TORNA IN ECCELLENZA IL CONFRONTO OSIMANA-CASTELFIDARDO!
MA AL DIANA SOLO 71 PAGANTI PER LA FESTA GIALLO-ROSSA…

TORNA IN ECCELLENZA IL CONFRONTO OSIMANA-CASTELFIDARDO! MA AL DIANA SOLO 71 PAGANTI PER LA FESTA GIALLO-ROSSA…

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La società di Campanelli chiamata ad un immediato salto di qualità nell’anno del Centenario, pena altri lunghi anni di duro anonimato. Eros Cecconi, osimano dalle grandi potenzialità ma sconosciuto in città, potrebbe essere indotto al gran passo ma…. il Presidente autostipendiato, intende passare la mano?


Una ottima notizia (la fresca retrocessione dei cugini Bianco-Verdi di Castelfidardo in Eccellenza) e la conferma di una brutta nova più che nota (appena 71 paganti, sabato scorso, per l’Osimana che festeggiava la promozione al Diana). Nel mezzo la consapevolezza societaria di ritrovarsi all’anno zero della nuova Osimana. Anno zero non solo per il prossimo centenario in arrivo il 4 ottobre (fondatore, tra gli altri, mio nonno Galliano PANGRAZI) ma soprattutto per la necessità di dover voltar rapidamente pagina nella speranza di riuscire a dare un nuovo senso al desiderio di fare calcio in questa città. Possibile? Difficile. Molto difficile. Ma non impossibile.
Tutto passarebbe, come sempre, dal rinnovo dell’ambito societario piuttosto che dalla qualità del confronto tecnico sul campo.
Che le avversarie di turno si chiamino Borgo Minonna (come in passato) o Montefano (come in futuro) poco infatti cambia nell’interesse, stabile poco sopra lo zero, degli osimani verso l’Osimana.
A quattro decenni e oltre da Francavilla e a 12 anni dall’ultima amara retrocessione proprio dall’Eccellenza, il cammino sportivo dell’Osimana dell’ultimo trentennio ha collezionato appena tre campionati Dilettanti, tutti concentrati nell’epopea magica ma fulminea di un altro passatempese doc, dopo l’inarrivabile Silvano PRINCIPI, ovvero Piero SABBATINI (1994 -’96).

L’Osimana vincitrice del campionato di Promozione 2021-’22

Ma esiste ad Osimo un nuovo SABBATINI, un personaggio ambizioso in grado di accollarsi la polvere e il sudore dell’attuale gestione artigianale per far decollare il calcio cittadino (e la propria visibilità) al massimo livello. La risposta è enne-o, no, niet, nisba. Quattro i personaggi papabili; ma papabili solo sulla carta: in ordine di zeri in banca stimiamo Maria Grazia TONTI, Andrea ACCORRONI, Franco CATENA e la new entry Eros CECCONI, sconosciuto ai più ma accreditato (da pochi che ne conoscono la potenza di fuoco) di cose grosse, solo volesse…
Appunto, solo volesse. Volere qualcosa per Osimo, anche fuori del calcio, allargando la platea dell’interesse a qualsiasi manifestazione dell’ingegno cittadino, non rientra da sempre nella visione delle cose dei citati Paperoni osimani.
Parlare di una palla inseguita da 22 uomini sudati, spinti da un pubblico spesso poco civile, che fanaticamente si gloria di veder rotolare l’attrezzo in un povero sacco, difeso da un sol uomo contro tutti… non sarebbe spettacolo comprensibile per Lady Mait.
Stessa cosa dicasi per Andrea ACCORRONI, meno attento al risparmio e forse, più degli altri citati, disponibile a spendere e anche spandere… purchè possibilmente a Miami come a Parigi, passando dove vuoi ma non ad Osimo, troppo poco adatti a comprendere il valore del denaro.

Silvano PRINCIPI storico Presidente dell’Osimana del Centenario (4 ottobre 1922)

Inutile sperare anche su Franco CATENA che di Osimo si è sempre nutrito di una visione tutta sua e particolare e comunque da tempo intenzionato e far girare la propria fortuna nell’Africa nera, a caccia di poveri da aiutare.
Chi invece non intende aiutare nessuno, ne povero, ne ricco, ne osimano che solo terrestre, è invece l’ultimo arrivato Eros CECCONI, un 50enne sconosciuto ai più che potrebbe, proprio in virtù di questa pubblicità assicurata che una squadra di calcio cittadina può assicurare anche nel super piccolo, considerare l’affare.
Attenzione però: il buon CECCONI, da bravo affarista (segnalato nel campo del fotovoltaico), non pare tipo propenso a muovere dita a gratis. Insomma il fiuto dell’affare parrebbe connaturato al personaggio che però dovrebbe capire e imparare alla svelta che nel calcio si vive e si ci muove, insomma è possibile trovare spazio, specie in realtà minori, anche attraverso l’indotto; ovviamente producendo utili di altra natura, non necessariamente collegati al crescere del conto in banca.

Galliano PANGRAZI, fondatore dell’U.S.O Osimana, nonchè primo tecnico del club

Il ripristino del torneo LANARI (a cui CECCONI potrebbe aver dato una mano favorendo la partecipazione dell’Inter Primavera, club amico dell’imprenditore osimano) costituisce indubbiamente una ottima chance per la secolare Unione Sportiva Osimana, da giocarsi seriamente e fino in fondo. Possibilità realistiche comunque prossimo allo zero; diciamo 5% tanto per tenere aperta una porta difficile.
Anche perchè nel calcio, come nella vita, per fare le cose bisogna essere almeno in due. Ergo per una Osimana da offrire al miglior avventore (in vista di un nuovo futuro rilancio verso la gloria calcistica) registriamo un Presidente, lo stipendiato Antonio CAMPANELLI, che tutto sommato di vendere o anche solo essere affiancato al vertice, non sembra avere tutta questa smania particolare.
800 euro mensili per tracciare il campo, lavare le maglie, mantenere il Diana al meglio come un perfetto custode o magazziniere e anche Presidente! Una anomalia senza precedenti nella storia del calcio, eccezion fatta per il penultimo presidente del Bologna Albano GUARALDI, capace di autostipendiarsi ben 250.000 euro l’anno ma solo per il disturbo di reggere la società.

Antonio CAMPANELLI, attuale Presidente Giallo-Rosso

Ciò detto torniamo all’unica notizia buona, ovvero la retrocessione del Castelfidardo in Eccellenza, sperando che le vicissitudini estive di troppe società non portino i fidardensi a beneficiare dell’ennnesimo ripescaggio.
Un campionato con Osimana e Castelfidardo concorrenti per la migliore posizione finale porterebbe, inevitabilmente, il pubblico da casa a chiedersi, la domenica sera… “Cosa ha fatto l’Osimana?”.
Un modo molto timido, quello degli osimani confinati in Eccellenza (contro squadre che spesso rappresentano località neanche presenti sul navigatore!); un pizzico di sana rivalità e ritrovato campanilismo (nel caso gli anni 2000 ne riservassero almeno un pizzico) per riprendere confidenza col calcio giocato anche dagli osimani.
In attesa di Godot.

Piero SABBATINI, pure da Passatempo, secondo dirigente nella storia del Calcio cittadino

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