TRUFFATORE SERIALE SI… MA IN NOME DELLA LEGGE!
PIERGIACOMI, COSTRETTO IN CASA A LAVORARE…

TRUFFATORE SERIALE SI… MA IN NOME DELLA LEGGE! PIERGIACOMI, COSTRETTO IN CASA A LAVORARE…

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Quinto episodio venuto alla luce grazie ad OSIMO OGGI.it Stavolta alleggerita una coppia di Bergamo


“Buongiorno – scrivono Luciana e Davide di Bergamo – purtroppo anche noi siamo stati vittima del signor Marco Piergiacomi!
Solo troppo tardi, grazie ai vostri articoli, ci siamo accorti del tipo di persona con cui avevamo a che fare.

Anche noi ci siamo rivolti a lui per l’affitto estivo del famoso appartamento di Senigallia, sito in via Rieti 50 e abbiamo mandato un acconto tramite bonifico; paradossalmente ci è andata anche bene perchè il “signore” ci ha telefonato dopo qualche giorno per informarci che aveva stipulato una convenzione con i Bagni 77 per mettere a disposizione dei suoi affittuari anche il posto spiaggia ma noi, non essendo interessati, abbiamo declinato l’offerta.

Ovviamente abbiamo inutilmente richiesto indietro la cifra versata e ieri, 24 febbraio siamo andati dai Carabinieri, qui a Bergamo, per denunciare il fatto, allegando anche il vostro articolo oltre a tutta la possibile documentazione in nostro possesso.
Sembra che il nome fosse noto ma non abbastanza da allertare le persone che, come noi si affidano a internet per cercare di organizzare le proprie vacanze.

Continuando a monitorare la situazione, ho visto che ora il numero di telefono di questa persona viene segnalato come poco affidabile.
Debbo dire comunque che non è la prima volta che ci affidiamo alla ricerca on line e fino ad oggi abbiamo sempre trovato ottime e serissime persone.

Ora abbiamo trovato un altro appartamento per questa estate; è il secondo anno che andiamo a Senigallia e speriamo di goderci la vacanza in questa bella e accogliente cittadina.

Ringraziandovi per il lavoro di informazione che fate restiamo a disposizione qualora voleste ampliare il dossier sul signor Piergiacomi.
Aspettiamo di essere convocati dal Tribunale di Ancona non nella speranza di riavere i nostri soldi sui quali “abbiamo messo una pietra sopra” ma per guardare in faccia questa persona e perchè l’Autorità competente ponga fine a questa attività illegale.
Cordiali saluti”.


Cari Luciana e Davide, il nostro consiglio schietto, detto papale papale come va detto, è di non partecipare all’eventuale convocazione del Tribunale di Ancona.Non partecipare per una serie di motivi, il principale l’avete già individuato: il solo sulla carta sorvegliato speciale Marco Piergiacomi non è così stupido da lasciare sul conto anconetano Poste pay,intestato al fantomatico studio immobiliare Emmepi, agenzia immobiliare di Ancona inesistente in Camera di Commercio, neanche un centesimo.Ogni volta, ad ogni truffa, il conto viene ripulito e lasciato a zero pronto per un eventuale sequestro indolore che, però, non arriva mai!




A questa testata, infatti, non risultano provvedimenti di sequestro del cellulare utilizzato per le truffe, del computer utilizzato per mettere in mostra i falsi affari e tanto meno della Poste pay utilizzata per alleggerire i suoi polli.Anzi Piergiacomi, entrando in concorrenza con il Sindaco della nostra città impegnato ad offrire caffè in campagna elettorale, ama fare bella figura offrendo tazzine a chiunque… ovviamente quando gli affari vanno bene.Gli affari, ovviamente, vanno a gonfie vele! Per le ultime 5 segnalazioni, con la vostra, pervenute a OSIMO OGGI, ce ne sono almeno 50 incamerate dai carabinieri di tutta Italia e chissà quante altre mancanti per il fatto che il raggirato evita di perdere tempo e riporre speranze nella Giustizia di questo povero Paese.
Fate benissimo, dunque, a dare per perso il vostro anticipo versato (per fortuna piccole cifre, in genere) in quanto, allo stato, che il signor Marco Piergiacomi venga arrestato e chiamato a render conto delle proprie avventure da associato al carcere Montacuto, costituisce soltanto una ipotesi di scuola.

