𝗣𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗹𝗮𝗱𝗱𝗼𝘃𝗲 𝘃𝗶𝘃𝗲 𝗲 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶, 𝗹’𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗶 𝘀𝗽𝗮𝗰𝗰𝗮 𝗶𝗻 𝗱𝘂𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗮 𝗱𝗶𝗲𝗰𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗔𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗼𝗽𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼… 𝗽𝗶𝘂𝘁𝘁𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗶𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗲 𝗼 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗽𝗶𝗰𝗰𝗵𝗲 𝗲/𝗼 𝘃𝗲𝗻𝗱𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶. 𝗜𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗰𝗹𝗼𝗿𝗼𝗳𝗼𝗿𝗺𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗮, 𝗹’𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗼 𝘀𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗮 𝘃𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗮 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗻𝗮 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘁𝗮𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗮 𝘁𝗿𝗶𝗼𝗻𝗳𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗮𝗿𝗮̀ 𝗮𝗱𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗹’𝘂𝗹𝘁𝗿𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮! 𝗙𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗶𝗻𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗶𝗻 𝗴𝗶𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗰𝗼𝗻 𝗺𝗶𝗹𝗹𝗲 𝗯𝗼𝗰𝗰𝗵𝗲 𝗰𝘂𝗰𝗶𝘁𝗲 𝗲 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗰𝗶 𝗹𝗮 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮. 𝗧𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗶𝗹 𝘁𝗶𝗺𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗶, 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗹𝗮𝘁𝗶, 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮 𝗮𝗯𝗶𝘁𝘂𝗮𝘁𝗮 𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗶𝗴𝗶𝗼𝗻𝗶𝗲𝗿𝗶. 𝗟’𝗶𝗻𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗱𝘂𝗲 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗯𝗮𝗰𝗶𝗻𝗼 𝘃𝗼𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲. 𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́?
Alle ultime Europee del ’19 gli Osimani premiarono i partiti di Centro e di Destra con la maggioranza assoluta dei consensi: 50.26%
Alle Regionali seguenti del ’20 l’elettorato confermò la sostanza dell’anno precedendo partecipando al voto col 49.13% ed eleggendo per la prima volta nelle Marche una Giunta a trazione Destra.
Passano due anni e alle Politiche del ’22 gli Osimani si esprimono molto chiaramente consegnando la maggioranza relativa all’Onorevole Stefano Maria BENVENUTI GOSTOLI col 43.77% ed anche al Senatore Antonio DE POLI col 43.84%
Osimo, dunque, città di Centro-Destra per antonomasia, spostando a Destra un baricentro che dal dopo guerra all’avvento delle Liste Civiche è stato per mezzo secolo al Centro con la vecchia Dc.
Abbiamo provato a parlarne tra i cittadini. Un fenomeno particolare, quello Osimano, di una città che a Bruxelles manda a rappresentarla eurodeputati di Centro-Destra, a Roma vota Onorevoli e Senatori di Centro-Destra e ad Ancona elegge Consiglieri regionali e persino il Presidente dell’Assemblea legislativa etichettato Centro-Destra!
E ad Osimo? Nella città dove l’osimano di Centro-Destra vive 365 giorni l’anno, ha il centro dei propri interessi, misura giorno per giorno la differenza tra una posizione di Centro-Destra e una diametralmente opposta… come mai il cittadino, sia pur per una serie di eventi clamorosi concatenatisi sia nel ’14 che nel ’19, mostra di non partecipare con passione al voto, lasciando la città in balia a fenomeni di diversa natura (vissuti da ciascuno, amaramente, sulla propria pelle); brutti episodi di cui si stenta a credere come realmente capitati e vissuti ad Osimo.
Abbiamo provato ad avventurarci per centri commerciali, chiedendo agli osimani, garantendo loro pieno anonimato, di lasciarci fotografare la realtà; ne è scaturita una immagine ben più grave, un distacco sociale, una presa di distanze che non immaginavamo a questi livelli.
Uomini e donne, giovani o meno, la stragrande maggioranza delle persone incontrate e professativi elettori di Centro-Destra, hanno risposto allargando le braccia, confessando in maggioranza di essere pronte ad arrendersi ad un terzo mandato affidato al Centro-Sinistra; anzi stavolta addirittura all’ultra Sinistra!
E questo nonostante le aspettative della vigilia confermino una tendenza al voto, sui circa 19.000 attesi in cabina, largamente favorevole al Centro-Destra con una aspettativa di circa 12.000 voti utili, pari ad un 63% del corpo elettorale.
“Purtroppo – spiega un impiegato 40enne incrociato all’uscita di un centro commerciale di Campocavallo – la città è come narcotizzata, impossibilitata a reagire, arresa nell’anima direi. Le ragioni sono tante ma la principale, secondo quello che vedo e capisco, è la consapevolezza di correre divisi, ognuno difendendo il proprio piccolo interesse. E poco importa se ad avvantaggiarsi sarà ancora un’idea lontana, anzi sconosciuta storicamente agli osimani”.
Osimani? Ad Osimo Stazione, San Biagio ed Abbadia dove l’immigrazione, specie da Ancona, è stata molto forte negli ultimi decenni, il concetto di “osimanità” stenta persino a farsi intendere, contribuendo a mutare l’essenza stessa di essere cittadino Osimano.
Non a caso trattasi della maggiore frazione della città, capace di eleggere tre o quattro Consiglieri comunali su 24 e di determinare decisivi cambi di rotta.
“Noi la Osimo raccontata in questo servizio – spiega una giovane mamma fermata all’uscita del nuovo Gabrielli – non la abbiamo mai vissuta e tantomeno incrociata. E onestamente ci interessa fino ad un certo punto. Ci premono maggiori servizi, più sicurezza e se possibile pagare meno. Se a fornire tutto questo dovesse essere chiamata la Sinistra non sarebbe quello che vogliamo ma non ci sembrerebbe nemmeno il caso di farne un dramma”.
In centro storico, dove la gente è più abituata a conoscersi e a misurarsi, anche con diffidenza, la disponibilità a dichiararsi di Centro-Destra scende in picchiata, anche tra i volti noti; tutti timorosi di chissà quali trabocchetti dietro banali domande.
Ci dobbiamo così accontentare di un anziano, neo pensionato, completamente sfiduciato. “Osimo, purtroppo, da un pezzo non è più la città che ho conosciuto. Troppe situazioni, specie negli ultimi 15 anni, hanno portato al risultato attuale. Votare l’8 giugno? Credo che farò come nelle altre due o tre elezioni precedenti e resterò a fare altro. Tocca ai giovani darsi da fare. Per me accada pure altro peggio possibile. Non mi riconosco”.
Il dualismo tra due candidati della medesima estrazione e appoggiati ciascuno da una fetta di Centro-Destra fa davvero ammattire la gente.
Nessuno, ripetiamo, sarebbe minimamente disponibile a metterci la faccia e dire la sua; timoroso -se allo scoperto – di essere indicato, colpito, letteralmente abbattuto come un nemico di Osimo e non un cittadino portatori di diritti.
La colpa di tutto questo, a sentir nel mucchio, è la politica locale e nazionale, incapace di far prevalere gli interessi della parte maggioritaria e unitaria, preferendo dividersi, penalizzarsi, affossare la propria area pur di provare a prevalere il proprio tornaconto personale.
E poco importa che, così facendo, PUGNALONI rischi di incassare il terzo pass consecutivo, senza neanche ringraziare la tre volte grande bontà, al limite dell’autolesionismo, di noi Osimani. Elettori di Centro-Destra.