𝗩𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗳𝗮 𝗶𝗹 𝗖𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼-𝗗𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘀𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗼𝘀𝗲 𝘀𝘂𝗯𝗶𝘁𝗼, 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗠𝗮𝗿𝗴𝗵𝗲𝗿𝗶𝘁𝗮, 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗢𝗻. 𝗚𝗜𝗔𝗖𝗖𝗢. 𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁’𝗮𝗻𝗻𝗼, 𝗽𝗲𝗿 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝘁𝘂𝗿𝗻𝗼, 𝗹𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗚, 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗚𝗜𝗡𝗡𝗘𝗧𝗧𝗜 𝗲 𝗚𝗟𝗢𝗥𝗜𝗢. 𝗡𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟬, 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗼 𝗯𝗶𝘀 𝘀𝗲𝘅𝘁𝗶𝗼, 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗾𝘂𝗶𝘀𝘁𝗼̀ 𝗮 𝘀𝗼𝗿𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗹𝗮 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮. 𝗘𝗱 𝗼𝗿𝗮 𝗶𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟰, 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗼 𝗮𝗽𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗲
“Anno bisesto, anno funesto”, recita la tradizione popolare. Ma non sempre e soprattutto non per tutti.
Certo, nel tempo, in quasi 2.000 anni, non mancano gli esempi che rafforzano l’antica credenza: solo l’ultimo bisesto (2020) regalò al mondo la pandemia Covid, lo tsunami in Thailandia nel 2004, gli assassinii di John LENNON (1980), Martin Luther KING (1968) e di Mahatma GANDHI (1948); il massacro alle Olimpiadi di Monaco (1972); la tragedia del Titanic (1912) e il terremoto disastroso di Messina (1908), per tacere dell’introduzione della ghigliottina (1792) e numerose altre delizie.
In origine fu il grande Giulio Cesare a riformare il tempo, nel 46 avanti Cristo, introducendo il calendario giuliano che riformava l’anno da 355 a 365 giorni, con l’aggiunta ogni quattro anni del 29 febbraio; anno speciale denominato bis sexto die, secondo giorno sesto prima le calende di marzo, da cui il termine bisestile.
Dovettero passare ben 1628 anni, però, per accorgersi, grazie a Papa Gregorio XIII, che l’anno solare, ovvero il tempo necessario alla Terra per compiere un giro attorno al Sole, non era di 365 giorni + uno bisestile ma occorrevano circa sei ore in più, esattamente 5 ore, 48 minuti e 45 secondi.
Notato lo scarto, il Papa decise di annullare ben 11 giorni dell’anno 1582, passando direttamente dalla mezzanotte del 4 ottobre alla mezzanotte e un minuto del giorno 15 ottobre 1582!
Probabilmente l’ultima occasione, la riforma Gregoriana del tempo, in cui la grande Italia del Rinascimento si mostrò all’avanguardia rispetto al mondo.
Venendo più modestamente ai fatti nostri e proiettando la bisestualità in arrivo del 29 febbraio 2024 in campo politico, scopriamo una interessante coincidenza che vale la pena conoscere: ovvero le elezioni in anni bisestili hanno premiato, due volte su due, il candidato Dino LATINI!
E’ successo nel 2004, all’apice del fulgore civico, con LATINI riconfermato Sindaco al primo turno col 60.88% dei consensi, sbaragliando l’On. Luigi GIACCO fermo al 29.91%; ed è successo di nuovo nel settembre 2020 allorquando la scialuppa desolata dell’Udc, dirottata da Sinistra a Destra, riuscì nel gran colpo, creduto da pochi, anzi nessuno (con esclusione del diretto interessato, di chi vi scrive e con l’aggiunta di Monica BORDONI) di approdare in Consiglio regionale fino alla poltrona massima di Presidente dell’Assemblea. Se non fu bisestile quel 2020… cos’altro sarebbe dovuto accadere?
Tornando ad oggi, per concludere con le analogie scaramantiche, come sottacere che nel 2004 (come accadrà nel 2024), l’avversario latiniano portava un glorioso cognome che inizia con la lettera G? di GIACCO? Come, glorioso per glorioso, toccherà quest’anno alla non meno gloriosa… GLORIO e/o al rispettabilissimo GINNETTI, guarda caso un’altra G.
Non basta ancora e servono altre promettenti o inquietanti analogie, stavolta politiche?
E’ fuor di dubbio che Dino LATINI, se vorrà riuscire a battere la concorrenza, battere non asfaltare come il 2004, dovrà ricorrere ad una alleanza ed imporsi al primo turno, evitando gli scogli del ballottaggio.
Ebbene nel 2004 ad allearsi con i Civici fu la Margherita (ahi noi di PUGNALONI); nel 2024 toccherà al Centro-Destra farlo, anche se con dentro (ahi noi) CICCIOLI e altri personaggi e presupposti non esattamente raccomandabili.
Vincere al primo turno, come nel bisestile 2004, sarà a dir poco determinante; sia per rispettare le coincidenze dell’allineamento dei pianeti che per tagliar corto sul piano politico.