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𝗔 𝟱𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗮𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶, 𝗽𝗲𝗹𝗼𝘀𝗮 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗮 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗶𝘁𝗮̀: 𝗶𝗹 𝗱𝗼𝗰𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗮 𝘃𝗶𝗹𝗹𝗮 𝗟𝗲𝗼𝗽𝗮𝗿𝗱𝗶 𝗗𝗶𝘁𝘁𝗮𝗷𝘂𝘁𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗲𝘀𝗼 𝗲 𝘃𝗼𝗹𝘂𝘁𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗲 𝗦𝗹𝗼𝘃𝗲𝗻𝗶𝗮, 𝗰𝗮𝗻𝗰𝗲𝗹𝗹𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗻 𝗻𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲, 𝗹𝗮 𝗝𝘂𝗴𝗼𝘀𝗹𝗮𝘃𝗶𝗮 𝗿𝗼𝘀𝘀𝗮 𝗧𝗶𝘁𝗶𝗻𝗮! 𝗧𝗿𝗮 𝗹𝗲 𝗰𝗲𝗹𝗲𝗯𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼, 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 “𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗶𝘀𝗶𝘁𝗮” 𝗮𝗹𝗹’𝘂𝗻𝗶𝗰𝗼 “𝗺𝗼𝗻𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼” 𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮 𝗶𝗹 𝗱𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗶 𝗱𝗼𝘃𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗽𝗮𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗧𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻𝗳𝗮𝗺𝗲
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di Sandro PANGRAZI

Tra poco è Natale, p𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 5333 1750 9752 6856 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮
Trattato di Osimo, 50 anni dopo mancava soltanto il vergognoso calcolo politico, attraverso una azione di peloso revisionismo storico, del Sindaco Michela GLORIO.
Ieri, nel 50° anniversario della firma dell’ignobile Trattato di pace, il Sindaco è arrivato ad affermare falsamente, per ben due volte, che il documento fu sottoscritto – il 10 novembre 1975 a villa Leopardi Dittajuti – “dall’Italia con la “Slovenia”!
https://www.facebook.com/michela.glorio
(Grande faccia tosta del Sindaco nel mistificare a fini politici persino la Storia italiana!)
Alla prima affermazione di “Slovenia” quale Paese firmatario, il navigatore disattento della Rete, è istintivamente portato a pensare: “Ma guarda questa che, pur essendo Sindaco della città del tradimento italiano ai triestini, neanche si è soffermata a studiare un pezzo di Storia che pure tocca e riguarda Osimo da molto vicino, seppur indirettamente”.
Ma pochi secondi dopo, quando GLORIO reitera la inesistente Slovenia, aggiungendoci pure la Croazia, quali attori della firma in luogo della Jugoslavia di Tito… allora si comprende bene come la GLORIO non sia un Sindaco di Sinistra che non ha studiato… ma piuttosto un Sindaco di Sinistra sin troppo allineato con le posizioni slave e dintorni!
https://www.triesteprima.it/cronaca/fiaccolata-gruppi-nazionalisti-50-anni-trattato-osimo-video.html
(la manifestazione di Trieste in ricordo dell’ignobile firma sottoscritta mezzo secolo fa con la Jugoslavia)
50 passi indietro fino al novembre 1975: in un’ottica di “ragion di Stato” e di distensione nell’Europa della Guerra Fredda, l’allora Pci vide favorevolmente la normalizzazione dei confini orientali e lo sviluppo della cooperazione economica con la Jugoslavia.
I comunisti, pur essendo all’opposizione a livello nazionale rispetto ai governi a guida Democristiana, si allinearono sulla necessità di ratificare il Trattato.
La loro posizione fu quella di sostenere la stabilizzazione dei rapporti con la Jugoslavia comunista di Tito e di riconoscere la realtà geopolitica, di fatto esistente sin dal Memorandum di Londra del 1954.
Il Movimento sociale, non a caso, fu l’unico partito con rappresentanza parlamentare, a opporsi fermamente al Trattato, considerato una “svendita” vera e propria del territorio nazionale, oltre che un tradimento degli esuli istriani, fiumani e dalmati.

In soldoni il Trattato ha sancito in maniera definitiva e a livello internazionale (con la benedizione degli Stati Uniti che vedevano la Jugoslavia del dissidente Tito quale baluardo all’avanzata russa) il confine italo-jugoslavo… e non italo-sloveno come trasformatosi successivamente con la dissoluzione della Jugoslavia inventata da Tito.
In buona sostanza, con il beneplacito di tutti, Europei ed Americani, Democristiani e Comunisti (Destra italiana esclusa) si stabiliva la colpevole rinuncia alla sovranità italiana sulla “zona B”, ovvero del mai costituito “Territorio libero di Trieste”, inglobato con la Jugoslavia… e non – cara GLORIO – alla regionale Slovenia!

Ma ascoltiamo nel dettaglio le parole del Sindaco e… sobbalzate!
“Oggi ricorre una data importante, quella del Trattato di Osimo. Siamo infatti al 50° anniversario dalla firma del Trattato. Una firma che finalmente mette pace ad una situazione tanto controversa della nostra Storia moderna.
Infatti proprio 50 anni fa, qui ad Osimo, presso Villa Leopardi Dittajuti, le massime autorità slovene, insieme a quelle italiane, hanno siglato questo accordo sulla definizione dei confini.
Un accordo importante, che è stato anche, poi, simbolo di cooperazione e anche apertura dei territori verso tutta quella parte della Slovenia e della Croazia, parti che poi si sono unite anche entrando in Europa.

In tale occasione, abbiamo piacere come Amministrazione comunale, di ricordare questo importante momento storico con una Conferenza, che faremo a teatro; e poi anche con un percorso (una passeggiata culturale) che faremo proprio nella villa Leopardi Dittajuti”.
Detto che se il livello culturale e lo spessore politico dei relatori a teatro dovesse essere in linea (come lo saranno) col pensiero in tema distorto della GLORIO… temiamo per la verità storica che potrà uscire dalla Conferenza, non ci resta che chiudere il cerchio e dimostrare la inattendibilità dell’operazione messa in campo dalla Sinistra osimana per tramite dell’Amministrazione comunale.

Osimo conserva, seppur sempre evitato dai Sindaci PUGNALONI e GLORIO, l’unico “monumento” in Italia che ricorda gli esuli giuliani, istriani, dalmati che, con i triestini, pagarono il conto; chi (circa 4.000) attraverso le Foibe e altri – i 300.000 più fortunati – costretti a scappare in Italia per scampare al nuovo “Paradiso comunista!”
Eppure qui, ai Tre Archi, nessuna passeggiata culturale è prevista neanche in tale occasione.
Tra gli infoibati e/o costretti in esilio anche diversi comunisti italiani, sloveni e croati, cioè futuri oppositori del nascente regime Titino, che vennero fisicamente eliminati per ragioni squisitamente politiche e non in quanto presunti fascisti sterminabili a piacimento.
Una storia, questa, che difficilmente ascolterete a teatro. Vergogna!

Tra poco è Natale, p𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 5333 1750 9752 6856 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮
QUI il tuo gradito commento alla vergognosa vicenda:
