๐‘บ๐‘จ๐‘ต๐‘ป๐‘จ๐‘น๐‘ฌ๐‘ณ๐‘ณ๐‘ฐ ๐‘ช๐‘ถ๐‘ต๐‘ซ๐‘จ๐‘ต๐‘ต๐‘จ ๐‘ฐ๐‘ณ ๐‘ฎ๐‘ฌ๐‘บ๐‘ป๐‘ถ ๐‘บ๐‘ผ๐‘ฉ๐‘ฐ๐‘ป๐‘ถ ๐‘ซ๐‘จ ๐‘ด๐‘จ๐‘ต๐‘ฎ๐‘ฐ๐‘จ๐‘ณ๐‘จ๐‘น๐‘ซ๐‘ฐโ€ฆ
๐‘บ๐‘ถ๐‘ณ๐‘ฐ๐‘ซ๐‘จ๐‘น๐‘ฐ๐‘ฌ๐‘ป๐‘จโ€™ ๐‘จ๐‘ฐ ๐‘ซ๐‘ฌ๐‘ด ๐‘ท๐‘ฌ๐‘น ๐‘ฐ๐‘ณ ๐‘ซ๐‘ฌ๐‘ท๐‘ณ๐‘ถ๐‘น๐‘ฌ๐‘ฝ๐‘ถ๐‘ณ๐‘ฌ ๐‘จ๐‘ป๐‘ป๐‘จ๐‘ช๐‘ช๐‘ถ ๐‘บ๐‘ผ๐‘ฉ๐‘ฐ๐‘ป๐‘ถ

๐‘บ๐‘จ๐‘ต๐‘ป๐‘จ๐‘น๐‘ฌ๐‘ณ๐‘ณ๐‘ฐ ๐‘ช๐‘ถ๐‘ต๐‘ซ๐‘จ๐‘ต๐‘ต๐‘จ ๐‘ฐ๐‘ณ ๐‘ฎ๐‘ฌ๐‘บ๐‘ป๐‘ถ ๐‘บ๐‘ผ๐‘ฉ๐‘ฐ๐‘ป๐‘ถ ๐‘ซ๐‘จ ๐‘ด๐‘จ๐‘ต๐‘ฎ๐‘ฐ๐‘จ๐‘ณ๐‘จ๐‘น๐‘ซ๐‘ฐโ€ฆ๐‘บ๐‘ถ๐‘ณ๐‘ฐ๐‘ซ๐‘จ๐‘น๐‘ฐ๐‘ฌ๐‘ป๐‘จโ€™ ๐‘จ๐‘ฐ ๐‘ซ๐‘ฌ๐‘ด ๐‘ท๐‘ฌ๐‘น ๐‘ฐ๐‘ณ ๐‘ซ๐‘ฌ๐‘ท๐‘ณ๐‘ถ๐‘น๐‘ฌ๐‘ฝ๐‘ถ๐‘ณ๐‘ฌ ๐‘จ๐‘ป๐‘ป๐‘จ๐‘ช๐‘ช๐‘ถ ๐‘บ๐‘ผ๐‘ฉ๐‘ฐ๐‘ป๐‘ถ

Loading

𝑷𝒆𝒄𝒄𝒂𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒍 𝑪𝒐𝒏𝒔𝒊𝒈𝒍𝒊𝒆𝒓𝒆 𝒓𝒆𝒈𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒊 𝑹𝒊𝒏𝒂𝒔𝒄𝒊 𝑴𝒂𝒓𝒄𝒉𝒆, 𝒏𝒐𝒏 𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 𝒆 𝒄𝒉𝒊𝒔𝒔𝒂̀ 𝒎𝒂𝒊 𝒔𝒆 𝒍𝒆𝒈𝒉𝒊𝒔𝒕𝒂, 𝒓𝒆𝒔𝒕𝒊 𝒊𝒍 𝒑𝒓𝒊𝒏𝒄𝒊𝒑𝒂𝒍𝒆 𝒔𝒐𝒔𝒑𝒆𝒕𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒂 𝑫𝒊𝒈𝒐𝒔 𝒑𝒆𝒓 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒂, 𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝒗𝒐𝒄𝒆, 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒏𝒐𝒔𝒄𝒊𝒖𝒕𝒂 𝒅𝒂 𝒖𝒏 𝒄𝒐𝒍𝒍𝒂𝒃𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒎𝒂𝒏𝒄𝒂𝒕𝒐 𝑮𝒐𝒗𝒆𝒓𝒏𝒂𝒕𝒐𝒓𝒆. 𝑭𝒂𝒍𝒂̀: “𝑯𝒐 𝒖𝒅𝒊𝒕𝒐 𝑺𝒂𝒏𝒕𝒂𝒓𝒆𝒍𝒍𝒊 𝒏𝒆𝒍 𝒄𝒐𝒓𝒓𝒊𝒅𝒐𝒊𝒐 𝒆 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒊𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝒇𝒓𝒂𝒈𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂 𝒅𝒊𝒔𝒕𝒓𝒖𝒕𝒕𝒂… 𝒎𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒉𝒐 𝒄𝒐𝒍𝒕𝒐 𝒔𝒖𝒍 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒏𝒆𝒔𝒔𝒖𝒏𝒐”