Appena ieri, per il caso di una vostra “consorella” di Milano, abbiamo denunciato lo scarso rispetto dovuto non certo a OSIMO OGGI ma ai cittadini italiani che pagano loro lauti stipendi, dal Procuratore della Repubblica di Ancona e dal Presidente del Tribunale di Sorveglianza che, ognuno per i propri compiti, dovrebbero arrestare e preoccuparsi di far restare in cella il più possibile il nostro simpatico truffatore seriale.

Il fatto che sottragga di fatto piccole cifre non significa che la sua “attività” sia lecita; e poi in quale capitolo del Codice penale è scritto che il truffato è un cretino e in quanto tale meritevole della propria sorte?
Ergo, sconsigliamo vivamente una trasferta Bergamo-Ancona per partecipare a qualche inutile udienza futura; quanto al gusto di guardare in faccia a Piergiacomi… ci pensa già OSIMO OGGI pubblicando ogni settimana sempre nuovi scatti e pose!Pensate che il sorvegliato speciale Marco Piergiacomi è costretto “per legge” a restare in casa dalle 22 alle 8… ovvero, di fatto, costretto dalla Legge a continuare a truffare dal proprio appartamento da cui non può uscire fisicamente ma può farlo di fatto (come voi alla ricerca di occasioni, anche Piergiacomi è alla ricerca di occasioni) grazie a internet!Come dire? Truffatore si… ma in nome della legge!


 

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IL SINDACO MOZZICAFREDDO FINORA SEMPRE BATTUTO!
BIMBI ABUSATI AL BORGO, CONDANNA BIS PER LA PALMIERI
LA CORTE DI APPELLO CONFERMA: 8 MESI ALLA MAESTRA

3 Comments

  1. Sono una truffata (quella di Milano), noto con piacere (ovviamente ironico) che lo scarto della società parassita penoso e sfigato ha una fervida fantasia per rendere più credibile la sua truffa. Cioè si mette proprio di impegno per coccolare i suoi clienti…chissà magari lui avrebbe voluto veramente fare questo lavoro ma a un certo punto si sarà reso conto che essendo un parassita mai nessuno avrà voluto avere a che fare con un personaggio del genere dandogli una briciola di credito e credibilità. Del resto gli scarti della società solo i parassiti possono fare…perché un domani dovesse mai andare in carcere a noi toccherà pure mantenerlo quindi sempre parassita rimarrà.

  2. Buongiorno, sono Samuele da Varese, truffato nel 2016, ho raccolto le testimonianze degli altri truffati, denunciato su mi manda raitre e inviato le Ienie ad intervistarlo, oltre ad aver denunciato su tutti i siti possibili, il suo operato. La maggior parte dei truffati, grazie alla nostra giustizia che ci costringe a presenziare con un avvocato alle udienze ad Ancona, non porta avanti la denuncia per non spendere almeno € 3.000,00 (tra studio legale, giornate perse di lavoro, costi per le trasferte, ecc…) per NON recuperarne € 300,00. Per questo motivo il Piergiacomi e altri parassiti come lui continuano a fare il loro sporco lavoro indisturbati. Io invece non mi fermo, a fine mese ho la seconda udienza, la prima è saltata perchè il suo avvocato ha fatto sciopero e il giudice non ha potuto nemmeno ascoltare la mia testimonianza, anche su questo avrei da dire. Faccio notare che sono passati tre anni dalla denuncia ed ancora non è stato processato per il reato nei miei confronti. Come avete già scritto, nascondo molte domande:
    – perchè viene permesso a certa gente di avere ancora delle SIM con cui telefonare? e se queste SIM non sono a suo nome, perchè non viene condannato anche chi gli fa da prestanome? Ci vuole un attimo a verificare a chi sono intestati i numeri di telefono che usa.
    – perchè non viene impiegato a lavorare per lo stato, nei lavori più pesanti, e lo stipendio non viene utilizzato interamente per risarcire tutti i truffati con interessi e danni morali? Altro che mantenuto in carcere (ma nemmeno quello…), a quest’ora gli era già passata la voglia di rubare e tutti erano stati risarciti.
    – perchè permettiamo a questo parassita di rispondere pubblicamente nero su bianco ai truffati che “la vita è bella e me la godo” e che “ci tengo a fare lavorare il mio avvocato” andando in giro a fare il buffone senza che gli venga fatto nulla?
    – perchè una persona truffata ha l’obbligo di spendere almeno 10 volte tanto il valore della truffa per fare valere i propri diritti, quando dovrebbe bastare la denuncia depositata presso i carabinieri di zona?
    Mi piacerebbe che qualcuno fosse in grado di rispondere seriamente ma soprattutto che attuasse i suggerimenti sopra.

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