๐—™๐—˜๐— ๐— ๐—œ๐—ก๐—œ๐—–๐—œ๐——๐—œ๐—ข, ๐—˜โ€™ ๐—Ÿโ€™๐—œ๐—ง๐—”๐—Ÿ๐—œ๐—” ๐—œ๐—Ÿ ๐—ฃ๐—ข๐—ฆ๐—ง๐—ข ๐—ฃ๐—œ๐—จโ€™ ๐—ฆ๐—œ๐—–๐—จ๐—ฅ๐—ข ๐—œ๐—ก ๐—˜๐—จ๐—ฅ๐—ข๐—ฃ๐—”!
๐—™๐—จ๐—ข๐—ฅ๐—ฉ๐—œ๐—”๐—ก๐—ง๐—˜ ๐—œ๐—Ÿ ๐—–๐—”๐—ก ๐—–๐—”๐—ก ๐—ง๐—˜๐—ฆ๐—ข ๐—” ๐—–๐—ข๐—Ÿ๐—ฃ๐—˜๐—ฉ๐—ข๐—Ÿ๐—œ๐—ญ๐—ญ๐—”๐—ฅ๐—˜ ๐—œ๐—Ÿ ๐— ๐—”๐—ฆ๐—–๐—›๐—œ๐—ข

๐—™๐—˜๐— ๐— ๐—œ๐—ก๐—œ๐—–๐—œ๐——๐—œ๐—ข, ๐—˜โ€™ ๐—Ÿโ€™๐—œ๐—ง๐—”๐—Ÿ๐—œ๐—” ๐—œ๐—Ÿ ๐—ฃ๐—ข๐—ฆ๐—ง๐—ข ๐—ฃ๐—œ๐—จโ€™ ๐—ฆ๐—œ๐—–๐—จ๐—ฅ๐—ข ๐—œ๐—ก ๐—˜๐—จ๐—ฅ๐—ข๐—ฃ๐—”!๐—™๐—จ๐—ข๐—ฅ๐—ฉ๐—œ๐—”๐—ก๐—ง๐—˜ ๐—œ๐—Ÿ ๐—–๐—”๐—ก ๐—–๐—”๐—ก ๐—ง๐—˜๐—ฆ๐—ข ๐—” ๐—–๐—ข๐—Ÿ๐—ฃ๐—˜๐—ฉ๐—ข๐—Ÿ๐—œ๐—ญ๐—ญ๐—”๐—ฅ๐—˜ ๐—œ๐—Ÿ ๐— ๐—”๐—ฆ๐—–๐—›๐—œ๐—ข

Loading

𝗡𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶 𝗡𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝘃𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗼 𝗳𝗮 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗶, 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗲𝗻𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲 (𝟰𝟮 𝗰𝗮𝘀𝗶 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝟭𝟬 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗲) 𝗱𝗮 𝗶𝗻𝘃𝗶𝗱𝗶𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮 𝗚𝗲𝗿𝗺𝗮𝗻𝗶𝗮, 𝗜𝗻𝗴𝗵𝗶𝗹𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮 𝗲 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮. 𝗥𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮 𝘂𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲, 𝗱𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗼𝗹𝘃𝗲𝗿𝗲. 𝗖𝗼𝗺𝗲? 𝗥𝗶𝗽𝗲𝗻𝘀𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗮 𝘇𝗲𝗿𝗼 𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗽𝗶𝗮

Solo in Croazia. Irlanda, Polonia e Olanda le donne corrono meno rischi di rimanere uccise dal proprio partner rispetto all’intera Europa!

L’avreste detto? Alzi idealmente la mano colui o colei che, dopo anni di quotidiano bombardamento tv a forza di panchine rosse e scarpe abbandonate in strada, non fosse umanamente convinto che il maschio italiano facesse davvero schifo, meritando di essere ripensato da capo a piedi.

Bene. Gli ultimi dati Europei disponibili, relativi al 2018, raccontano una storia esattamente contraria!

Ciò non significa che il problema uomo-donna non esista (ci mancherebbe) ma i numeri evidenziano piuttosto, assai chiaramente, il fatto che il problema non sia locale, anzi. Semmai è vero giusto il contrario rispetto a Germania, Francia e Inghilterra con cui l’Italia si confronta.

Dati che segnalano, riflettendoli, i tempi di un’epoca di cambiamenti sociali turbolenti, vissuti in maniera troppo veloce rispetto alle esigenze dell’antico maschio (non ancora nuovo) ma anche della femmina, già nuova e con esigenze “tutte da scoprire” per milioni di partners.