A MANGIALARDI anche la solidarietà del Consigliere regionale Luca SANTARELLI!

Esatto, a far politica può capitare anche di questo. Pure il principale sospettato di essere identificato come autore (o tra gli autori) dell’incredibile assalto, a calci e a pugni, subito dalla porta del proprio dirimpettaio Pd, a Palazzo regionale, ha ritenuto di non far mancare al collega tutta la propria vicinanza umana!

E quale convergenza di solidale ed appassionata condanna dei fatti del 6 ottobre! Ieri mattina in Consiglio regionale l’infermiere senigalliese di Neurologia – eletto in Regione con i voti di Rinasci Marche e con MANGIALARDI candidato a Governatore – non ha mostrato alcuna esitazione nel sottoscrivere una mozione di solidarietà, presentata dal Presidente Dino LATINI.

L’infermiere di Neurologia a Torrette, nonchè Consigliere regionale (Rinasci Marche o Lega?), nonchè sospettato del brutale “attacco” alla porta dell’ufficio regionale di MANGIALARDI, nonchè solidale col mancato Governatore per il vile episodio subito…

Nel documento, fatto proprio da tutti i partiti presenti in Assemblea regionale, si legge che le forze politiche marchigiane, di maggioranza e di opposizione, esprimono “la più ferma condanna per il gesto”, esprimendo la netta vicinanza umana e politica al capogruppo Dem MANGIALARDI per il “deplorevole attacco personale” subito.

Una sola la considerazione politica desumibile al momento. Luca SANTARELLI, costretto da contingenze fisiche a condividere gli spazi del proprio ufficio regionale in una sorta di coabitazione forzata con il Pd, pur sempre il più ingombrante gruppo di minoranza presente in Regione, non firma ancora da leghista ma da convinto Civico di Sinistra.

Proprio il forte sentore politico che SANTARELLI fosse, fosse stato, potrebbe o chissà quando approdare al titolo di ruota di scorta leghista (con l’ex grillina Monica LUPINI) risulterebbe tra le cause al vaglio della Digos circa il malumore politico innescato dal possibile voltafaccia.

Ribaltone che però, complice le difficoltà di Giorgia LATINI a terremotare mezza Giunta ACQUAROLI, non è stato ancora ufficializzato.

Costituisce invece un documento di accusa l’atto che lo stesso MANGIALARDI ha depositato in Questura contro “ignoti”

“Nei giorni scorsi – spiega il mancato Governatore – mi sono recato negli uffici della Questura di Ancona per depositare l’atto di denuncia-querela nei confronti dei responsabili, al momento ancora ignoti, che venerdì 6 ottobre hanno mandato in frantumi la porta del mio ufficio a Palazzo delle Marche.

È un dovere che sento soprattutto verso i nostri collaboratori, nei quali questo increscioso episodio ha provocato preoccupazione e grande turbamento psicologico; e di tutto il personale che lavora nel palazzo.

In nessun modo si può tollerare che chi svolge la propria attività professionale si senta minacciato dalle insane gesta di qualche squilibrato. Quanto avvenuto venerdì ha creato un precedente che non possiamo ignorare: non si tratta di fare facile allarmismo, ma sono convinto che i rischi di possibili violenze ai danni delle persone, anziché di una porta, vadano assolutamente prevenuti.

Sarebbe estremamente grave se il colpevole potesse pensare di poter contare su qualche forma di impunità”.

Maurizio MANGIALARDI deciso ad andare fino in fondo indicare ai marchigiani, con certezza, l’identità dell’autore della minaccia

Ed ancora: “Ho ascoltato i miei collaboratori che erano in servizio nelle prime ore di venerdì e ho acquisito alcuni elementi. Al momento però non sono in grado di dire se chi ha abbattuto la porta del mio ufficio, con l’evidente intento di intimidirmi, sia qualcuno interno al palazzo o se sia giunto dall’esterno. So che però sono stati messi a disposizione degli inquirenti tutti gli strumenti necessari a fare luce sul caso.

