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𝗟’𝘂𝗼𝗺𝗼, 𝗰𝗼𝗻 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗶 𝗱𝗶 𝗱𝗿𝗼𝗴𝗮 𝗲 𝗮𝗹𝗰𝗼𝗼𝗹, 𝗵𝗮 𝗱𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗶𝗲𝘁𝗼𝘀𝗶𝘁𝗼 𝗻𝗼𝗻𝗻𝗮 𝗥𝗼𝘀𝗮𝗹𝗯𝗮 𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗽𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗲 𝗽𝗼𝗶, 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗽𝗮𝗹𝗹𝗮𝘁𝗮, 𝗲̀ 𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝘀𝗮 𝗴𝗲𝘁𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹’𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗻𝗮, 𝗱𝗼𝗹𝗼𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲, 𝗮 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮. 𝗥𝘂𝗯𝗮𝘁𝗶 𝗶 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗮𝗿𝗺𝗶 𝗰𝘂𝘀𝘁𝗼𝗱𝗶𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗺𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗮 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼, 𝗶𝗹 𝗻𝗶𝗽𝗼𝘁𝗲 𝗲̀ 𝗽𝗲𝗿𝗼̀ 𝗶𝗻𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗯𝗶𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 – 𝘇𝗼𝗻𝗮 𝗕𝗮𝗱𝗼𝗿𝗹𝗶𝗻𝗮 – 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗼̀ 𝗶 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘇𝗶𝗼𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗺𝗺𝗶𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗮𝘁𝗼. 𝗔𝗿𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼𝘁𝘁𝗼 𝗮 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗮𝗰𝘂𝘁𝗼

Ruba i risparmi a nonna Rosalba, introducendosi in casa con la forza.

La vicenda – equiparata dalla legge a livelli di rapina e per giunta aggravata più volte per l’età anziana della donna e per il rapporto parentela col nipote Micael PETROMILLI, 31 anni, di Castelfidardo – si è consumata lo scorso week-end (sabato 20 gennaio) nella cittadina della Fisarmonica, all’altezza dei quartieri zona Badorlina.

A farne le spese, un’anziana signora, sola in casa e animata da tutte le intenzioni di non aprire la porta a nessuno… men che meno a quel nipote, sempre alla ricerca di soldi da buttare in droga e/o per l’alcol.

Nonna Rosalba avrebbe fatto bene, dunque, a seguire il proprio istinto e a diffidare dell’uomo, non fosse stato per richiamo del sangue familiare che, alle richieste reiterate di Micael di farlo entrare in casa, non ha retto impietosendo la poveretta.

Nonostante ogni accortezza e la difficile decisione di non far entrare in casa il nipote, nonna Rosalba non è riuscita da evitare la solita “tassa” familiare

E’ così bastato togliere la catenella e aprire di poco il portone che il nipote con una spallata ha fatto il resto, gettando l’anziana dolorante a terra.

A quel punto, anziché soccorrere l’anziana, Micael PETROMILLI si è diretto con fare sicuro verso la camera da letto di nonna Rosalba, certo di individuare, a colpo sicuro, il cassetto dove la povera donna custodisce abitualmente i soldi necessari per le spese quotidiane.

Troppi i precedenti per poter sbagliare. Insomma qualche biglietto da cento euro, quanto custodito in un salvadanaio, ritrovato vuoto, in un angolo della stanza, dai poliziotti del Commissariato di Osimo, in un lampo hanno cambiato di padrone, tra le alte urla, di dolore e di aiuto, lamentate dall’anziana, abbandonata da PETROMILLI in fuga, ancora a terra.

Sotto choc per quanto subito e compreso di aver subito l’ennesimo furto, anzi anche peggio, la nonna paterna ha iniziato ad urlare, sgomenta, con quanta voce in corpo, ottenendo l’arrivo dei vicini e, di a poco, l’arrivo di una “pantera” dal Commissariato di Osimo.

Tutto si sarebbe concluso come troppe altre volte, senonchè Micael, incurante della regola di non tornare sulla scena del delitto, ha, di fatto, preceduto l’arrivo dei poliziotti, facendosi trovare in casa nel momento del loro arrivo!

Morale? Entrambi sono stati “accompagnati” ad Osimo. Ma mentre nonna Rosalba è stata inoltrata, per le cure del caso, presso il pronto soccorso del S.S. Benvenuto e Rocco, il nipote è stato fatto salire in auto dai poliziotti, in stato di arresto, incolpato dalla nonna e di fatto colto in flagranza, e accompagnato in Commissariato.

Il pronto intervento di una “Pantera” del Commissariato ha permesso di cogliere Micael PETROMILLI in flagranza di reato e contestare la rapina, aggravata

Dopo una notte in camera di sicurezza ad Osimo, Micael PETROMILLI, su disposizione del giudice per le indagini preliminari, è stato trasferito, in regime di custodia cautelare, nel carcere di Montacuto.

Troppo elevato il rischio, indicato dal Gip nelle motivazioni, che il 31enne fidardense potesse ripetere lo stesso reato, “visitando” non amichevolmente i parenti più prossimi.

L’uomo, orfano di recente di padre, non avrebbe una residenza abituale su cui fare affidamento e neanche un reddito certo da lavoro, per cui troverebbe illusorio riparo al proprio sconforto affidandosi al vizio costoso della droga e all’altro, non meno importante, dell’alcool. Con costi relativi troppo spesso a carico

dei familiari più stretti.

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