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𝗟’𝗶𝗻𝘂𝘁𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗾𝘂𝗼𝘁𝗮𝘁𝗼 (𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗺𝗲𝗿𝗶𝘁𝗶) 𝗲𝘅 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗠𝗶𝗹𝗮𝗻, 𝗵𝗮 𝗿𝗲𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗹’𝗲𝗿𝗿𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝗹𝗲𝗿𝗺𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝗻𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗔𝘇𝘇𝘂𝗿𝗿𝗶 𝗮 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗲𝗿𝗹𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝘀𝗮 (𝗮𝗱 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗮 𝗺𝗮𝗿𝘁𝗲𝗱𝗶̀ 𝘀𝗲𝗿𝗮 𝗮 𝗦𝗮𝗻 𝗦𝗶𝗿𝗼) 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗜𝗻𝗴𝗵𝗶𝗹𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮 𝗲 𝗨𝗰𝗿𝗮𝗶𝗻𝗮. 𝗗𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗼… 𝗣𝘂𝘁𝗶𝗻 (!) 𝗲𝘅𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼, 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝘀𝗮𝗹𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗶𝗼 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗮 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗳𝗮𝗹𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗹𝘂𝗻𝗴𝗮𝘁𝗼

Povero e mal ridotto calcio italiano. Non bastava il tradimento di MANCINI, ora l’Italia rischia di pagare anche la questione DONNARUMMA!

Purtroppo siamo troppo vecchi per non ricordare l’ABC su cui da secoli si fondano i buoni risultati nel gioco del Calcio: un portiere che para, un difensore che difende (in genere il vecchio numero 5, possibilmente alto, grosso e sdentato, incollato come un’ombra sul 9 avversario… dal minuto -1 a triplice trillo finale), un centrocampista che manda a rete. Chi? L’attaccante che fa goal.

Con una simile “spina dorsale” gli altri sette in campo li può anche scegliere l’avversario… rimarrà una signora squadra, dura da battere.

Anche oggi, seppur col Calcio rivoluzionato e incomprensibile attuale – dove tutti debbono saper fare tutto (col risultato che di fatto nessuno sa far bene nulla, a cominciare dalle nuove leve in crisi di identità) – il segreto rimarrebbe identico.

Unica differenza? Non se ne parla più. O meglio; non se ne parla più fintanto che la classifica propone un domani per rimediare.

E veniamo all’Italia e al girone europeo di qualificazione, compromesso da MANCINI e da stasera pure da DONNARUMMA!

Detto che DONNARUMMA non è mai stato iscritto, nella nostra personale classifica di merito, tra i “portieri che parano” – godendo esclusivamente di buona stampa e ottimo stipendio conseguente, un milione di euro netto al mese, solo per aver debuttato ancor minorenne a guardia della porta del Milan – gli ultimi due gol presi da DONNARUMMA, entrambi decisivisi, entrambi con la Macedonia del Nord e entrambi sul proprio palo (dove un portiere che para, in carriera non prende mai goal) gridano vendetta!

5 uomini in barriera con tanto di “coccodrillo” sdraiato a terra… eppure Gigio il fenomeno è riuscito a regalare altra Storia alla Macedonia del Nord!

Il primo errore, a Palermo, è già stato pagato, dall’Italia e dagli Italiani, non certo da DONNARUMMA, con l’esclusione dai Mondiali in Qatar. L’errore di questa sera rischia di condannare ancora l’Italia, gli Italiani e MANCINI l’arabo (esaudito), ad un surplus di figuracce storiche.

Detto che l’Inghilterra è di fatto già qualificata come prima del girone, il rischio che da stasera si può toccare con mano è quello di non arrivare neanche secondi dopo gli albionici e neanche terzi (posizione che garantirebbe all’Italia due spareggi-qualificazione) ma addirittura quarti (su cinque) e fuori – da detentori del titolo continentale – anche da qualsiasi ripescaggio! Robe mai viste e che ci auguriamo, nonostante le palle al piede di MANCINI e DONNARUMMA, di non veder mai.

Avvertire ACQUAROLI che questa è la classifica attuale e le gare restanti:

Inghilterra 13 punti, Ucraina 7, Macedonia del Nord 4, ITALIA 4 e Malta 0.

Restano da giocare: ITALIA-Ucraina e Malta-Macedonia del Nord (martedì); ITALIA-Malta e Ucraina-Macedonia del Nord (il 14 ottobre); Inghilterra-ITALIA e Malta-Ucraina (il 17 ottobre); ITALIA-Macedonia del Nord e Inghilterra-Malta (il 17 novembre); Macedonia del Nord-Inghilterra e Ucraina-Italia (probabilmente in Polonia il 20 novembre).

Non perdere a Londra, pareggiare almeno in Polonia con gli ucraini in guerra e vincere le restanti tre in casa, a cominciare da martedì, è la condizione sine qua non per racimolare 11 punti, toccare quota 15 e sperare che nessuno, tra Ucraina e Macedonia del Nord sappia meglio o uguale!

Ecco così che per SPALLETTI fallire martedì a Milano equivarrebbe già ad una sentenza anticipata di morte (sportiva), appioppata dal mondo frenetico di oggi anche ad uno che, giusto poche settimane fa, aveva appena stravinto uno Scudetto senza storia.

Farsi ridere dietro… forse questa la nuova condizione per farsi riempiere di milioni? E diventare rotelline del trend emergente, imposto dagli sceicchi, nuovi padroni? Nei deserti della nuova penisola del Calcio?

Nel caso avvertiteci. Vorremmo scendere.

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