𝑼𝒏𝒂 𝒅𝒆𝒄𝒊𝒏𝒂 𝒈𝒍𝒊 𝒆𝒑𝒊𝒔𝒐𝒅𝒊, 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒅𝒆𝒍 2019, 𝒑𝒆𝒓 𝒊 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒊 𝒍’𝒖𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆, 𝒏𝒐𝒏𝒐𝒔𝒕𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒇𝒐𝒔𝒔𝒆 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒆 𝒓𝒆𝒅𝒂𝒓𝒈𝒖𝒊𝒕𝒐, 𝒔𝒊 𝒆̀ 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒈𝒍𝒊𝒆𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒆 𝒎𝒂𝒏𝒊 𝒏𝒆𝒍 𝒔𝒂𝒄𝒄𝒐. 𝑳’𝒐𝒔𝒊𝒎𝒂𝒏𝒐, 𝒊𝒏 𝒈𝒊𝒐𝒗𝒆𝒏𝒕𝒖̀ 𝒗𝒊𝒄𝒊𝒏𝒐 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝑹𝒐𝒃𝒖𝒓 𝒃𝒂𝒔𝒌𝒆𝒕, 𝒔𝒊 𝒕𝒓𝒐𝒗𝒂 𝒂𝒕𝒕𝒖𝒂𝒍𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒊𝒏 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆. 𝑫𝒐𝒗𝒓𝒂̀ 𝒓𝒊𝒇𝒐𝒏𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒄𝒊𝒕𝒕𝒂𝒅𝒊𝒏𝒂 𝒔𝒐𝒕𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝑪𝒐̀𝒏𝒆𝒓𝒐 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒅𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒊𝒎𝒎𝒂𝒈𝒊𝒏𝒆 𝒔𝒖𝒃𝒊𝒕𝒐
Più e più volte era stato avvisato e consigliato a smetterla. Noncurante dell’avvertenze ricevute, il comportamento tra le righe dell’osimano Lanfranco LORETANI (66 anni, Vigile urbano a Sirolo) era proseguito come nulla fosse, finendo anche sotto la spada di Damocle del Consiglio di Disciplina. Inutilmente.
Al Comandante di Polizia Locale (un altro osimano Ferruccio PIERANTONI) non era così rimasta altra scelta di passare a vie di fatto, denunciando ai Carabinieri di Numana il comportamento irregolare dell’osimano (Ispettore capo presso il Comando della cittadina sotto il Cònero) affinchè, prove alla mano, le uscite anzitempo dal servizio di LORETANI finissero, come è giusto, sanzionate.
Non vere e proprie assenze ma piccole “creste” sull’orario di uscita, almeno una decina e di tutte di poco conto, da un quarto d’ora a mezz’ora, con il tempo pagato dal Comune di Sirolo per andare in banca o più spesso rifugiarsi al bar per un aperitivo e una puntata on line.
Dopo di chè, giunta l’ora di smarcare il cartellino, LORETANI (un passato lontano vicino alla Robur basket, sia da giocatore mancato di prima squadra che da allenatore) tornava in Comanda, timbrava e salutava la compagnia.
Tutto questo, narrano i Carabinieri che lo hanno pedinato discretamente per mesi, è accaduto tra agosto e novembre 2019, fin quando, conclamata la poco fedeltà dell’Ispettore al proprio mandato, i militari hanno realizzato di aver indagato anche oltre possibile dubbio, consegnando l’accusa in Procura.
Ieri mattina in Tribunale, ad Ancona, la fase di chiusura del dibattimento, giunto a sentenza.
Dalle carte portate in fascicolo e dalle testimonianze, in primis proprio quella più importante del Comandante PIERANTONI – che chiedeva conto a LORETANI di dove fosse stato una determinata mattina, esattamente quella del 28 agosto 2019 – la vicenda processuale si è subito indirizzata verso un esito avverso.
Oltre a dover rispondere, senza efficacia, al perché l’ispettore si fosse più volte assentato anzitempo dal lavoro, LORETANI ha dovuto fronteggiare anche all’accusa di falso ideologico.
In pratica al Comandante PIERANTONI, piombato appositamente in ufficio pur essendo libero dal lavoro, LORETANI aveva risposto, in una relazione messa per iscritto, di essere entrato regolarmente al lavoro alle 6.52 del 28 agosto 2019, per uscirne alle 13.24; precisando di essersi attardato per salutare un collega, ahi noi, purtroppo risultante quel giorno ricoverato in ospedale e non certo anche al lavoro.
Da qui la condanna rimediata dal giudice Corrado ASCOLI per due anni complessivi di detenzione, pena sospesa.
Inoltre l’Ispettore capo infedele dovrà rifondere l’Ente di lavoro, ovvero il Comune di Sirolo (costituitosi parte civile attraverso l’avvocato anconetano Federico NASPI) di una cifra simbolica per il danno di immagine subito dalla cittadina. Cifra già versata da Lanfranco LORETANI con un anticipo di 2.000 euro del corrispettivo dovuto.