SUICIDA DA PIAZZA NUOVA LA FIGLIA MINORE
DELL’EX BIGLIETTAIA DEL CINEMA CONCERTO

SUICIDA DA PIAZZA NUOVA LA FIGLIA MINORE DELL’EX BIGLIETTAIA DEL CINEMA CONCERTO

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Alessandra Vignoni, dopo 4 anni di tregua la balconata torna a lasciare il tragico segno

SUICIDA DA PIAZZA NUOVA LA FIGLIA MINORE
DELL’EX BIGLIETTAIA DEL CINEMA CONCERTO

Un bigliettino di addio lasciato ai due figli. Si cerca il cellulare della poveretta

Suicida da Piazza Nuova Alessandra Vignoni, 49 anni, lavoratrice saltuaria alla Asso. La donna, sposata, separata di fatto e madre di due figli, ha maturato la tragica decisione attorno alle 14 di sabato, approfittando di una passeggiata a quell’ora deserta sia per l’orario che per il forte sole battente sulla città.

Foto d’archivio

La donna, figlia della storica ex bigliettaia Marcozzi del Cinema Concerto, volto molto noto all’intera città che un tempo andava al cinema, ha lasciato un biglietto di addio ai figlio Alessio e Linda, motivando la decisione di farla finita con la vita.

Il documento è stato ritrovato nell’auto della donna che sabato mattina, dopo aver regolarmente pagato il parcometro, si è avviata verso il teatro della morte.

Insolita la scelta di Vignoni nel prescegliere il lato di fine passeggiata, praticamente piazza Gramsci, anzichè il ben più spettacolare e terribile curvone antistante il monumento ai Caduti, teatro nel tempo di decine di eventi simili.

Forse la recente installazione di telecamere ad utilizzo della vicina caserma dei carabinieri potrebbe aver dissuaso la donna dal farsi riprendere nell’ultimo gesto della sua vita, optando per un angolo creduto più riservato come la fine passeggiata.

Altra modalità fatta propria dalla Vignoni, il fatto di non aver lasciato, ben custodito a terra o sulla balconata, i propri oggetti personali: borsetta, telefonino, scarpe, occhiali.

Una modalità, questa, in genere seguita chi intende porre fine ai propri giorni. Anzi proprio il telefonino della poveretta, non ritrovato ne in auto, ne in casa, ne nella sottostante via Giulia dove la Vignoni si è sfracellata dopo un volo di una decina metri, è tutt’ora oggetto di ricerche da parte dei familiari.

In particolare la sorella Nadia, sulla propria pagina facebook, ha sottoscritto un pubblico appello a far si di recuperare, quanti dovessero imbattersi nei resti del cellulare di Alessandra, l’apparecchio e riconsegnarlo alla famiglia.

In famiglia, nonostante l’ultimo biglietto lasciato ai figli, non sanno davvero come motivare una scelta così definitiva; nonostante un matrimonio fallito alle spalle e un lavoro ogni tanto presso la società Asso, nessuno aveva intuito la decisione della donna di porre fine ai propri giorni in maniera talmente repentina.

Ritrovare il telefonino, quindi, significherebbe recuperare le ultime telefonate o gli ultimi messaggi scambiati dalla poveretta, tra cui, forse, qualche motivazione scatenante, ignorata dai familiari.

La morte di Alessandra Vignoni, purtroppo, dopo un periodo di tregua di almeno sei anni che l’introduzione delle telecamere sembrava aver assicurato alla città, ripristina la lunga teoria di suicidi dalla balconata belvedere.

Il penultimo a tentare il salto da Piazza Nuova prima della Vignoni fu, all’alba di un giovedì di mercato pre natalizio, il 22 dicembre 2011, il barbiere Gerardo Serloni, 62 anni. Poi, ancora d’estate, il 24 luglio 2013, fu la volta di un operaio 35enne di Porto Sant’Elpidio, lanciatosi dal punto più alto.

Un episodio “strano” dal momento che Piazza Nuova esercita da sempre fascino, pressochè in esclusiva sugli osimani. Il fatto che un forestiero, per quanto giovane, abbia fatto la stessa scelta ha portato, di fatto, la città ha dimenticare, come non avvenuto, quest’ultimo episodio.

Proprio nei giorni immediatamente precedenti al suicidio della donna, infatti, non era raro ascoltare, tra le chiacchere in libertà della gente, come gli osimani avessero fortunatamente perso l’abitudine a ricorrere al volo da Piazza Nuova, tanto da non ricordare il protagonista dell’ultimo gesto

Ora il gesto della Vignoni riporta tutti alla realtà con il terribile rischio-imitazione che, come spesso accaduto, accenderà in qualcuno poco tranquillo il desiderio pazzo di provarci.

Nella storia più che centenaria delle mura, sono un paio di volte Piazza Nuova ha perdonato quanti hanno avuto l’ardire di metterla alla prova (una ragazza e un uomo nell’ultimo quarto di secolo) con conseguenze su fisico e mente che è possibile immaginare.

Forse, tornando alle telecamere che per cinque anni hanno assicurato una sorta di “tregua”, installarne qualche altra bene in vista o anche evidenziare con cartelli come la passeggiata sia interamente monitorata, potrebbe servire per dissuadere con maggior efficacia a non utilizzare il trampolino verso la morte.

I funerali di Alessandra Vignoni – che lascia il marito Marco Sabatini, i figli Alessio e Linda, la sorella Nadia, suoceri, cognati e nipoti – avranno luogo domani pomeriggio al Duomo, a pochi passi dal luogo della fine, a partire dalle 17.30

Al termine del rito si proseguirà per la cremazione.

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