𝐀𝐳𝐳𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐞𝐦𝐨𝐭𝐨 𝐄𝐥𝐥𝐲 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐯𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐥𝐚𝐬𝐬𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐠𝐢𝐚̀ 𝐝𝐞𝐯𝐚𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐞𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐋𝐞𝐭𝐭𝐚, 𝐢𝐥 𝐏𝐚𝐫𝐭𝐢𝐭𝐨 𝐃𝐞𝐦𝐨𝐜𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐝 𝐎𝐬𝐢𝐦𝐨, 𝐬𝐢 𝐦𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐜𝐨𝐝𝐚… 𝐧𝐞 𝐜𝐚𝐩𝐨! 𝐈𝐧 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨𝐜𝐡𝐞̀ 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥’𝐞𝐬𝐢𝐭𝐨, 𝐜𝐡𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐞𝐚𝐧𝐳𝐞, 𝐬𝐜𝐨𝐯𝐚 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐢, 𝐭𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞𝐠𝐢𝐞? 𝐈𝐥 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐏𝐮𝐠𝐧𝐚𝐥𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐨̀, 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐠𝐢𝐫𝐨, 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐚̀ 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞, 𝐚𝐩𝐩𝐢𝐞𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐦𝐞𝐜𝐜𝐚𝐧𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐚𝐥𝐞
A.A.A. Causa imminenti elezioni, cercasi disperatamente, con la massima urgenza, referente locale del Pd osimano. Astenersi privi di requisiti, incapaci e perditempo.
Questo il testo che a breve, la base di ciò che resta, elettoralmente parlando, del Partito Democratico, sarà costretta a pubblicare sulle pagine dei quotidiani osimani on line.
Siamo ormai in dirittura di arrivo per le Comunali del 26 maggio (togliete le pause di Ferragosto, Natale e Pasqua e vi accorgete di quanti pochi giorni utili restano) e sul fronte Centro-Sinistra tutto tace.
Ok, l’impresa è praticamente disperata e le Comunali (con allegate Europee lo stesso giorno) segneranno al 100% un’altra tappa dolorosa della lunga traversata che attende, l’elettorato ex Comunista, prima di fuori uscire dal deserto delle urne.
Ora, anche se è già scritto che ci sarà molto da soffrire e piangere calde lacrime, miste a sangue, qualcuno ad Osimo questa Croce dovrà pur portarla. E, visti i numeri, probabilmente anche cantando.
Ma chi? Del gruppo storico dei quasi presentabili – in parte Mauro PELLEGRINI e molto meno la sempre più ostica Paola ANDREONI – nessuno è spendibile, avendo già dato un occhio e forse più alle precedenti cause.
E tra i nuovi cresciuti all’ombra del decennale potere Pugnaloniano, amalgama che in genere favorisce una crescita quasi obbligata? Chiedano scusa ad Osimo; in cambio la città stenderà, su tutto il gruppo, un velo pietoso.
Qualcuno più presentabile? Dopo il non posso di Rossano BARTOLI e il vorrei pure ma non posso di Raimondo ORSETTI, restano i soliti troppo poco noti: Michela GLORIO (forte dei soli voti di GIACCO e signora) o Mirco GALLINA, ex enfant prodige della Sinistra osimana… ma dello scorso Millennio? Entrambi ne farebbero e probabilmente faranno a meno di andare alla morte.
E allora che si fa, direbbe e dice Achille GINNETTI, tra i più interessati a conoscere per tempo la soluzione del giallo osimano? Il dottore di Pof, dopo essersi inventato due liste di assaggio nel 2019, sa di poter ripartire da uno zoccolo duro di quasi 2.500 voti (a crescere, non di molto, ma con indice positivo) a cui aggiungere la mezza scatola, stellata ma vuota, di quanto rimane, dopo 5 anni di batoste sonore, del movimento grillino.
Voti ipotizzati da aggiungere? Forse 1.000. Se si votasse oggi. In realtà tra nove mesi, all’avvicinarsi del dunque, il trend dice che dovrebbero essere e quindi saranno ancor meno. Roba buona, al massimo, per operare il sorpasso a sinistra; azionare la freccia, dunque, sperando in un ballottaggio che – per questo giro storico – solo il Centro-Destra e il mondo ancora da inventare dei latiniani (ex o militanti sotto altra bandiera), potrebbe regalare.
Nonostante una prospettiva del genere, Simone PUGNALONI ad arrendersi e consegnarsi vivo al nemico, non ci pensa proprio. Esercizio lodevole quello di crederci sempre e comunque; solo che il 26 maggio – GINNETTI lo faccia pur notare al Sindaco uscente – non sarà giorno di ballottaggio ma solo primo e forse ultimo turno!
Del resto dopo il terremoto Elly (che Dio la preservi a lungo al Centro-Destra, avendo azzerato in un colpo solo anche il ricordo del partito rimasto in piedi dopo il disastro alle Politiche firmato LETTA) alzi la mano chi è oggi in grado di abbinare, in tutta regione, un solo nome per ciascuna città, al personale politico di un Partito di governo che non c’è più.
A Pesaro c’era una volta Luca CERISCIOLI, a Senigallia regnava Maurizio MANGIALARDI, a Falconara Marittima Antonio MASTROVINCENZO, a Jesi Piergiorgio CARRESCIA, ad Ancona imperava addirittura Valeria MANCINELLI, a Macerata Romano CARANCINI e Angelo SCIAPICHETTI, a Fermo Fabrizio CESETTI. Potremmo continuare a lungo con l’elenco; racconteremmo solo nomi di gente del passato recente che pare però remoto e soprattutto destinato a non tornare.
Chi dunque può parlare, oggi, in Regione, in Provincia e ad Osimo e in ogni sede a nome del Partito Democratico?