L’ULTIMA DEL PD: CENA ELETTORALE
SPACCIATA PER SERATA DI BENEFICENZA!
Il ricavato per mini pacchi alimentari destinati a poche decine di famiglie in difficoltà
Serata di beneficenza, a favore dei poveri osimani, al piccolo costo di appena 16 euro!
La splendida idea, in stile ultimi giorni di campagna elettorale, è venuta in testa al sempre più amabile Sindaco Pugnaloni, desideroso di stringere quante più mani possibili… spacciando oltretutto l’iniziativa come un momento di vicinanza sociale.
Purtroppo l’idea, anche se camuffata da intenti benefici, evidenzia numerosi lati deboli a cui Pugnaloni, da sempre abituato a lanciare l’idea per poi, solo dopo, ragionarne gli effetti, non ha ancora dedicato tempo alla riflessione.
A smontare sul nascere ogni intento positivo dell’iniziativa programmata per la serata del 22 dicembre, presso gli spazi sociali della parrocchia della Misericordia, è il fatto incontrovertibile che un Sindaco, una Amministrazione, un Comune dispongono di altri e ben più efficaci strumenti, rispetto ad una serata di beneficenza, per contrastare il fenomeno della diffusa povertà. Fenomeno presente anche in città in numeri e percentuali, crescenti, da non poter lasciare del tutto tranquille le coscienze di qualsiasi comandante la nave osimana.
Ergo un Sindaco, elezioni a parte, non organizza un appuntamento pubblico di questa natura lasciando che al bisogno risponda, con iniziative una tantum e se ritiene di farlo, la parte economicamente ricca della città: industriali, rotariani, lions e quant’altri cui tirare fuori non 16 ma almeno 160 euro rasserena l’animo e non costa troppa fatica.
Quindi, pena la prova del contrario, il Comune di Osimo per il Natale dei poveri non poteva ma avrebbe dovuto inventarsi ben altro con cui elargire, alla fine della giostra, molto di più. Ma molto.
Ovviamente operazione non solo non fatta ma neanche sfiorata a livello di ipotesi.
E veniamo così a quanto propone Pugnaloni: una bella cena dove incontrarsi, stringere mani, ricordare il voto e augurarsi Buon Natale, per infine chiudere facendo presente come, in pratica, tolta la pausa estiva e il prossimo Natale, a questa Amministrazione agli sgoccioli resti ben poco a dividerla dall’appuntamento 2019.
Il tutto venduto ufficialmente come un momento di alta partecipazione sociale dal momento che l’unico motivo di tanta gente per incontrarsi è quello ufficiale di offrire qualcosa, pur pressochè simbolico, a che vive male tutto l’anno. Non solo a Natale o Capodanno.
A segnalare l’iniziativa tra quelle intellettualmente poco oneste, in questo caso, è il costo della partecipazione. Non lasciato al buon cuore e alla sensibilità di ciascuno ma prefissato in 16 euro a partecipante.
Ebbene, considerato che il menù della serata dovrebbe prevedere qualcosa di simile a pasta e fagioli, acqua e vino, fetta di panettone e caffè, oltre a spumantino d’ordinanza per brindisi alla riconferma di Pugnaloni… ecco che almeno il 50% di quanto pagato per consentire un Natale meno povero agli osimani poveri, se ne sarà andato per coprire la voce delle spese.
Numeri per numeri, pur volendo ipotizzare una partecipazione record di 400 persone, ecco che il ricavato utile, da spendere secondo l’idea originaria in buoni alimentari, dovrebbe aggirarsi in circa 3.000 euro, cento più, cento meno.
3.000 euro sufficienti per acquistare circa 16 pacchi-famiglia del valore di 100 euro in bene alimentari e 32 pacchettini regalo da 50 euro per single.
Tutto questo nella ipotesi migliore pari ad un gran successo; diversamente con numeri più piccoli, spariranno i pacchi natalizi per destinare ai poveri osimani più economici auguri di Buon Natale e felice Anno nuovo via Facebook.