OSIMO,
AMANTE DENUNCIA CONCORSO FARLOCCO
“MI HAI DATO LE RISPOSTE GIUSTE…
COME ALLE ALTRE DUE!
MI HAI SOLO ILLUSA E PRESA IN GIRO…”

OSIMO, AMANTE DENUNCIA CONCORSO FARLOCCO “MI HAI DATO LE RISPOSTE GIUSTE… COME ALLE ALTRE DUE! MI HAI SOLO ILLUSA E PRESA IN GIRO…”

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OSIMO, AMANTE DENUNCIA CONCORSO FARLOCCO
“MI HAI DATO LE RISPOSTE GIUSTE…
COME ALLE ALTRE DUE!
MI HAI SOLO ILLUSA E PRESO IN GIRO…”

 

Pubblichiamo le chat complete intercorse tra la candidata e il manager pubblico. Frasi da autentico brivido!

Lei, sposata e separata, residente a Camerano e soprattutto sedotta con la prospettiva di un posto di lavoro, raggirata abilmente dal manager fedifrago e in cerca di vendetta. Oltre ad un figlio grande da mantenere e un mutuo da pagare con 600 euro di alimenti versati dal marito; lui, pure sposato, manager di primo piano di una delle cinque o sei aziende pubbliche partecipate dal Comune di Osimo.

Galeotto Facebook, tra i due nasce un’amicizia finalizzata (per lui) nel portare a letto una preda in più e per lei, attraverso il sesso consumato prima e non dopo, svoltare la propria esistenza attraverso la conquista di un posto di lavoro a tempo indeterminato.

Le cose, però, non andranno secondo le aspettative della donna la quale, una volta ceduto alle avanches che ella stessa aveva alimentato nell’uomo, si è trovata esclusa dalla assunzione promessa.

Troppo esperto il manager osimano in simili acrobazie – a metà tra il peculato (appropriazione bene mobile in ragione del proprio ufficio) e la violenza sessuale, ancorchè accettata passivamente dalla donna – affinchè potesse mantenere la parola data.

Da qui la vendetta tipicamente femminile.

La donna, probabilmente intuendo la possibile mala parata, aveva pensato bene di cautelarsi registrando le telefonate d’amore intercorse e mantenere copia scritta della fitta corrispondenza telematica, promesse di lavoro comprese, intercorsa tra i due.

Il malloppo, poi, in forma anonima, è stato inviato a ciascun Consigliere comunale, ai principali organi di stampa locale e spedito persino alla moglie tradita!

Diremmo con scarsi risultati, certamente senza scandalo alcuno, visto che la cosa è fino ad oggi passata sotto silenzio. Nonostante la richiesta di valutazione in Procura, su iniziativa della Consigliera comunale Mariani; Procura rimasta sino ad oggi in totale silenzio.

Eppure l’ascolto audio delle telefonate e la lettura dei messaggi intercorsi rivelano un sottobosco – in fatto di gestione del potere in ambito pubblico, dominato in larga parte dal sesso e dagli interessi privati dei soliti noti in danno di poveri Cristi alla ricerca di mantenere o approdare ad un lavoro – sufficientemente degradato da poter interessare qualche giudice.

E’ a questo scopo che, depurato il testo dai nominativi e dagli altri elementi in grado di permettere di riconoscere il manager fedifrago (il Cd audio non è pubblicabile per ovvii motivi di privacy) OSIMO OGGI ha deciso di rendere noto il contenuto dei testi scritti.

Se non serviranno a far scattare una indagine alla Procura di Ancona, la lettura dei messaggi sarà preziosa all’opinione pubblica per mettere a fuoco come funzionano, nella realtà, le cose anche ad Osimo. Ovvero non diversamente che nel resto d’Italia.

Specifichiamo, per una migliore comprensione, che lo scambio di posta elettronica avviene esclusivamente tra l’uomo pubblico osimano (di seguito definito manager) e una donna di Camerano (di seguito definita amante); l’intera vicenda, documentata audio, si svolge nella primavera del 2015, esattamente dal 16 al 26 marzo 2015.

Buon divertimento.


Chat del 16 marzo 2015

MANAGER: Quindi vieni ad Osimo?