Certo, se dovessimo scoprire che l’autore appartiene alla schiera di persone che quotidianamente opera a Palazzo delle Marche, la vicenda assumerebbe contorni ancora più inquietanti. Significherebbe infatti che l’odio incontrollato e la violenza cieca si sono radicati all’interno della nostra Istituzione, consegnando ai cittadini una pessima immagine della Regione Marche”.

Ricordiamo che ad indirizzare le indagini sul conto del quasi Consigliere leghista Luca SANTARELLI (ma vicino di stanza dell’ex referente politico MANGIALARDI) è un componente della segreteria Pd, Francesco FALA’.

Secondo il racconto fatto alla Digos dall’ex segretario provinciale di Ancona Dem, presente ai fatti, tra le 15.13 e le 15.23 del 6 ottobre, FALA’ ha udito, senza ombra di dubbio, il vociare in corridoio attribuibile al Consigliere SANTARELLI, seguito un attimo dopo da un forte rumore, come di una porta di legno presa a pugni; fatto effettivamente verificatosi.

Tutto questo è stato, come più volte specificato, solo udito da FALA’. Precipitatosi sul posto a verificare l’accaduto… di SANTARELLI non v’era più traccia; ma davanti la porta parzialmente distrutta solo altri due collaboratori, testimoni mancati come FALA’.

Versione confermata in questura dallo stesso FALA’ con queste parole virgolettate: “Ho sentito le urla di SANTARELLI e poi un forte rumore riconducibile allo sfondamento della porta. Non posso dire e non dirò di averlo visto; ne posso accusare nessuno”.

๐‘ฎ๐‘น๐‘ฐ๐‘ณ๐‘ณ๐‘ฐ ๐‘ถ๐‘บ๐‘ฐ๐‘ด๐‘จ๐‘ต๐‘ฐ ๐‘จ๐‘ณ ๐‘ฉ๐‘ฐ๐‘ฝ๐‘ฐ๐‘ถ, ๐‘ช๐‘ถ๐‘ต ๐‘ฎ๐‘ฐ๐‘ต๐‘ต๐‘ฌ๐‘ป๐‘ป๐‘ฐ ๐‘ถ ๐‘ฝ๐‘ถ๐‘ป๐‘จ๐‘น๐‘บ๐‘ฐ ๐‘จ ๐‘ท๐‘ผ๐‘ฎ๐‘ต๐‘จ๐‘ณ๐‘ถ๐‘ต๐‘ฐ?
๐‘บ๐‘ฐ๐‘ป๐‘ผ๐‘จ๐’๐‘ฐ๐‘ถ๐‘ต๐‘ฌ ๐‘ญ๐‘ณ๐‘ผ๐‘ฐ๐‘ซ๐‘จ, ๐‘ฐ๐‘ต ๐‘ฝ๐‘จ๐‘ต๐‘ป๐‘จ๐‘ฎ๐‘ฎ๐‘ฐ๐‘ถ ๐‘ณ๐‘จ ๐‘ช๐‘ฏ๐‘ฐ๐‘จ๐‘ด๐‘จ๐‘ป๐‘จ ๐‘จ๐‘ณ๐‘ณ๐‘ฌ ๐‘จ๐‘น๐‘ด๐‘ฐ ๐‘ท๐‘ซ
๐‘บ๐‘จ๐‘ต ๐‘ฎ๐‘ฐ๐‘ผ๐‘บ๐‘ฌ๐‘ท๐‘ท๐‘ฌ, ๐‘ฐ ๐‘ญ๐‘น๐‘จ๐‘ป๐‘ฐ ๐‘ท๐‘น๐‘ฌ๐‘บ๐‘ฌ๐‘ต๐‘ป๐‘จ๐‘ต๐‘ถ ๐‘ฐ๐‘ณ ๐‘ช๐‘ถ๐‘ต๐‘ป๐‘ถ: 165.000 ๐‘ฌ๐‘ผ๐‘น๐‘ถ!
๐‘จ๐‘ณ๐‘ป๐‘น๐‘ฐ ๐‘บ๐‘ป๐‘น๐‘จ๐‘ต๐‘ฐ 55.000 ๐‘ฌ๐‘ผ๐‘น๐‘ถ ๐‘บ๐‘ฉ๐‘ถ๐‘น๐‘บ๐‘จ๐‘ป๐‘ฐ ๐‘ซ๐‘จ๐‘ณ ๐‘ช๐‘ถ๐‘ด๐‘ผ๐‘ต๐‘ฌ ๐‘จ๐‘ซ ๐‘ถ๐‘ป๐‘ป๐‘ถ๐‘ฉ๐‘น๐‘ฌ