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𝗧𝗿𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗿𝗲𝗰𝗶𝗽𝗿𝗼𝗰𝗵𝗲 𝗲 𝗽𝗮𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗼 𝘀𝗯𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝘁𝗼 (𝗰𝗵𝗲 𝗮𝘃𝘃𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶𝗮𝘀𝘀𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗮𝗹𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲) 𝗻𝗲 𝗙𝗿𝗮𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗱’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮, 𝗻𝗲 𝗶 𝗖𝗶𝘃𝗶𝗰𝗶 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗱𝗿𝗮. 𝗔𝗰𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗺𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗶𝗻𝗰𝗼𝗴𝗻𝗶𝘁𝗮 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗼 𝘀𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼

Certamente la vicenda della mancata Festa Tricolore di Campocavallo (e relative motivazioni di quanto politicamente non accaduto), non interesserà più molta gente. O forse addirittura nessuno, organizzatori mancati compresi.

A distanza di due settimane dal programmato ma fallito raduno provinciale di Fratelli di Italia, in compenso, appaiono finalmente chiari, anche ai cronisti, i retroscena alla base del fallimento.

Bussando le Comunali alle porte (mancano esattamente 263 giorni all’apertura dei seggi), la ricostruzione di quanto accaduto servirà, quanto meno agli addetti ai lavori, per farsi un quadro più preciso della sostanza, in termini reali di impegno e capacità (e quindi discretamente preoccupante) dei personaggi in campo.

In principio fu l’idea di festa. Una due giorni da tenersi ad Osimo il 9 e 10 settembre scorsi (Comune largamente più importante della provincia di Ancona, al voto il 9 giugno) e da localizzarsi a Campocavallo.

Campocavallo per due ottimi motivazioni; la prima, pratica, narra di una frazione molto vicina al centro, nonchè dotata di un comodo spazio attrezzato. La seconda, squisitamente politica, racconta che proprio a Campocavallo e dintorni il candidato civico Sandro ANTONELLI costruì la propria vittoria alle primarie del 2 aprile, premiato dal consenso dell’81.52% dei 276 votanti.

Un autentico plebiscito di popolo; inaspettato almeno nei termini (un apprezzamento quasi “bulgaro”) verso il candidato ANTONELLI che, senza la partecipazione in massa di Campocavallo, avrebbe perso la consultazione in favore di Monica BORDONI.

Monica BORDONI, peraltro, espressione da sempre dell’operato politico di Dino LATINI, parimenti invisa al Centro-Destra che, anche ad Osimo come in gran parte d’Italia, si pronuncia esclusivamente in tre parole, anziché partiti: Fratelli di Italia.

In primo piano (con il Presidente ACAQUAROLI alle spalle) il rampante Renato FRONTINI (già Lega ed ora Fratelli d’Italia, indicato come sicuro Assessore in caso di vittoria di “chiunque” nel Centro-Destra. A sx Marco SCHIAVON. A dx dell’Assessore in pectore la coordinatrice comunale Michela STAFFOLANI, Samuele PIRANI, Paola NASPETTI e l’affascinante Elisabetta GIOIA

Ciò premesso per raccontare, chiaro e tondo, che l’operazione “primarie” del 2 aprile scorso, con 1.564 osimani al voto, emanò fin dallo scrutinio il cattivo odore tipico di un risultato inquinato, manipolato, costruito in laboratorio con l’apporto di componenti estranei al pensiero e quindi alla volontà strettamente civica

Questo ingrediente, che avrebbe mandato in malora il sapore nostrano della zuppa civica, si chiama – ormai si è ben compreso – inquinamento di troppi fratelli italiani, motivati a far pendere la bilancia del consenso verso il ben più gradito ingegnere.

E così stato: prima in tutte le sezioni e pari merito nel consenso on line, la BORDONI tra Campocavallo e le confinanti Padiglione-Passatempo ha perso su ANTONELLI tutto il vantaggio accumulato, rimediando un parziale pesantissimo di -242 voti che hanno fatto la differenza.

.-242 su cui il Centro-Destra, potessero parlare i muri, avrebbe più di qualcosa farsi perdonare…

Visto che le mura non possono parlare… ci affidiamo volentieri agli umani, sempre sin troppo loquaci.

Pare (ma utilizziamo il dubbio solo pro forma) che l’intesa di massima tra il candidato a Sindaco vincente ANTONELLI e Fratelli di Italia (che ANTONELLI hanno gradito fino a votarlo con un messaggio in codice pilotato dall’Assessore futuribile Renato FRONTINI verso la base), fosse il seguente: organizzare festa provinciale partito stop; sede Campocavallo stop; contattare ANTONELLI e allertare la base civica di intervenire (ai lavori, NdR.) stop.

Il messaggio, intercettato dai latiniani fin dal primo bip, è così giunto “reinterpretato” sulla sponda nemica: FRONTINI non ha uomini da investire per la festa, stop. Occhio… stop; Fratelli d’Italia vuol sfruttare il lavoro e i voti delle liste civiche, stop. Massima vigilanza, stop. Passo e chiudo.

Della Festa della Fiamma Tricolore in salsa Gialla e Rossa, con presupposti simili e consigli ai naviganti di tal fatta (camminare più vicini possibili al muro…) , se ne riparlerà in epoche future. O mai più. Chissà.

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