AMANTE: Sono proprio giù. Ho lavorato in *** e ora mi ha detto la *** che mi deve richiamare la *** Ma a me la *** non mi chiama quasi mai. Sono un pò triste.

MANAGER: Vengo a portarti un pò di cioccolatini e bacini sul collo?

AMANTE: Grazie *** ne avrei proprio bisogno.

MANAGER: Ma se trovi un lavoro fisso… poi come fai con i figli?

AMANTE: Tante volte non riesco a dargli nemmeno 10 euro. Una volta il grande mi ha detto: “Io vado a vivere con mio padre che è ricco, mentre te sei povera”. Mi veniva e tutt’ora mi viene da piange… solo a pensarci.

MANAGER: Immagino. Ma gli alimenti te li passa?

AMANTE: Mi passa 600 euro al mese, di cui 200 mi vanno via per il mutuo. A me del lavoro fisso non me frega… mi basta una cosa più o meno stabile.

MANAGER: Si, si. Credo che devi trovare un amante, anche facoltoso, che ti mantenga pure.

AMANTE: Invece un uomo lo devi prendere per la gola. A me piace cucinare. Fò certe lasagne rosse e bianche… che sò la fine del mondo. Un giorno te le faccio assaggiare… se ti va?

MANAGER: Allora un giorno mi fai assaggiare quelle rosse? Poi giudico io. Ma dopo, se mi prendi per la gola… me devi tenè… hahahahahh.

AMANTE: Ok, te le porto a San Biagio. Sai le chiacchere! No, dai. Te le fo recapità dal corriere.

MANAGER: Chiacchere? Una più, una meno…

AMANTE: Infatti. A me frega un c… delle chiacchere e delle male lingue.

MANAGER (cambiando argomento): Tu non sei in contatto con le altre dell’impianto?

AMANTE: Solo di rinforzo. Ogni tanto chiamavo *** ma ora sono mesi che non lo sento.

MANAGER: Tanto per aggiornarti… ufficialmente. Me le sono passate tutte!

AMANTE: Non è vero! Di *** non ce credo manco se me fai vedere le foto. E’ troppo seria.

MANAGER: Vedi, io ora gestisco pure l’impianto… ho avuto screzi con due che hanno fatto chiacchere.

AMANTE: Te dico io, secondo me, con chi sei potuto andare. Per sensazione mia personale. Oh, deve rimanere tra di noi. Giura!

MANAGER: Certamente.

AMANTE: Te però, se ce becco, me devi dì la verità.

MANAGER: Ok.

AMANTE: Prima dimmi con chi hai avuto screzi.

MANAGER: T*** perchè è lenta al lavoro. A*** perchè le ho fatto una lettera per un permesso non accordato. E M*** che ho spostato tra i***.

AMANTE: Comunque te ce sta bè. Metti dentro la gente con le raccomandazioni e vedi come te ripagano… con anni di malattia! Io non lo avrei mai fatto, non è nella mia indole.

MANAGER: Allora sai parecchie cose??? Forse la tua fonte è S***?

AMANTE: Che ne sa lui! E poi sono mesi che non lo chiamo.

MANAGER: Diciamo così. Hanno fatto una scommessa su di me… e mi sono divertito da morire nel vedere le cazzate che facevano. Poi la cosa è diventata troppo pubblica. Mi sono incazzato ed ho messo tutto a tacere. Chi parla lo denuncio!

AMANTE: Ma io non ci sto capendo nulla! Chi ha fatto la scommessa? E a chi denunci?

MANAGER: La scommessa? Le donne tra di loro…

AMANTE: Io non ne so nulla. Che scommessa era?

MANAGER: La denuncia? A chi continua a fare chiacchere li dentro… Sono sposato ed ho una immagine pubblica… Non sono uno sconosciuto.

AMANTE: Ecco perchè a me piace lavorare con gli uomini. Gli uomini fanno meno chiacchere. Ma che dicevano ‘ste galline?

MANAGER: Tutte chiacchere e invidia.

AMANTE: Gallinacce! Tranquillo, ora hai me come amica e confidente. Posso fare qualcosa per te?

