𝗟𝗮 𝗴𝗶𝗼𝗶𝗼𝘀𝗮 𝗺𝗮𝗰𝗰𝗵𝗶𝗻𝗮 𝗱𝗮 𝗴𝘂𝗲𝗿𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗣𝘂𝗴𝗻𝗮𝗹𝗼𝗻𝗶 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗹𝗮 𝘂𝗻 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗼 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗳𝗼𝗿𝗳𝗮𝗶𝘁 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝗹𝗲. 𝗟𝗮 𝗖𝗶𝗼𝗻𝗰𝗼, 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗕𝗲𝗻𝘃𝗲𝗻𝘂𝘁𝗼 𝗕𝗮𝗺𝗯𝗼𝘇𝘇𝗶, 𝗮𝗹 𝘃𝗲𝗿𝘁𝗶𝗰𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗽𝗼𝘀𝗼 𝗱𝗮 𝗱𝗶𝗲𝗰𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝗽𝗮𝗿𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗱𝗱𝗶𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗺𝗽𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗹𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗹 𝗣𝗱. 𝗜𝗹 𝗳𝗼𝗿𝗳𝗮𝗶𝘁, 𝘀𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼, 𝘀𝗶 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗮𝗶 𝘀𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶 “𝗻𝗼 𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲” 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝘂𝗲 𝗲𝘅, 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼, 𝗔𝘀𝘀𝗲𝘀𝘀𝗼𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗶𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗨𝗿𝗯𝗮𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮. 𝗦𝘂𝗹 𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗲 𝟱 𝗦𝘁𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗹𝗮 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗗𝗼𝗻𝗶𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗶𝘀𝗰𝗲: “𝗦𝗼𝗹𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲; 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗲 𝗿𝗶𝗺𝗮𝗻𝗴𝗼 𝗮𝗹 𝗳𝗶𝗮𝗻𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝗶𝗰𝗵𝗲𝗹𝗮 𝗚𝗹𝗼𝗿𝗶𝗼”
Nel 2014 chiedeva il voto degli osimani promettendo a tutti noi una “Osimo trasparente e attenta ai veri problemi delle famiglie” ed anche auspicando a ciascun osimano una “attenzione particolare al conseguimento dello sviluppo attraverso la valorizzazione del mondo culturale cittadino”. Obiettivi falliti.
Nel 2019, considerato che una seconda possa e debba essere accordata a tutti, Laura CIONCO si è così tornata a proporsi a noi Osimani con progetti personali assai più fumosi e meno riconoscibili. “Con rinnovato impegno – scriveva nel “santino” di accompagno – mi metto a disposizione della nostra città per raggiungere nuovi obiettivi, tramite modalità e scelte che possano renderci fieri di esserne cittadini”. Dieci all’ideatore dello slogan e lode ai 108 cittadini che lo hanno letto, compreso e votato.
Nel 2024 l’avvocato Laura CIONCO, 47 anni, Presidente da dieci della Casa di riposo “Padre Benvenuto BAMBOZZI”, parrebbe saltare almeno un giro e accodarsi al “grande no” delle Assessore dissidenti Federica GATTO e Annalisa PAGLIARECCI.
Allo stato dell’arte, ovvero ad una prima definizione della lista elettorale del partito Democratico, non c’è traccia della perdente paladina della Osimo trasparente e nemmeno una qualsiasi debole scia, neanche chimica, della modalità che avrebbe dovuto renderci fieri di essere ed essere stati cittadini osimani a guida Pd.
Unica certezza che ci sentiamo di avallare è quella di un fascino, quello di PUGNALONI, decisamente fluido e più a proprio agio nell’ottenere la riconferma dei maschietti, anche quelli più riottosi a rimetterci la faccia (vedi il Presidente del Consiglio Giorgio CAMPANARI, riannunciato come redivivo)… che non a prova di bomba con le quote rosa.
Se un caso è un caso; due casi sono un indizio e tre una prova piena che… chi sfida la sindrome dell’ape Regina – ogni riferimento alla candidatura di Michela BOLDRINI in GLORIO è fortissimamente voluto – finisce fatalmente con il pagare.
Quanto? Ieri a Palazzo, un Simone PUGNALONI più sprezzante che mai, quantificava il danno delle due “gemelline” GATTO & PAGLIARECCI, come risibile, nell’ordine delle cose, quasi impalpabile.
Noi, non volendo sovrapporci al giudizio politico di tanto Sindaco, stiamo più umilmente ai numeri incamerati, al primo turno e al ballottaggio, dalle due, anzi dalle tre ex.
Preferenze che nel 2019 hanno detto 108 alla voce Laura CIONCO, superata di due incollature da Federica GATTO (110), entrambe “semplicemente” regolate da Annalisa PAGLIARECCI a quota 146 per una somma di 364.
Considerato che nel lontano ’19 Simone PUGNALONI ottenne il pass su Dino LATINI grazie ad uno scarto tre volte inferiore di 152 voti… staremmo bene attenti a sorridere troppo in anticipo.
P.S. Cogliamo l’occasione per allargarci su una doverosa precisazione che ci corre dare circa il futuro prossimo, di stretta attualità, confinante sul presente, riguardo le scelte della Consigliera comunale grillina Caterina DONIA.
Non che il tema, riteniamo potesse appassionare oltre modo la città al voto, valutata l’attuale forza d’urto del Movimento 5 Stelle e la capacità propria della DONIA di attrarre consenso oltre i 47 registrati nel ’19 (quando il movimento era decisamente più muscolare).
In ogni caso la possibilità che la sesta scelta del movimento (dopo i no di David MONTICELLI, Sara ANDREOLI, Mauro BUGARI, Sandro FRANCINELLA ed Elisabetta BENFATTO a rappresentare il mondo a 5 Stelle) potesse a sua volta declinare l’invito a partecipare ad una lista di soccorso alla Michela BOLDINI in GLORIO… non è mai stata presa in considerazione dall’interessata.
A riferirlo, con toni che non ammettono replica, è la stessa interessata che così ha meglio spiegato: “Vengo, giusto l’altra sera, da una cena elettorale a cui ho partecipato accanto alla GLORIO e ad altri attivisti. Non capisco come una voce simile possa essere nata e viaggiato fino a diventare una non notizia. Con Michela sono stata anche fotografata a braccetto in centro storico e abbiamo completa unità di intenti. Certo mi potrà essere scappato di bocca un accenno ad una certa stanchezza fisica per il susseguirsi di impegni continui e quotidiani… ma questo non significa affatto, da parte mia, alludere ad alcun disimpegno”.
Grosso modo quanto informato da OSIMO OGGI che, in mancanza di notizie certe, in particolare da un mondo un tempo “ostile” alla stampa, cerca di arrangiarsi come meglio riesce a fare. Nel caso specificando utilizzando l’allocuzione di “stare valutando”.
Caso chiuso con il si, anche personale, della DONIA alla causa Pugnaloniana.
è da ritenersi fuori