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𝗜𝗻 𝗳𝘂𝗼𝗿𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗼, 𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗮𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗾𝘂𝗮𝗱𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝘂𝗼𝗺𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗡𝘂𝗰𝗹𝗲𝗼 𝗢𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼, 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗽𝗽𝗶𝗮 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗿𝘁𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝗽𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶, 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗵𝗼𝘁𝗲𝗹 𝗛𝗼𝘂𝘀𝗲. 𝗜𝗻 𝗺𝗮𝗻𝗲𝘁𝘁𝗲, 𝗮𝗹𝗹’𝘂𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝟭𝟰 𝗱𝗶 𝗟𝗼𝗿𝗲𝘁𝗼, 𝘂𝗻 𝗮𝗹𝗴𝗲𝗿𝗶𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝟰𝟮 𝗮𝗻𝗻𝗶 (𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗳𝗶𝘀𝘀𝗮 𝗱𝗶𝗺𝗼𝗿𝗮 𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶𝘁𝗮̀) 𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗮𝗯𝗿𝘂𝘇𝘇𝗲𝘀𝗲 𝗰𝗼𝗲𝘁𝗮𝗻𝗲𝗮, 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮 𝗣𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗩𝗮𝗿𝗮𝗻𝗼 𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗲𝘅𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗹𝘃𝗲𝗮𝗿𝗲 𝗺𝘂𝗹𝘁𝗶 𝗲𝘁𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗿𝗶𝘃𝗶𝗲𝗿𝗮𝘀𝗰𝗼. 𝗟𝗮 𝗰𝗼𝗽𝗽𝗶𝗮, 𝗰𝗼𝗻 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗲𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶, 𝘀𝘁𝗮𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗶𝗻 𝗳𝗿𝗮𝗴𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲, 𝗿𝗲𝗱𝘂𝗰𝗲 𝗱𝗮 𝘂𝗻 𝗿𝗶𝗳𝗼𝗿𝗻𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝟱𝟮 𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗶 𝗱𝗶 𝗲𝗿𝗼𝗶𝗻𝗮

Stop ennesimo ad un clandestino della droga, molto probabilmente tunisino con decine e più di alias di fantasia.

Stavolta ha raccontato di avere 42 anni e tante belle favolette di pura fantasia; certamente (nei controlli che i Carabinieri gli hanno dedicato nel tempo), si è sempre fatto trovare con la battuta pronta, abile a presentarsi ogni volta con identità diverse.

Con l’extracomunitario, che stavolta ha scelto di volersi far chiamare Sami EZZIN e dichiarato di esser nato in Algeria il 10 luglio 1982, è finita in manette una coetanea abruzzese, tale Dhenise SANVITALE, nata ad Ortona e residente a Passo Varano di Ancona, soprattutto una vita sfasciata, diremmo buttata via molto presto, in nome dell’amore per gli effetti tragici dell’eroina e dei suoi dintorni di morte.

Col cappellino, in mezzo a tre Carabinieri, Sami EZZIN, ultimo alias di un algerino (probabilmente 42enne), da anni clandestino in Italia

I due sono stati intercettati mercoledì al casello di Porto Recanati dai militari del Norm osimano, al lavoro su input del Luogotenente Giuseppe ESPOSTO; i Carabinieri erano appostati in borghese, in maniera discreta, da almeno un’ora. E attendevano il passare della coppia di trafficanti, sia al di qua che al di la della barriera di uscita.

Quando, puntuale come avessero avuto un appuntamento, una vecchia BMW, serie 1, color grigio metallizzato, si è presentata ai varchi di uscita dell’A14, condotta dalla SANVITALE.

La coppia, secondo le informative in mano al nucleo Operativo, era reduce da un rifornimento di eroina, esattamente 52 grammi, da consumarsi in Valmusone secondo la nuova moda, assai meno traumatizzante, del fumo, anziché iniettata in vena come nei decenni scorsi.

Non appena pagato il pedaggio sono spuntati dai gabbiotti e da ogni nascondiglio possibile, almeno una mezza dozzina di Carabinieri e altrettanti mimetizzati da automobilisti in transito.

Una recentissima immagine di Dhenise SANVITALE, 42 anni, originaria di Ortona, residente a Passo Varano ma di fatto domiciliata presso l’hotel House di Porto Recanati. La donna, questa estate, potrebbe aver percepito il bonus idrico liquidato da Astrea e convertito in eroina (!) al grido di MARCHETTI: “Tanto non sono mica soldi nostri!”.

Proprio un automobilista, stavolta vero, imbattutosi nelle fasi iniziali dell’operazione, ha rischiato di far mandare all’aria il blitz, mettendosi a filmare l’area d’azione.

La solita mania dei video, a testimoniare in diretta la realtà; appena due o tre attimi fuori programma che, per fortuna, non sono stati sfruttati dalla donna, arresasi, di fatto, alla prima richiesta di un controllo all’auto.

Entrambi non hanno opposto resistenza, consapevoli di non aggravare per nulla una situazione ormai perdente; anche quando dal controllo alla Bmw si è passati all’ispezione personale e quindi ad un attimo dal ritrovamento della droga, la coppia italo-tunisina ha lasciato frugare senza manfrine.

Da un calzino si è così giunti a toccar con mano la bontà dei sospetti; un unico involucro, contenente polvere bianca allo stato purissimo, ha messo i due con le spalle al muro per l’ennesima volta.

Con il mezz’etto di eroina da fumo, sono saltati fuori il solito bilancino di precisione e un coltellino; strumenti atti a dividere e pesare le varie dosi da porsi in vendita, secondo l’analisi dei Carabinieri, in particolar modo tra i consumatori del triangolo Numana, Loreto e Castelfidardo.

Il materiale sequestrato dal Norm: coltellino, bilancino di precisione, cellulari e un panetto di 52 grammi di eroina.

Sequestrati anche i due cellulari in uso alla coppia; si spara che possano “cantare” e portare i Carabinieri alle calcagna di clienti e/o fornitore.

Indagini, da questo punto di vista, allargate anche al vicino hotel House, non per niente scelto da EZZIN e dalla SANVITALE, negli ultimi tempi, quale comodo buen ritiro, tutto casa e chiesa.

Non è da escludersi, a questo titolo, purtroppo valevole solo a soddisfare un’amara curiosità, che i due abbiamo beneficiato, come migliaia di altri clandestini e non aventi diritto, ad incassare il bonus idrico gentilmente recapito da Astea; cadeau valevole 200 euro ed elargito, sotto forma di assegno circolare, dall’amministratore Fabio MARCHETTI al grido: “Tanto i soldi non sono i nostri…”!.

Soldi buonissimi da spendersi in acqua potabile; soldi in realtà venuti utili per essere riconvertiti in droga… – facendo buono l’assurdo ragionamento, sbandierato persino a “Fuori dal Coro” di Mario GIORDANO dal possibile candidato a Sindaco Pd… essendo pur sempre solo soldi degli Italiani!

Assistiti entrambi dall’avvocato Bernardo BECCI di Ancona, sia la SANVITALE che l’alias EZZIN sono comparsi in queste ore in Tribunale, ad Ancona, lei proveniente dal carcere femminile di Villa Fastiggi e lui da Montacuto, per sentirsi convalidare dal Gip Sonia PIERMARTINI la procedura di arresto.

Gli uomini del Comandante ESPOSTO, invece, fatte scattare le manette, si sono subito rimessi al lavoro per aggiungere altri possibili nomi alla filiera locale di spaccio; traffico che, nonostante il prodigarsi di mezzi e uomini, non smette il codice di allerta.

Il ricordo dei nostri cari - Dicembre 2023