E’ successo martedì mattina, nel paesino del Pesarese, ai danni due fratelli imprenditori dello zinco. Immobilizzato il primo, i malviventi hanno atteso il rientro del secondo malmenandolo brutalmente per pochi oggetti d’oro. Poi la fuga dei cinque incappucciati con l’auto dei padroni di casa. A firmare il colpo una banda per caratteristiche simile o la stessa in azione a San Sabino in Villa Pigini
Ennesimo assalto in villa, stavolta a Fermignano, nel Pesarese.
E’ accaduto martedì mattina, oltretutto ricorrendo ad un di più di ferocia assurda, ai danni di un imprenditore nel settore della zincatura.
Un commando di cinque persone, passamontagna ben calzati in testa, ha fatto irruzione all’alba nella villa dei fratelli Rossi, utilizzando i campi circostanti l’abitazione come via di accesso.
Uno dei proprietari, in casa al momento del blitz, è stato soltanto minacciato dai rapinatori mentre il secondo, preoccupato per non vederlo arrivare al lavoro, è stato fatto entrare nell’abitazione al fine di immobilizzarlo, dopo averlo picchiato in via sbrigativa, per essere più convincenti.
Dopo di che, avendo razziato pochi monili d’oro e piccoli oggetti di valore, la banda si è data alla fuga utilizzando l’auto dei padroni di casa; macchina non ancora ritrovata dai Carabinieri di Urbania, incaricati delle indagini, in quanto si sospetta sia stata fatta sparire alla vista, caricata su un camion nei paraggi, già pronto per il trasbordo.
Violenza a parte, di cui a villa Pigini non c’è stato bisogno, il raid assomiglia molto a quello di fine giugno ad Ascoli Piceno, segno che l’intero territorio marchigiano, da sud a nord, è purtroppo attenzionato da una banda, si immagina sempre la stessa o intercambiabile in qualche unità, di professionisti, non appartenenti alla realtà delinquenziale di casa nostra, non adatta a colpi di questa gravità di allarme sociale.
A Fermignano, come immaginabile, la notizia del colpo con utilizzo oltretutto di violenza, ha impaurito la popolazione, non certo abituata a fare i conti con simile criminalità di importazione.
“”Siamo stupiti e impauriti – ha commentato per tutti il Sindaco della cittadina Emanuele FEDUZI – sia per le modalità crudeli dell’assalto, che per la natura professionistica del ‘commando’ che ha messo in opera la rapina. Un modus operandi spietato, fino all’altro giorno del tutto sconosciuto alla nostra comunità, abituata a piccoli furti in appartamento e ad episodi di microcriminalità, senza mai sfociare in una simile violenza sulle persone”.
Ed ancora: “Si è trattato di una violenza che non appartiene al nostro territorio, che può essere frutto solo di gente esterna a noi. Non siamo abituati, né a Fermignano, né in provincia – ha sottolineato FEDUZZI – ad avvenimenti di tale efferatezza.
Ai cittadini dico comunque di stare tranquilli, perché le Forze dell’ordine sono impegnate al massimo per identificare i responsabili e continueranno ad essere presenti nel territorio.
Ho anche parlato col Prefetto – ha concluso il Sindaco – per esternare tutto il nostro shock e soprattutto per richiedere maggiore attenzione e presenza rispetto al solito”.