UN INFARTO STRONCA LA VITA
AL GIGANTE BUONO DELL’ASPIO

UN INFARTO STRONCA LA VITA AL GIGANTE BUONO DELL’ASPIO

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Emanuele Piermaria, 43 anni, muore domenica mattina nel proprio letto

UN INFARTO STRONCA LA VITA
AL GIGANTE BUONO DELL’ASPIO

L’uomo lascia i genitori Wanda e Guido e il piccolo Vittorio, 10 anni.

Stroncato da infarto nel suo letto ad appena 43 anni. Emanuele Piermaria, gigante buono dell’Aspio, se n’è andato domenica mattina, attorno le 9.30, all’inizio di una giornata di riposo e di ritrovo con gli amici del quartiere e soprattutto con il figlioletto Vittorio  di 10 anni; una domenica da vivere al mare approfittando della bella giornata nel giorno del diritto di visita del ragazzino.

Separato dalla moglie di Filottrano, Lele era tornato a vivere con i genitori all’Aspio arrangiandosi in più lavori, in tempi di crisi come gli attuali, pur di portare a casa il necessario per se e il mantenimento di Vittorio.

Ultimamente Piermaria si era dato da fare come pavimentista, prima ancora come muratore e comunque non scartava nessuna opportunità, sempre sorridente e positivo.

Domenica mattina, in attesa di Vittorio, si era alzato attorno alle 8. Pare che da qualche giorno l’uomo non si sentisse granchè bene, tipo una spossatezza generale imputata al caldo improvviso tipico a fine maggio.

Il tempo di affacciarsi al balcone, al civico 20 di via Cittadini, e di salutare il cugino Davide che abita vicino. Fatta colazione, Lele ha preferito far ritorno a letto senza attendere in piedi l’arrivo del figlio. Evidentemente i primi sintomi dell’infarto in corso stavano minando la forte fibra del muratore.

Ed è proprio a letto, ormai esanime, che lo hanno ritrovato il padre Guido e il figlio Vittorio preoccupati di non vederlo, come al solito, in piedi ad aspettarli.

Inutile ogni tentativo di strapparlo ad una morte tanto repentina; l’automedica dell’ospedale SS. Benvenuto e Rocco, inviata dal 118 e gli uomini delll’ambulanza della Croce Gialla di Camerano, nulla hanno potuto per dare una chance a Piermaria.

Non Lele non c’è stato nulla da fare per disperazione di papà Guido e mamma Wanda, oltre che del piccolo Vittorio, con la notizia a volare veloce di casa in casa, in tutta la frazione.

Conosciuto e ben voluto anche nei vicini quartieri di Santo Stefano e di San Biagio, Emanuele Piermaria lascia, in quanti hanno avuto il piacere di conoscerlo, il vuoto del ricordo di una persona solare, ben educata e dal grande sorriso.

Martedì pomeriggio, nella chiesa di San Biagio, dopo i rilevi di rito per dare certezza all’avvenuto infarto, i funerali dello sfortunato papà.

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