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𝑬𝒔𝒂𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 532 𝒎𝒊𝒍𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒆 400.000 𝒆𝒖𝒓𝒐 𝒂𝒓𝒓𝒊𝒗𝒂𝒏𝒐 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒆 𝑴𝒂𝒓𝒄𝒉𝒆 𝒈𝒓𝒂𝒛𝒊𝒆 𝒂𝒍𝒍’𝒂𝒄𝒄𝒐𝒓𝒅𝒐 𝒅𝒊 𝑪𝒐𝒆𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒔𝒊𝒈𝒍𝒂𝒕𝒐 𝒂𝒅 𝑨𝒄𝒒𝒖𝒂𝒍𝒂𝒈𝒏𝒂 𝒕𝒓𝒂 𝒊𝒍 𝑷𝒓𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝑪𝒐𝒏𝒔𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒆 𝒊𝒍 𝑷𝒓𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑹𝒆𝒈𝒊𝒐𝒏𝒆. 𝑺𝒐𝒍𝒐 44 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒊 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒂, 𝒂𝒅 𝒖𝒏 𝒄𝒐𝒏𝒗𝒆𝒈𝒏𝒐 5 𝑺𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒍’𝑶𝒏. 𝑭𝒊𝒄𝒐, 𝒊𝒍 𝑺𝒊𝒏𝒅𝒂𝒄𝒐 𝒊𝒓𝒐𝒏𝒊𝒛𝒛𝒂𝒗𝒂 𝒑𝒆𝒔𝒂𝒏𝒕𝒆𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆. “𝑨𝒃𝒃𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒐𝒍𝒕𝒓𝒆𝒑𝒂𝒔𝒔𝒂𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝒈𝒊𝒓𝒐 𝒅𝒊 𝒃𝒐𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝒎𝒂𝒏𝒅𝒂𝒕𝒐 𝒓𝒆𝒈𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒆 𝒆 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒆 𝑴𝒂𝒓𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒊 𝒆̀ 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐…”. 𝑰𝒏 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒕𝒂̀ 𝒂 𝒅𝒂𝒏𝒏𝒆𝒈𝒈𝒊𝒂𝒓𝒆 𝒑𝒆𝒔𝒂𝒏𝒕𝒆𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒍𝒂 𝒄𝒊𝒕𝒕𝒂̀ 𝒆 𝒈𝒍𝒊 𝒐𝒔𝒊𝒎𝒂𝒏𝒊 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊, 𝒏𝒐𝒏 𝒂𝒄𝒄𝒆𝒕𝒕𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒐 𝒑𝒆𝒓𝒅𝒆𝒏𝒅𝒐 𝒇𝒊𝒏𝒂𝒏𝒛𝒊𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒂𝒍𝒊 𝒆 𝒓𝒆𝒈𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒊 𝒑𝒆𝒓 11 𝒎𝒊𝒍𝒊𝒐𝒏𝒊, 𝒆̀ 𝑺𝒊𝒎𝒐𝒏𝒆 𝑷𝒖𝒈𝒏𝒂𝒍𝒐𝒏𝒊

“Non vogliamo fare altro che mettere le Marche in condizioni di competere ad armi pari, di poter dimostrare quello che vale, e di poter correre come sa e come io so che vuole correre”.

Così il premier Giorgia MELONI, sabato ad Acqualagna per l’inaugurazione della 58° edizione della Fiera internazionale del Tartufo bianco, nonché località del Pesarese dove si trova la casa natale del fondatore dell’Eni Enrico MATTEI.

Acqualagna designata soprattutto, dalla Regione Marche, quale sede della firma del cosiddetto “Accordo di Coesione” tra Stato e Regione che porterà complessivamente nel nostro territorio la somma di 532,4 milioni di euro di fondi europei!

“Ai 336,6 milioni del Fondo di coesione – ha annunciato il Presidente del Consiglio – aggiungiamo altri 154,3 milioni che arrivano dal Fondo di rotazione.

Se a questi calcoliamo il co-finanziamento di ulteriori 44,5 milioni – ha sommato la MELONI – arriviamo 532,4 milioni di euro”.

14 settembre 2023, salone “Roberto Mosca”, davanti all’ex Presidente della Camera Roberto FICO, PUGNALONI non perde l’occasione per fare la solita brutta figura, Istituzionale e personale

Il criterio base per l’utilizzo delle risorse, ha spiegato il Primo ministro, è di “non distribuire le risorse in mille rivoli ma concentrarsi su priorità strategiche, in modo da rendere le risorse in campo davvero efficaci.

