Tra Campocavallo e San Sabino la centrale dello spaccio. Stroncato dai Carabinieri anche il servizio delivery affidato al tunisino Samir Nabil, convivente della ragazza osimana. Circa 1.500 le dosi di droga poste sotto sequestro. La coppia ristretta ai domiciliari
Lo spaccio era effettuato a caro prezzo, circa 100 euro per un grammo di eroina da riscaldare e aspirare; circa il doppio del prezzo di mercato, per la serie meglio un cliente in meno ma buono.
In compenso il bazar, allestito in casa, in una abitazione non sospettabile tra le campagna di Campocavallo e San Sabino, era aperto praticamente H24; inoltre, per la clientela più esigente, la ditta CARLETTI & NABIL” aveva allestito anche un efficiente servizio di pony express con consegna dello stupefacente direttamente in casa del cliente.
Insomma gli affari, a conferma della ripresa del +6%, da un anno all’altro, certificata dal Governo, marciavano col vento in poppa, certamente meglio del Pil italiano post Covid.
Innovativa per il settore (o quanto meno al passo con i tempi) anche la linea di vendita adottata dalla giovane coppia di conviventi, lei osimana (33 anni) e lui tunisino (41). Per cercare di apparire più discreti possibili i due, una volta scartato il metodo classico della presenza fisica in luoghi di spaccio e scelto il sistema, apparentemente più tranquillo, della vendita in casa (con eventuale consegna a domicilio), si erano completamente affidati alla tecnologia telefonica e alle varie applicazioni in circolazione, in particolare Whatsapp, sperando di aggirare massimamente i controlli e mantenere una linea più defilata e fuori mano.
Tutto vero, certamente. Vero, però, fintanto i clienti, osimani ed anconetani in particolare, cadendo uno dopo l’altro nelle rete abilmente tessuta dai Carabinieri di Osimo, non hanno iniziato a spifferare la chiave di volta del meccanismo, confermando uno dopo l’altro l’esistenza in rete di affollati gruppi di ascolto, almeno un paio tra i più comuni e gettonati, oltre Whatsapp, tutti in fitta comunicazione fra loro.
Scoperta la struttura è stato un gioco da ragazzi risalire all’identità dei creatori, appunto Samir NABIL (un chilometrico elenco di precedenti fitto di arresti, tra cui anche da parte degli stessi militari osimani) e la convivente Susanna CARLETTI, osimana doc, vergine in quanto a precedenti esperienze di spaccio.
Messa sotto attenzione a partire da novembre, la coppia ha impiegato ben poco a fornire di conferme le ipotesi investigative dei Carabinieri. In capo a tre mesi il dossier a loro carico, fatto di spaccio pressochè quotidiano, intercettazioni e segnalazione di diversi assuntori, ha raggiunto la consistenza ideale per ottenere dal giudice, lo scorso 25 gennaio, uno stop all’attività.
Stop in qualche modo aggravato, almeno per quanto riguarda il tunisino, dall’arresto in contemporanea dell’uomo in flagranza di reato.
Per la compagna osimana, invece, rischiando meno del tunisino, le manette sono scattate in seguito alla normale attività di indagine che ha posto l’abitazione di Campocavallo al centro dello smercio proibito.
Circa 150 le dosi di eroina poste sotto sequestro dai militari che il 29 gennaio, nel presentarsi alla porta per eseguire l’arresto cautelare, hanno ulteriormente rinvenuto in casa, pronte per passar di mano.
Con lo smantellamento della rivendita di Campocavallo, l’ennesimo ottimo risultato messo a segno dalla Compagnia osimana di Saffi, si è dunque posto un freno al dilagare, anche in città, del fenomeno dell’eroina da aspirare, specie tra giovani e giovanissimi.
Una droga, l’eroina, che non necessitando più di buchi invasivi come un tempo e presentandosi, in genere, a basso costo, rinnova anche in provincia l’offerta a tossici senza ritorno, gente alla quotidiana ricerca dello sballo garantito. Un pericolo tra i più insidiosi; un’insidia che troppi ragazzi, anche minorenni, troppo spesso non considerano, certi di poterne uscire, all’occorrenza, senza danni. Ignorando che nessuno ci è mai riuscito.
Da queste considerazioni il maggior apprezzamento per il lavoro di contrasto e repressione che le forze dell’ordine, ogni giorno, immettono a controllo delle fenomenologie, vecchie e nuove, individuate dalla criminilità.
Sia a Samir NABIL che a Susanna CARLETTI, una volta subito l’arresto con l’accusa di spaccio continuato di sostanze stupefacenti, il giudice ha accordato la detenzione agli arresti domiciliari dove, presumibilmente, attenderanno la data del processo.