MANAGER: Hahahahaha, attenta con queste domande… lo sai che mi piaci! Ti do subito un appuntamento.

AMANTE (ricambiando discorso): Mi sembra di capire che l’impianto è diviso in due. Chi dalla tua parte e chi no. Dalla tua parte chi hai? La G*** e A*** Dimmi se ci becco?

MANAGER: Esatto.

AMANTE: Poi penso C***

MANAGER: Ti riassumo io. Con me sono A***, F***, A***, C***, P***, R***, R*** e F*** Poi ci sono quelle non schierate: A***, P*** e B***. Infine quelle contro: T***, H***, P*** e G***. Mentre M*** l’ho proprio tolto dall’impianto.

AMANTE: Perchè a M. lo hai tolto? E chi è P*** e la V***?

MANAGER: Era il capobanda contro! V***? Bho, non viene da dieci mesi. Comunque hanno tutti fatto la tessera CGIL con G*** per farsi difendere.

AMANTE: Chi è P***? Nome?

MANAGER: Andrea P***.

AMANTE: Quello de Jesi?

MANAGER: Non so dove abita…

AMANTE: Bhè complimenti, sei una parte importante dell’azienda.

MANAGER (in un raptus di super io): Io non sono una parte… io sono l’azienda! Che li ha assunti tutti, pure con concorsi farlocchi. Io sono chi li paga. Ed io sono quello che controlla che lavorino. Sono pagato anche per questo.

AMANTE: Sono tutti degli irriconoscenti. Ma come mai G*** sta all’impianto?

MANAGER: Non tutti sono irriconoscenti. Solo qualcuno. E’ la vita!


Chat del 24 marzo 2015

AMANTE: Ho pianto tanto dopo che è uscita la graduatoria. Finchè non ho finito di sfogarmi non parlare. Sono arrivata dopo G*** e dopo M*** che avevano lavorato meno mesi di me. Mi sono sentita presa in giro! Hanno dovuto fare il concorso per legge ma già si sapeva chi sarebbe entrata. E allora mi domando, con le lacrime agli occhi, perchè c… hai dato anche a me le risposte delle domande… se tanto sapevi che io, povera ragazza, non sarei mai entrata? Mi sono illusa tantissimo! Almeno se non ce le avevo (le risposte) sbagliavo tutte le domande e mi sarei rassegnata. Quanto ho fantasticato con quel foglio in mano… Povera scema. Con questo G*** non ce l’ho con te. Ora puoi parlare.

MANAGER: Grazie. Carissima devo dirti che ti stai sbagliando. Il fatto stesso che ti ho cercato per le domande… ti dovrebbe far capire che anche tu eri del progetto. Ti ho cercato io… non te a me.

AMANTE: Volevo sapere se anche B*** era a conoscenza che mi avevi dato le risposte del concorso. E se anche M*** e U… le sapevano.

MANAGER: No. Io ho pensato a te. Le due R*** e R*** erano con T*** mentre B*** pensava alla C*** e alla D***

AMANTE: E*** allora non ce le aveva?

MANAGER: No, non credo. Nemmeno alla F*** le avevano date. Ma poi B*** ci ha parlato direttamente.

AMANTE: Dimmi la verità: è vero che quando lavoravo in A*** te piacevo? Me lo hai detto tu giorni fa.


Chat del 26 marzo 2015, ore 9 del mattino

AMANTE: Ciao, allora che mi dici?

MANAGER: Ti ho chiesto stamani se potevo mandarti un messaggio vocale… ma non hai risposto.

AMANTE: Ti avevo detto che avevo mal di schiena e che mi dovevo vestire. Pensavo avessi capito che non era il caso… ahahah. Domani mattina.

MANAGER: Ok. Ok.

Due ore più tardi

AMANTE: Ora mi sto facendo i piedi. Se vuoi posso parlare.

MANAGER: Io no… ho la gente in fila.

AMANTE: Oggi hai tanto lavoro?

MANAGER: Abbstanza, tesoro. Tu hai fatto?

AMANTE: Si caro. Verso le 17 sei più libero?

MANAGER: Come va con la schiena?

AMANTE: Male! Ma oggi, dopo le 17, ci sei? Dimmi di si!

MANAGER: Si.

AMANTE: Ok G***. Con C*** hai parlato? Rispondimi, poi non ti stresserò oltre fino alle 17. Ahahahah.

MANAGER: Siiiiiiiiii

AMANTE: A che ora stacchi tesoro?

MANAGER: 18!

AMANTE: C*** tardi! Come mai?

MANAGER: Il rientro è così

AMANTE: Me ne parli un pochetto, vocalmente, durante il tragitto da San Biagio a casa?

MANAGER: Ti parlo pure prima…

AMANTE: Me faresti passà il mal di schiena? Puoi o sei al lavoro?

MANAGER: Al lavoro. E’ come l’altro giorno. Bisogna aspettare qualche settimana per la M. Se hanno qualcosa prima ti chiamano.

AMANTE: Ma che hai capito? Puoi parlare al lavoro? Vocalmente. Quello intendevo. Sei sempre veloce a rispondere.

MANAGER: Tesorino… tra poco sono tutto per te.

AMANTE: Vai a vedere il messaggio su whatsapp.

MANAGER: Visto. Mmmmmm…

AMANTE: Ma lo hai visto bene?

MANAGER: Certo. Lo avevo già visto.

AMANTE: Ambè? A che ora potrai essere più libero G…ino? Per fortuna che tra poco eri tutto mio.

MANAGER: Tesorino… ma sei impaziente?

AMANTE: E si… Avevi promesso che mi parlavi vocale. Me lo faresti?

MANAGER: Ti manco?

AMANTE: Da quando chatto con te non seguo più la casa… mi hai mandato via de testa!

MANAGER: E ti pareva… Adesso pure sta colpa.

AMANTE: Tesoro, salutami con la tua voce. Me lo avevi promesso, altrimenti chiudo. Prrrr.

MANAGER: Puoi parlare al telefono?

AMANTE: Tra poco. C’è mio figlio che gira… invece se me mandi un messaggio vocale metto le cuffie.

MANAGER: Perchè? Dopo dove va?

AMANTE: Dopo forse va dagli amici, dopo i compiti.

MANAGER: E tu sei tutta per me?

AMANTE: Si. E calda… Ora aspetto il messaggio vocale, non scrivere più che se no chiudo. Mandamelo caldo!

MANAGER: Tu quando me lo mandi?

AMANTE: Inizia te…

MANAGER: Ok… Esco.

AMANTE: Da dove esci?

MANAGER: Ufficio.

AMANTE: Dagli, movete… Sei uscito? Già mi manchi… Oggi mi sento un pò sola.

MANAGER: Hai voglia?

AMANTE: Si. Avrei tanto bisogno di coccole. Però ho bisogno anche di sentire la tua voce calda.

MANAGER: Davvero?

AMANTE: Si. Ho tanto bisogno di coccole. Cosa mi faresti? Ora? Ho mio figlio che gironzola… dimmelo con la tua bella voce sensuale

MANAGER (accontenta finalmente le ripetute richieste e si lascia andare in mugolii d’amore degni della miglior serenata di un gatto innamorato…) Mmmmm….. Ah… Ora tocca a te tesoro.

AMANTE: Ti ho risentito più volte… sei fantastico! Ma non sarai mica in ufficio.

MANAGER: Ti sei eccitata? Sono in auto davanti l’impianto.

AMANTE: Si. Mi piacciono molto le tue fantasie. Ma chi ti ha imparato?

MANAGER: A far che?

AMANTE: Il tuo collega B…? Ahahahah Pure a quello me sa che je piace pure a lui…

MANAGER: Ahahah… No tesoro. L’età porta esperienza. A te cosa piace?

AMANTE: A me piace te. Ma non cambiare discorso. B… che tipo è? Cornifica pure lui? E’ un birbaccione come te…

MANAGER: Non credo che esce di casa.

AMANTE: A lui non interessa proprio! Nemmeno prima, quando lavoravo li. Tu eri già il mio idolo.

MANAGER: Ahahahah

AMANTE: Ma cosa significa che non esce di casa?

MANAGER: La moglie glielo taglia!

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