𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗮𝘁𝗮 𝗶𝗻 𝗘𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗮 𝗮𝗱 𝗨𝗿𝗯𝗶𝗻𝗼, 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼-𝗦𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗵𝗮 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗹𝘂𝗻𝗴𝗼 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗴𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗯𝗼𝗹𝗼𝗴𝗻𝗲𝘀𝗲 𝗖𝗲𝘀𝘁𝗮𝘀; 𝗮𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗠𝗶𝗰𝗵𝗲𝗹𝗮 𝗚𝗹𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗳𝗶𝗴𝘂𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 “𝗲𝘂𝗿𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘀𝘁𝗮”, 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗮 𝗶𝗻 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗲, 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗘𝗻𝗳𝗮𝗯 𝗠𝗮𝗿𝗰𝗵𝗲, 𝗻𝗼𝗻𝗰𝗵𝗲́ 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗴𝘂𝗶𝗱𝗮 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗿𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗮𝗹𝗶
Come si chiama e/o che lavoro svolge, nella vita, Michela GLORIO? Politica a parte, crediamo che in molti, in città – dal momento della candidatura della simil BOLDRINI alla poltrona più importante di Osimo, da sempre retta da uomini – vorranno porsi questa domanda.
Crediamo che tutto ciò non sia semplice curiosità spicciola. E men che meno gossip.
Di PUGNALONI, ad esempio, la città ha seguito i numerosi tentativi, spesso a vuoto e tutti spesi nel settore pubblico, di accasarsi presso qualche Amministrazione, magari prima di giungere a scadenza di mandato.
Su Michela GLORIO, però, l’indagine appare più complicata da portare a termine, intersecando più, più e più volte il mondo del volontariato, delle organizzazioni no profit, delle associazioni create a Sinistra, spesso dai nomi altisonanti quanto non altrettanto di contenuti.
Insomma dopo 80 consecutivi di Democrazia Cristiana e di latinismo e dei suoi derivati, la città potrebbe cadere nelle mani di una funzionaria o dipendente (?) di una ONG; per i meno avvezzi una organizzazione non governativa.
Trattasi di strutture, in genere di Sinistra o ultra Sinistra, create non dallo Stato ma da organizzazioni mosse da ideali, missioni e/o vocazioni sui cui interessi, quelli reali e meno da spot, in questo momento sorvoliamo per brevità.
Una prima curiosità: secondo l’intelligenza artificiale della Rete, nessun appartenente a tali organizzazioni risulta essere – al momento e pare anche in passato – a capo di una Amministrazione comunale.
Per quanto strutturate politicamente a Sinistra, non si conoscono casi di Sindaci – al maschile o al femminile – provenienti dal mondo di Michela GLORIO.
Insomma Osimo, continuando a sonnecchiare e a non aprire gli occhi in tempo, rischia seriamente di risvegliarsi con a capo dell’Amministrazione comunale l’unico Sindaco d’Italia orgogliosamente creato da un laboratorio ONG!
Dal curriculum della dottoressa GLORIO scopriamo la laurea in Economia conseguita ad Urbino e un Master su “Lavorare nel no profit, terzo settore e commercio equo” premiato con 110 e lode.
Ne deriva la professione di “euro progettista”, da circa 15 anni, presso le suddette organizzazioni – Cestas Bologna, Enfap Marche, ecc. – e il contatto con la pubblica amministrazione attraverso la redazione di progetti per reperire fondi regionali, ministeriali ed europei.
Dal 2017, inoltre, la candidata a Sindaco di Osimo risulta a capo e portavoce di “Marche solidali”, una sorta di coordinamento “rosso” che comprende una trentina tra associazioni di cooperazione e solidarietà internazionale. Superfluo sottolineare come Marche solidali sia riconosciuta, sin dal 2012, dalla Regione Marche a guida Gian Mario SPACCA.
Ecco racchiuso, per un basso reddito di circa 35.000 euro, il lavoro di Michela GLORIO, a metà tra funzionaria e dipendente o manager di Enti dalle mille cose strane (definite “formazione professionale”)…che con impegno, fatica, ingegno, rischio, soddisfazione, darsi da fare quotidiano, modalità necessarie in qualsiasi lavoro banalmente tale, parrebbero avere poco in comune.