciato” alla Parko per pagare i 25 euro della ex mini multa o alla fine, tante parole, saranno servite solo per macchiare l’ennesima pagina bianca?