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𝗣𝗲𝗿 𝗱𝘂𝗲 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹’𝗼𝗯𝗯𝗹𝗶𝗴𝗼 𝗱𝗶 𝗳𝗶𝗿𝗺𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮𝗹𝗲. 𝗠𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗲𝘀𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗰𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗿𝗲 𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘁 𝗱𝗲𝗿𝗯𝘆 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗛𝗲𝗹𝘃𝗶𝗮 𝗥𝗲𝗰𝗶𝗻𝗮. 𝟭𝟳 𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗶𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹 𝗽𝗿𝗼𝘃𝘃𝗲𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼, 𝗶𝗻 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘂𝗿𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼, 𝘂𝗹𝘁𝗿𝗮 𝟰𝟬𝗲𝗻𝗻𝗶 𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶. 𝗘 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗶, 𝗽𝗲𝗿 𝗖𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮𝗻𝗼𝘃𝗲𝘀𝗲-𝗢𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮, 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮𝘁𝗼 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼, 𝗶𝗺𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗱 𝗮𝗰𝗰𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗱𝗶𝗼. 𝗜 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗱𝗲𝗶 “𝗱𝗮𝘀𝗽𝗮𝘁𝗶”

Età media: 35 anni ma con punte che toccano e oltrepassano i 42 anni; di vita, non certo di esperienza.

Come si possa a queste età più che mature incassare un Daspo sportivo, lungo fino a 10 anni, oltretutto per alcuni condito pure dall’obbligo di firma domenicale… ecco uno degli interrogativi irrisolti della vita in provincia.

Se al divieto di accedere a qualunque manifestazione sportiva, aggiungiamo il fatto che a far scattare il provvedimento di anti violenza è toccato ad una banale partita di calcio di un campionato tecnicamente limitato come quello di Eccellenza, il mistero davvero si infittisce.

Cambiano, in peggio, i tempi. Quando il Calcio era Calcio, anche ad Osimo, potevano anche accadere scaramucce ma pur sempre sporadiche, non improntate alla violenza, limitate al campo. Gli ultras svariavano dai 15 anni all’età della prima fidanzata e gli insulti e qualche raro scontro fisico erano sempre limitati a pochi personaggi noti e contenuti tra tifoserie avversarie.

Una bella immagine del tifo, quando sportivo e corretto

Oggi, invece, l’età dei partecipanti si è terribilmente innalzata, diremmo raddoppiata. I motivi sportivi del contendere sempre più sviliti e l’avversario da combattere trasmutato nel poliziotto cattivo; da oltraggiare, se non peggio. Oltre all’idea malsana che più siamo a farlo – spacciata per una forma positiva di trasgressione – e più bello è.

Il 10 dicembre scorso, per una partita come Maceratese-Osimana con nulla in palio, in 17 ci hanno lasciato le penne: 9 di Osimo (quelli che a noi interessano), 2 addirittura di Tolentino (?) e 6 maceratesi.

Come da copione gli incidenti hanno avuto un prima e dopo partita, segno evidente che l’obiettivo dei “tifosi” non era lo scontro con gli avversari ma giusto appunto la sfida alla Polizia!

Il bollettino finale assomiglia più ad un assalto all’arma bianca che ad un dopo partita, per quanto spigoloso, di un derby tra club rivali (ma in Eccellenza, campionato regionale, ogni domenica è derby).

“Fortunatamente – ha commentato il Questore di Macerata Luigi SILIPO – siamo riusciti ad arginare gli scontri e a mantenere un relativo ordine pubblico contenendo la portata dei tafferugli. Le conseguenze hanno comunque riguardato auto delle forze dell’Ordine danneggiate, segnaletica stradale distrutta, cancellate de “Helvia Recina” forzate e due poliziotti feriti, per fortuna in modo non grave”.

I reati commessi, tutti attinenti alla turbativa dell’ordine pubblico, variano, secondo le responsabilità individuali accertate dalle minuziose indagini, a lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamenti e lancio di oggetti.

Le indagini sono state svolte dalla Questura di Macerata in collaborazione con il Commissariato di Osimo, i Carabinieri di Tolentino, la Digos e reparti della Polizia scientifica, si sono protratte per diverse settimane (anzi non è ancora stata pronunciata la chiusura) ed hanno scandagliato nei particolari il mondo ultras di Macerata e Osimo.

Meno corrette le manifestazioni di gioia post vittoria della Coppa Marche, lo scorso 20 dicembre

“Noi – ha tenuto a sottolineare il Questore SILIPO – abbiamo sempre adottato, verso i tifosi, una linea positiva, diciamo dialogante; ma non abbiamo mai derogato o fatto concessioni nei confronti dei violenti. Linea che ovviamente non muterà essendo la legalità il caposaldo di qualsiasi manifestazione”.

Ed ancora, a conferma: “Sono anche un appassionato di calcio, anche a questi livelli. Ricordo molto bene lo spettacolo, anche dei tifosi, in partite sentite come quelle tra Macerata e Civitanovese, ad esempio. Spettacolo di sport e di tifo che con questi episodi, purtroppo, non hanno nulla a che vedere”.

Detto e fatto. La partita di domani pomeriggio a Civitanova Marche tra Civitanovese e Osimana, non vedrà l’afflusso di tifosi osimani allo stadio, avendo la Prefettura di Macerata vietato, in via precauzionale, la vendita dei biglietti ai residenti in provincia di Ancona.

Dopo di che sarebbe opportuno che la stampa locale facesse il suo evitando pubblicità ai gesti anti Daspo o diffida che il mondo ultras, in genere, invece di recepire, mette in campo a mò di reazione.

A Macerata gli ultras superstiti domenica prossima entreranno allo stadio con 12 minuti di ritardo a simboleggiare altrettanti componenti colpiti dai noti provvedimenti e onorarne (?!) il sacrificio.

“Per provare ancora una volta l’orgoglio di appartenenza al gruppo – si può leggere su Cronache Maceratesi che si presta all’iniziativa discutibile – e dimostrare che la nostra passione non viene scalfita da delusioni e repressione.

Al termine di Maceratese-Urbino, infine, gli ultras invitano la tifoseria tutta a seguirli in bocciofila per un panino alla salciccia la cui vendita servirà a sostenere le spese legali dei 12 daspati!

Non va meglio ad Osimo dove il mese scorso, in occasione della morte improvvisa dell’ultras Luca GATTO, gli ultras Giallo-Rossi avevano pensato ad una speciale coreografia al Diana, per onorarne la memoria.

Nulla da fare. Il permesso è stato negato dalle forze dell’Ordine a cui gli ultras hanno provato a strappare una deroga.

Capita. Può capitare. Non dovrebbe invece capitare di leggere in Rete i seguenti commenti: “Tutto questo ci è stato negato, dimostrando totale insensibilità e mancanza di solidarietà verso un fatto così triste.

Preso atto di ciò – conclude il post Facebook degli ultras Osimo – agiremo a modo nostro, orgogliosi di essere sempre dalla parte del torto!”.

Ci chiediamo: ma si può?

Un esempio, purtroppo frequente, di quanto non dovrebbe essere tollerato

Questo infine il lungo elenco degli Ultras daspati, da tre a 10 anni, con obbligo di firma in due casi:  Nicola PROVENZIANI 22 anni, Leonardo BALEANI 25 anni, Francesco TRUCCHIA 25 anni, Guido BALEANI 36 anni, Mattia SIMONETTI 39 anni, Paolo GALLUZZO 39 anni, Alessio BALDONI 39 anni, Diego SIMONETTI 42 anni e Andrea SALVATORI 42 anni.

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