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𝗣𝗼𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗮𝗹𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝗰𝗰𝗶𝗼 𝗯𝗮𝘀𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗲 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘇𝗮𝗻𝗼, 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼 𝗳𝗲𝘀𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀, 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝗿 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝗼𝗴𝗻𝘂𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗿𝗶𝗳𝘂𝗴𝗶𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗶𝗻 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗶𝘃𝗶𝗲𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼, 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗮! 𝗡𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗼𝘀 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗹 𝗖𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗕𝘂𝘀𝗰𝗮𝗿𝗶𝗻𝗶 𝘀𝗯𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗶𝗻𝗼 𝗮 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗿𝘁𝗲𝗹𝗹𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮, 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶𝗻𝗴𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗮𝗶𝗮 𝗲 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗮𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶, 𝗽𝗲𝗿 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗲 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶, 𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻𝘂𝘁𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗲𝘁𝗿𝗼, 𝗯𝗲𝗻 𝟲 𝗰𝗵𝗶𝗹𝗼𝗺𝗲𝘁𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗶𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗮𝗹 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮!

L’allerta numero 83 della Regione Marche, emesso il 22 dicembre, è pervenuta in Comune, come le altre 82, forte e chiara.

In previsione di un meteo in arrivo (critico a livello idrogeologico), accompagnato da un’allerta vento di grado giallo, la facente funzioni da Sindaco Grazia BRANCA, aveva persino attivato la costituzione di uno specifico COC (Centro operativo comunale) con apertura dei lavori a partire dalle 8.30 di lunedì 23 dicembre.

La imponente “frana” che da giorni impedisce il collegamento tra la zona del Cargo Pier e Osimo!

Chi doveva sapere, dunque, era in stato di pre allarme, nell’ordine Asso, Osimo servizi, Provincia di Ancona, Prefettura, Commissariato, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Protezione civile.

Insomma Osimo non si fatta trovare impreparata, almeno a parole.

Nei fatti, invece, molto non ha e non sta funzionando. E temiamo che la circostanza temporale che vede la città, grazie alla decisione di Francesco PIRANI, priva di un responsabile politico di riferimento, poco o nulla abbia aggiunto al grave disguido si via Sbrozzola.

Strada interrotta al traffico, come già a settembre, senza una precisa ordinanza emessa dal Palazzo comunale (e pazienza per la forma non rispettata) ma soprattutto interdetta agli automobilisti per una sostanza da far sorridere (un mini smottamento di terreno di due metri per tre) presa sul serio dalla filiera burocratica.

Daniele BUSCARINI, Comandante pro tempore per competenze non adeguate al compito: posizionato un cartello

Filiera che nel caso prevede la competenza del Segretario comunale Mauro SOPRANZETTI (su cui ricade la sovrintendenza, ad esempio, del corpo di Polizia municipale e del relativo Comandante Daniele BUSCARINI) per poi discendere al Dirigente del dipartimento Territorio Manuela VECCHIETTI, spostarsi più in basso sulle spalle dell’Ufficio tecnico e dell’architetto Maurizio GABRIELLONI (responsabile dell’ufficio Lavori pubblici, protezione civile e ambiente), fino all’ultima ruota del carro istituzionale rappresentato dalla Polizia municipale comandata molto pro tempore dal ricordato facente funzioni, ma senza titoli, BUSCARINI.

Il cartello di divieto accesso posto all’altezza dell’ultima rotatoria (centro ippico) invece che posto sulla Statale Adriatica, altezza Cargo Pier

A far detonare l’allerta è così bastata non tanto un pò di pioggia (effettivamente caduta come è normale che accada in inverno) e neanche l’allerta vento, confermatosi giallo.

A mandare in tilt Coc e compagnia bella è bastato, piuttosto, l’imminente e non procrastinabile arrivo del Natale e della conseguente chiusura, per manifeste vacanze natalizie, di qualsiasi attività, emergenza o supposta tale compresa.

Così quando un automobilista ha segnalato la mini frana o meglio lo scivolamento sulla sede stradale di due metri di terreno lungo via Sbrozzola, come ha reagito la potente macchina comunale?

La Sbrozzola all’imbocco a monte: qui impossibile sbagliare! Ordinanza mancante resta l’incredulità per una decisione – la chiusura per giorni della strada – assurda, immotivata, senza logica e priva di responsabilità

Nel modo più semplice, istantaneo, risolutivo possibile: chiudendo la strada dimenticando l’ordinanza (a conferma che la via è decisamente sfortunata, chiusa due volte su due senza pezzi di carta in appoggio) e piazzando due bei divieti di accesso, a monte e a valle.

Dopo di che, come ciliegina sulla torta, è pure capitato che il Comandante BUSCARINI abbia dato disposizioni o quantomeno non verificato dove il principale cartello di divieto (quello a valle) è stato posizionato: non all’altezza del Bricofer (come avrebbe dovuto per avvertire il traffico locale dell’interruzione) ma all’altezza dell’ultima rotatoria possibile per far ritornare indietro, sui propri passi, centinaia e centinaia di ignari automobilisti!

Tutta gente costretta ad arrivare sino al divieto accesso dopo aver fatto circa 3 chilometri da dove i cartelli avrebbero dovuto trovare alloggio risparmiando a ciascuna auto, tra inutile andata e inutile ritorno, ben 6 chilometri di strada!

Il Segretario Mauro SOPRANZETTI su cui ricade la competenza circa il lavoro del Comandante – si spera ancora per poco – Daniele BUSCARINI

Tutto questo per qualche palata di terreno lasciato per giorni e giorni, quelli delle festività di Natale, sulla carreggiata; “emergenza” che un paio di operai armati di semplice pala avrebbe risolto in pochi minuti!

Discorso BUSCARINI a parte (la cui permanenza al vertice del Comando costituirà la prima emergenza da risolvere per il Sindaco che verrà), la vicenda denota come ad Osimo, complice l’assenza della politica (grazie PIRANI!), la burocrazia possa diventare un leone invincibile grazie al magico dirottamento, su spalle altrui, di quelle che dovrebbero, invece, essere le proprie responsabilità.

E la Sbrozzola out, purtroppo, non è il solo caso venuto allo scoperto. Quello che narreremo domani farà ancor più venire i brividi ai poveri osimani, sballottati di Coc in Coc, in assurde prolungate chiusure

W la burocrazia, w la mancanza di senso di responsabilità, W PIRANI!

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