La Tecnè Italia, nell’ultimo sondaggio per le Marche, preannuncia al Partito democratico una autentica batosta di proporzioni storiche. 5 Stelle al 14%
Vittoria certa al Centro-Destra che nelle Marche, il 20 e 21 settembre, si imporrà sul Centro-Sinistra con un distacco netto stimato da un minimo del 3% e fino ad una forbice record del 12% di differenza!
Dovessero avverarsi siffatti previsioni, elaborate dal centro studi di conoscenze e strategie Tecnè Italia per l’agenzia di stampa Dire, il Partito Democratico italiano e marchigiano in particolare andrebbe incontro ad una debacle senza precedenti che, per la prima volta dopo mezzo secolo ininterrotto, spalancherebbe le porte alla parte politica opposta.
Cosa indica il sondaggio reso noto domenica scorsa? Semplicemente che il Centro-Destra vincerà quasi sicuramente la competizione marchigiana: o con uno scarto al pelo del 3% – 43% a 40% per Acquaroli – o addirittura con margine quattro volte superiore, ovvero fissando la differenza alla quota record del 12%! Tradotto Mangialardi fermo al 36% e Acquaroli lontanissimo al 48%. Solo briciole per i 5 stelle valutati in un super inutile forbice dal 13% al 16%.
Resta, secondo Tecnè Italia, l’incognita degli indecisi, ancora stimata su valori sensibili del 41%; percentuale di tutto rilevo ma in grado di modificare solo la portata del successo in arrivo del Centro-Destra.
Coalizione, quella di Salvini, Meloni e Berlusconi, che si augura ovviamente la maggior partecipazione al voto possibile, dal 67% in su, per un’affluenza di popolo alle urne che metterebbe la controparte in grave difficoltà.
E’ dimostrato, da sempre, specie nelle zone di Italia a maggior colorazione rossa, come l’astensione punisca in modo maggiore il Centro-Destra rispetto all’elettore di segno opposto, più portato a seguire comunque la propria idea.
La somma di tutti queste componenti – partecipazione di nuovo su livelli accettabili e mutato vento nel popolo – consentirebbe al Centro-Destra (ma nel caso marchigiano sarà in caso di iniziare ad usare il termine composto inverso di Destra-Centro) di strappare al Partito Democrato una vittoria storica, infliggendo ad ex comunisti ed ex democristiani una batosta da tramandare.
Stesso vento anche nelle altre sei regioni al voto. La Puglia, stando sempre alla Tecnè Italia, andrebbe a Fitto (con Fratelli di Italia a intestarsi un due su due clamoroso), così come le riconfermate Liguria e Veneto.
Tralasciata la Val d’Aosta, restano in ballo Toscana e Campania con i sondaggi a favorire ancora il Centro-Sinistra ma con il trend segnalato da tempo in avvicinamento in entrambe le regioni.
Considerato che al voto mancano ancora 40 lunghissimi giorni, tutto può ancora accadere anche nelle due regioni tirreniche, con la Toscana particolarmente indiziata di perdere, come le Marche, la propria storica verginità.