Le Marche hanno scelto di concentrarsi su infrastrutture e reti di trasporto: il 70% del Fondo (pari a 373 milioni circa, NdR.) andrà al completamento delle strade e alla piena utilizzabilità dei porti” – ha confermato il premier.

“Una scelta strategica che abbiamo condiviso con ACQUAROLI, Quante volte ho denunciato – ha sottolineato il Presidente del Consiglio – il paradosso di una regione al centro dello Stivale e nonostante ciò isolata!

Io stessa ho denunciato, oltre ad un divario tra Nord e Sud Italia, anche tra Est e Ovest, tra Adriatico e Tirreno; una differenza da risolvere e pari come quello tra Nord e Sud”
Uno tra gli interventi più importanti e strategici per la vostra regione è la Pedemontana – ha ricordato MELONI – ovvero lo sviluppo di una rete alternativa e veloce a quella della costa per cogliere un duplice obiettivo: decongestionare l’autostrada A14; garantire collegamenti efficaci e veloci per l’entroterra e nell’entroterra.

Abbiamo denunciato il rischio di spopolamento dei piccoli Comuni, ma senza adeguate infrastrutture di collegamento non potremo mai combattere lo spopolamento delle aree interne.

Condivido quindi totalmente questa priorità individuata dalla Regione.

Altri interventi – ha aggiunto – serviranno a potenziare ulteriormente la rete stradale marchigiana che sconta un deficit, soprattutto nelle aree interne, strutturale.

Su questo tema ho visto in questi anni un grande impegno di ACQUAROLI. Sono quindi contenta, oggi, di fare come Governo la nostra parte con queste risorse e con questo accordo e su queste priorità su cui si concentra”.

Il breve intervento, da mordersi la lingua, pronunciato da PUGNALONI il 14 settembre scorso. Tutto da ascoltare
Acqualagna, 28 ottobre 2023, il primo Ministro Giorgia MELONI sottoscrive con il Presidente della Regione Marche l’Accordo di Coesione che porta ai marchigiani oltre mezzo miliardi di investimenti, la gran parte da spendere nel settore delle infrastrutture viarie e portuali

Ed ancora: “Con il Fondo di rotazione riusciamo anche a investire su altri importanti fronti – ha sottolineato Giorgia MELONI – penso al turismo di qualità (caro ad ACQUAROLI col testimonial Roberto MANCINI, NdR.), al tema delle Politiche culturali, alla valorizzazione del tessuto imprenditoriale, alla formazione e alla salvaguardia dell’occupazione: fatti concreti – ha detto ancora – per sostenere lo sviluppo di una regione conosciuta in tutto il mondo per la sua intraprendenza e per la sua volontà di riscatto.

In buona sostanza non vogliamo fare altro che mettere le Marche in condizioni di competere ad armi pari, – ha concluso – di poter dimostrare quello che vale e di poter correre come sa e come io so che vuole correre.

Mettiamo un altro mattone a questo lavoro e lavoriamo tutti insieme in ottica… sì di valorizzazione del territorio ma soprattutto di valorizzazione complessiva della nostra Nazione e del suo ruolo nel mondo”.

A margine del protocollo che destina alle Marche oltre mezzo miliardo di finanziamenti, da annotare la profezia mancata di Simone PUGNALONI, datata 14 settembre, appena un mese e mezzo fa.

L’occasione per tacere e fare bella figura gliela diede il Movimento 5 Stelle che quel pomeriggio ospitava in città il tour dell’ex Presidente della Camera Roberto FICO, contrario all’adozione dell’altra leva economica attualmente al vaglio del Governo, la cosiddetta economia differenziata o Legge CALDEROLI, proposta a febbraio e attualmente al vaglio del Senato.

Ebbene PUGNALONI, tanto per non smentirsi, ebbe modo di salutare i lavori grillini con queste parole: “ACQUAROLI è tanto amico della MELONI; nelle Marche dovrebbero arrivare tanti soldi… E invece niente!”.

Detto e fatto.

Semmai ad arrossire, ne fosse capace, dovrebbe essere proprio PUGNALONI che tanta manna dal cielo (quasi 11 milioni tra completamento Strada di bordo e bretella alla Sbrozzola) l’ha volutamente dimenticata in Regione (Strada di bordo, quasi 8 milioni) o perso il finanziamento ministeriale per ben due volte (bretella Sbrozzola dal valore di quasi 3 milioni di euro) per poi appellarsi al Tar e chiedere un terzo tentativo!

Altro che vergogna; ci sarebbe da correre con i forconi, meglio se arrugginiti, di una volta…

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