SCUOLABUS, OSIMO SERVIZI
FINGE DI NON CAPIRE

SCUOLABUS, OSIMO SERVIZI FINGE DI NON CAPIRE

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Nessuno ha criticato l’autista neo patentato; le riserve sono per chi ce lo ha messo

 

SCUOLABUS, OSIMO SERVIZI
FINGE DI NON CAPIRE

 

Pieroni affiancato per 15 giorni da un collega esperto; ignorata la via del concorso

 

Il malvezzo della Sinistra di rispondere su altri organi di stampa ai rilevi che a questa testata capita di muovere, non accenna a diminuire.
Non che sia per forza un problema. Anzi così facendo, a ben guardare, si sprona la lettura anche di testate in difficoltà. L’interrogativo, semmai, è tutto dei lettori che non sanno mai dove potranno leggere la replica dell’Amministrazione o la campana della società speciale toccata dalla notizia.
Al solo scopo di non deludere il pubblico fedele ad OSIMO OGGI ci impegniamo in questa rassegna stampa a ritroso, sfruttando l’occasione per rimettere un pò di puntini sulle “i” rovinosamente maneggiate da Osimo Servizi.
Su “Corriere Adriatico” di domenica mattina era possibile leggere un trafiletto a cura della presidenza di Osimo Servizi (immaginiamo tale Franca Bartoli in quanto nessun nuovo amministratore ha ancora accettato di rimpiazzare il dimissionario Luca Marchegiani) circa l’incidente stradale occorso una decina di giorni fa allo scuolabus.
Afferma Osimo Servizi che l’autista alla guida era in possesso di tutti i requisiti di legge (ci mancherebbe!) per ricoprire la mansione per cui è stato assunto. Si continua dicendo che l’autista in questione, pur essendo in possesso di tutti i requisiti di legge per ricoprire la mansione, prima di essere autorizzato alla guida, è stato affiancato per circa due settimane da un autista esperto.
Dopo di che la presidenza di Osimo Servizi, non meglio identificata nel trafiletto, rassicura mamma e papà dei ragazzini trasportati che l’autista, regolarmente in possesso di tutti i requisiti di legge per ricoprire il ruolo per il quale è stato assunto, nonchè già affiancato per due settimane da autista esperto, è stato perfettamente stato in grado, dopo l’incidente al vaglio dei Carabinieri, di mettere in atto le misure di sicurezza.
La nota termina con la rinnovata fiducia al neo patentato (tanto che un nuovo scuolabus gli è stato affidato pochi giorni dopo) e con la solidarietà della presidenza Bartoli di Osimo servizi verso le affermazioni denigratorie (quali?) espresse nei suoi confronti.
Dei più importanti in argomento, i feriti causati dall’incidente, Osimo Servizi si ricorda all’ultima curva, meglio tardi che una nuova nota, con l’augurio di “una pronta guarigione”.
Ora non sappiamo a quali affermazioni denigratorie sul conto di Riccardo Pieroni, autista in questione, faccia riferimento, attribuendocele, la presidenza di Osimo Servizi.
Ovviamente l’autista è fin troppo evidente come, in quanto accaduto, c’entri molto poco. Diremmo addirittura nulla. Chi porta la responsabilità morale e giuridica di affidare mezzi affollati da ragazzini ad un autista al primo incarico non è certo Pieroni ma piuttosto che lo ha scelto e gli affidato il mezzo.
Facciamo notare a Franca Bartoli, pertanto, che le critiche non erano e non son mai state rivolte all’autista ma indirizzate chiaramente a chi lo ha scelto per l’incarico.
Che è tutta un’altra cosa.
Riccardo Pieroni risulta infatti essere stato inviato da una agenzia interinale a cui Osimo Servizi si è rivolta in cerca di autisti.
Scopriamo oggi, attraverso la nota stampa affidata a “Corriere Adriatico” che il risultato ottenuto attraverso questo metodo, sempre che l’obiettivo di Osimo Servizi fosse stato un nuovo autista e non l’autista Riccardo Pieroni, è stato quello di rinunciare di fatto al nuovo assunto per 15 giorni avendolo dovuto necessariamente affiancare da autista esperto. Non sarebbe stato più utile, semplice e trasparente – ferie, malattia, contributi a parte – ricorrere ad un bando?
Dopo di che, visto il quintuplicare della retta annuale, lo spazio per una assistente, non all’autista ma ai bambini, dovrebbe poter rientrare nel minimo dei servizi offerti alle famiglie che – rispetto al passato – pagano in un anno l’equivalente di cinque!


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