SORPRESA! AL PRONTO SOCCORSO UN TURISTA VERO!
“DISIDRATATO, MI HANNO OFFERTO L’ACQUA… DEL SINDACO”
Niente soldi? Niente minerale! Vacanziero testimonia realtà opposte al Paradiso immaginato da Pugnaloni
Dio c’è! E – nonostante una eternità di anni – gode anche di ottima vista!
L’ennesima riprova dell’esistenza di un Essere superiore giunge, fresca fresca, dall’ex pronto soccorso del S.S. Benvenuto e Rocco (sempre che Inrca abbia mantenuto il nome ereditato dall’Asur, decisione tutt’altro che certa) e non pone alla ribalta alcun exploit medico e neanche un intervento dall’Alto affine al miracolo.
Tutt’altro. La vicenda narra di una banalissima diarrea persistente che – ahi noi – l’altra mattina ha colpito un turista di 70 anni, tra i tanti che stanno affollando le nostre spiagge.
La vicenda si sarebbe dovuta e potuta risolvere tra le quattro mura dell’hotel se al turista assaltato dal virus non fosse venuta la cattiva idea di abbandonare il pur confortevole bagno a quattro stelle in riva all’Adriatico per consegnarsi, senza immaginarlo, al più spartano ex pronto soccorso.
Già il nome ex dovrebbe, in qualche modo, mettere in allarme e suggerire chiunque ad utilizzare soccorsi alternativi, in servizio permanente effettivo, e non solo dediti al primo intervento. Ma questo è tutt’altro argomento di cui riferiremo a parte.
Ma come avrebbe potuto saperlo un vacanziero, lontano mille miglia dalla sanità azzeccagarbugli voluta da Ceriscioli?
E’ difatti accertato che il povero turista – abituato a pensare che l’insegna “H” sovraintenda per davvero ad un ospedale e non all’accozzaglia di servizi, uomini e orari a cui la politica pugnaloniana ha ridotto la sanità ospedaliera in città – fosse del tutto inconsapevole del luogo dove stava per per metter piede…
Mal gliene incolse. Pur tuttavia la vicenda non meriterebbe ancora di salire all’onore della cronaca se non ricordassimo ai lettori il fresco precedente, appena un paio di giorni fa, del falso turista super coccolato dall’equipe dell’amico Frati.
Un episodio nato grazie allo slancio di fantasia e alla sempre attiva tastiera Fb di Pugnaloni, capace di dar vita, senza alcun ritegno, ad un turista osannante con il Sindaco per aver trovato ad Osimo un trattamento da tramandare ai posteri!
Per la giusta legge del contrappasso dantiano, che colpisce i rei attraverso il contrario o per analogia della propria colpa, ecco materializzarsi, nel luogo stesso frequentato con l’immaginazione dal falso turista, un vacanziero autentico, dolorante davvero per quegli scarichi che sembrano non voler finire più.
Detto che a Pugnaloni spetterebbe, per la marachella assodata, una condanna ad una vita di detenzione presso la decima bolgia dell’inferno, settore riservato a quanti alterano la realtà, puniti ad essere ricoperti di scabbia e costretti a grattarsi senza però procurarsi alcun sollievo, ovvero una fatica inutile, come quella esercitata su questa Terra; anche al malcapitato anziano in preda al virus non è andata meglio.
Per fortuna l’uomo, presentatosi nella saletta di aspetto tristemente famosa per i tempi di attesa, si era già auto predisposto ad una giornata particolare, fatta di lungaggini e dita incrociate, ma certo non avrebbe immaginato di mettersi ulteriormente in difficoltà per non essere stato in grado di reperire della banale acqua minerale, liquido preziosissimo in casi intestinali.
“Ho atteso molto tempo prima di essere chiamato – ha riferito il poveretto a “Il Resto del Carlino” – ma questo era già in conto in quanto immaginavo tempi lunghi per i codici bianchi e verdi. In ogni caso ero fortemente disidratato avendo perso molti liquidi e così mi hanno sottoposto ad una flebo. Dopo di che mi hanno confermato che avrei dovuto bere acqua, molta acqua. Purtroppo, essendo arrivato ad Osimo da solo e senza la possibilità di acquistarla in quel momento particolare, non mi è rimasto che valutare di ricorrere all’acqua del… Sindaco, offerta gratis da rubinetto. Ho chiesto informazioni se fosse il caso e mi hanno rassicurato che potevo tranquillamente farne uso, anche nel mio stato. Purtroppo l’indicazione offerta non è stata la più opportuna, almeno legata alla patalogia intestinale che mi aveva condotto in ospedale: quell’acqua era ricca di calcare! Appena assaporata ho dovuto sputarla in via… pena il prolungare la mia presenza in pronto soccorso”.
Tornato alla più tranquilla riviera, il turista, dopo qualche giorno, è riuscito a mettersi alle spalle l’episodio senza però cancellarlo dalla memoria; anzi, denunciando l’accaduto all’opinione pubblica, ha in qualche modo inteso portare il proprio mattone alla conoscenza, altrui, sui luoghi da evitare con cura.
Purtroppo ad Osimo anche un paio di bottiglie di acqua minerale, pur prescritte come cura, sono ormai diventate un lusso inaccessibile.
Il nostro concittadino onorario Renzo Arbore chioserebbe: “Meditate gente, meditate…”.