Questa la distribuzione europea di omicidi con vittime femminili registrate nel 2018: 412 casi (ogni 10 milioni di donne) in Lettonia, posto peggiore dove condurre un’esistenza per una europea; 357 Lituania, 170 a Malta, 136 a Cipro, 105 in Bulgaria, 98 in Austria, 97 in Finlandia, 93 in Slovacchia, 87 in Germania,  84 in Ungheria, 78 in Inghilterra, 72 in Estonia, 71 in Francia, 69 in Danimarca, 66 in Svezia, 52 in Grecia, 49 in Spagna, 48 in Slovenia, 43 (sempre su 10 milioni) in Italia, 42 in Olanda, e Polonia, 41 in Irlanda e “sole” 38 le poverette uccise nel 2018 in Croazia, luogo migliore del vecchio continente. Con l’Italia, però, occorre segnalare, molto vicina a costituire esempio virtuoso da seguire.

Chissà quando tv e giornali di riferimento lo racconteranno ai poveri maschi italiani, ogni giorno messi al rogo sulla graticola della convenienza chiamata audience.

Chi l’avrebbe detto? L’Italia posto europeo migliore e più sicuro per le donne; esattamente il contrario di quanto viene raccontato ogni giorno

Restando in tema, il dato 2018 racconta anche che più della metà dei femminicidi è commessa da mariti, conviventi, fidanzati o ex; mentre allargando la sfera degli assassinii anche all’ambito familiare, scopriamo che tre donne su quattro sono colpite in ambito familiare, ivi comprendendo le parentele più strette.

Solo la quarta donna vittima di violenza mortale, rimane uccisa da una persona a lei sconosciuta o rimasta non identificata.

Uscendo dai fatti di sangue pagati con la vita, la situazione uomo-donna non va meglio in Europa, non in Italia, allargando l’osservazione ai reati di tipo sessuali subiti dall’altra metà del cielo.

Secondo una ricerca datata 2014, ancora sostanzialmente valida, si scopre una donna su tre dell’intera Europa subisce nel corso della propria esistenza, già a partire dall’età di 15 anni, violenza fisica o sessuale di cui, una su cinque, addirittura dal proprio partner; oltre la metà, ben il 55%, le più fortunate, che hanno invece a che fare con “semplici” molestie sessuali. Una donna su cinque, infine, ogni anno non riusce a salvarsi da episodi di stalking, mentre una donna ogni venti è destinata a subire la violenza dello stupro.

Questi i numeri, da Cipro a Capo Nord, dall’Inghilterra alla Polonia, che denunciano la questione di un problema sociale dato da un soggetto maschio in gravissima difficoltà, totalmente impreparato a fronteggiare una partner sempre più sconosciuta ad ogni giorno che passa.

Base del disagio, il troppo super veloce mutamento dei costumi (paragonabile al boom sonico degli aerei che oltrepassano il muro del suono) e del modo di intendersi della nuova coppia; esperimento totalmente inedito sul pianeta Terra, mai tentato prima nella storia dell’Uomo.

๐Ž๐’๐ˆ๐Œ๐€๐๐€ ๐’๐‚๐Ž๐๐…๐ˆ๐“๐“๐€ ๐๐„๐“๐“๐€๐Œ๐„๐๐“๐„ (๐Ÿ‘-๐Ÿ)
๐€๐๐‚๐‡๐„ ๐€๐‹๐‹'๐„๐’๐Ž๐‘๐ƒ๐ˆ๐Ž ๐ƒ๐ˆ ๐”๐‘๐๐€๐๐ˆ๐€
๐’๐€๐‹๐“๐€ ๐‹๐€ ๐๐€๐๐‚๐‡๐ˆ๐๐€ ๐ƒ๐ˆ ๐’๐„๐๐ˆ๐†๐€๐†๐‹๐ˆ๐„๐’๐ˆ?
๐—ฆ๐—จ๐—Ÿ๐—Ÿ๐—ข ๐—ฆ๐—–๐—ข๐—ก๐—ง๐—ฅ๐—œ๐—ก๐—ข ๐—–๐—”๐—ฃ๐—ฃ๐—จ๐—–๐—–๐—œ๐—ก๐—ข ๐—˜ ๐—•๐—ฅ๐—œ๐—ข๐—–๐—›๐—˜โ€ฆ ๐—˜ ๐—Ÿโ€™๐—˜๐—™๐—™๐—œ๐—š๐—˜ ๐——๐—˜๐—Ÿ ๐——๐—จ๐—–๐—˜
๐——๐—ข๐—ฃ๐—ข ๐Ÿต ๐—”๐—ก๐—ก๐—œ ๐—˜โ€™ ๐—ฃ๐—ข๐—Ÿ๐—˜๐— ๐—œ๐—–๐—” ๐—” ๐—ฆ๐—–๐—ข๐—ฃ๐—ฃ๐—œ๐—ข ๐—ฅ๐—œ๐—ง๐—”๐—ฅ๐——๐—”๐—ง๐—ข, ๐—š๐—ฅ๐—”๐—ญ๐—œ๐—˜ ๐—”๐—œ ๐—ฆ๐—ข๐—–๐—œ๐—”๐—Ÿ