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Svegliata di soprassalto nel primo dormiveglia dal fascio di luce di una torcia puntata sul viso. E al riaprir degli occhi lโ€™ombra di uno, poi due, forse treโ€ฆ alla fine ben quattro sconosciuti paratisi contro; quattro individui, tutti vestiti di nero e travisati in volto, silenziosi, ma dal modo di fare risoluto e persuasivo. Insomma non una banda di ladruncoli ma veri professionisti del crimine.

La scena, รจ facilmente comprensibile, resterร  per sempre impressa, indelebile, nella memoria dellโ€™unica vittima della rapina, Manuela PIGINI, padrona di casa, in quel momento sola nella propria villa di via Santโ€™Ambrogio, 23, a San Sabino.

La donna – moglie di Fausto PIGINI, fondatore e titolare dellโ€™importante tomaificio, giร  in ottica Gucci, che prende il suo nome, in zona Squartabue di Recanati, nonchรฉ nel board territoriale di Confindustria Macerata โ€“ ha solo avuto modo di eseguire gli ordini impartiti, piรน a gesti che a parole, dal capo banda. Gesti accompagnati dallโ€™utilizzo possibile di un qualcosa tra le mani che potrebbe anche essere stata una pistola, particolare su cui non cโ€™รจ ancora, allo stato iniziale delle indagini affidate al Norm, alcuna certezza.

Pistola o meno, la signora Manuela, risvegliata di soprassalto con le modalitร  appena descritte, ha potuto soltanto esaudire le richieste pressanti dei banditi: quattro uomini piรน un quinto sulla strada a controllare che non sopraggiungessero imprevisti.

Ed รจ un bene che sia andata cosรฌ dal momento che i malviventi, apparsi fin da subito a proprio agio allโ€™interno della vita, segno di informazioni estremamente precise al dettaglio, si sono โ€œaccontentatiโ€ di quanto la poveretta ha potuto mettere insieme frugando tra i contanti nella disponibilitร  della famiglia dellโ€™industriale (circa 10.000 euro) e piccoli oggetti dโ€™oro per un valore stimato di altri 10.000 euro.

Ventimila euro in tutto, dunque, il bottino rimediato in pochi minuti di un lavoro sin troppo semplice da portare a termine. I quattro, a quanto pare, non sono andati alla ricerca di possibili casseforti o di altri beni custoditi in villa e hanno anche scartato lโ€™idea di attendere in villa il ritorno del padrone di casa per razziare altro possibile denaro.

A facilitare il compito della banda – per modalitร  comportamentali da ricercare, presumibilmente, tra la malavita dellโ€™Est europeo โ€“ il fatto che i vari sistemi di allarme, attendendosi il rientro del capofamiglia, non erano stati attivati dalla donna.

Bassa recinzione, zero allarmi, finestre spalancate per il gran caldo, la signora Manuela si รจ cosรฌ appisolata, sul proprio letto โ€“ erano circa le 22.30 di lunedรฌ sera – fino allโ€™amaro risveglio di soprassalto.

โ€œPosso solo confermare che cโ€™รจ stata una rapina โ€“ ha dichiarato lโ€™industriale, patron anche del Castelfidardo calcio, alla stampa โ€“ e che sono stati sottratti valori. In casa cโ€™era solo mia moglie Manuela, comprensibilmente terrorizzata per lโ€™esperienza vissuta. Il tutto รจ durato meno di mezzโ€™ora, pur sempre una eternitร โ€ฆโ€.

Saltata facilmente la recinzione che da sullo stradone di via Santโ€™Ambrogio, i quattro, garantiti dal palo, si sono diretti verso il giardino senza trovare ostacoli e da qui, grazie alle finestre spalancate, hanno avuto buon gioco nel ricercare la donna, tra lโ€™altro a letto assopita.

โ€œMia moglie per fortuna sta bene โ€“ ha continuato Fausto PIGINI โ€“ e questo รจ lโ€™unica cosa che conta. Non รจ mai stata strattonata o tantomeno picchiata avendo ubbidito alle richieste del capo, facendo trovar loro denaro e gioielli. Solo la paura รจ stata tanta e inevitabilmente il terrore crescerร  col passare delle ore, visto ciรฒ che sarebbe potuto accadere nella imprevedibilitร  di quei momentiโ€.

Fausto PIGINI, imprenditore di successo

A conferma che trattasi di una banda di professionisti – con tanto di basista locale ben informato su abitudini dei PIGINI ed entitร  possibile del bottino โ€“ lโ€™estrema tranquillitร  di tutti e quattro i malviventi che, incassato il bottino, hanno chiesto alla donna di farli uscire aprendo loro il cancelloโ€ฆ

Dopo di che lโ€™allarme e lโ€™arrivo a sirene spiegate dei Carabinieri subito al lavoro per dare un volto e dei nomi ai quattro protagonisti.

Lavoro, stavolta, quanto mai improbo dovendo i militari partire da pochi particolari e non potendo contare neanche sulle immagini del sistema di allarme, non attivato.

Fondatore, 44 anni fa, della Pigini Srl, tomaificio di successo con sede a Villa Musone di Recanati, lโ€™azienda grazie al partenariato col marchio Gucci, si accinge a realizzare un nuovo stabilimento di oltre 10.000 metri quadrati, in grado di dare occupazione, entro un paio di anni, a circa 400 persone.

Ricordato patron del Castelfidardo calcio (dove in passato ha militato il figlio Luca, centrocampista di buone qualitร ) Fausto PIGINI รจ stato vicino, negli anni scorsi, a passare nel Cda dellโ€™Osimana, opzione poi svanita.

Nel ricordo di unโ€™altra figlia, Roberta PIGINI, scomparsa del 2018 allโ€™etร  di 29, per gli esiti di una malattia neuro muscolare, la famiglia PIGINI ha dato vita alla Fondazione โ€œRobyโ€ il cui premio annuale โ€œallโ€™eccellenzaโ€ – riservato agli studenti del liceo classico โ€œLeopardiโ€ di Recanati, frequentato da Roberta โ€“ intende spronare con borse di studio quanti annualmente si distinguono per altruismo, inclusione e solidarietร .

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