𝗗𝗼𝗽𝗼 𝗯𝗲𝗻 𝗾𝘂𝗮𝘁𝘁𝗿𝗼 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗲𝗿𝘇𝗶𝗮, 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝘁𝗮 𝘀𝗰𝗮𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗔𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗣𝗱, 𝗶𝗹 𝟯𝟭 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝘀𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼, 𝗹’𝗲𝗿𝗼𝗴𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝟮.𝟴𝟬𝟬.𝟬𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗰𝗿𝗲𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗚𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗲. 𝗡𝗲𝗹 𝗗𝗲𝗰𝗿𝗲𝘁𝗼 “𝗠𝗶𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗿𝗼𝗴𝗵𝗲” 𝗻𝗲𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘂𝗻 𝗲𝘂𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗿𝗼𝘁𝗼𝗻𝗱𝗮 𝗱𝗶 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗼𝗰𝗮𝘃𝗮𝗹𝗹𝗼 𝗲 𝗹𝗮 𝗯𝗿𝗲𝘁𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗮 𝗠𝗼𝗹𝗶𝗻𝗮𝗰𝗰𝗶𝗼 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗹𝗮 𝗦𝗯𝗿𝗼𝘇𝘇𝗼𝗹𝗮 𝗲 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗼𝘀𝗽𝗲𝗱𝗮𝗹𝗲! 𝗜𝗹 𝘀𝗼𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗲’ 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼, 𝗶𝗻 𝗽𝗼𝗰𝗵𝗶 𝗺𝗲𝘀𝗶, 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗮𝗱𝗲𝗿𝗲 𝟴+𝟯 = 𝟭𝟭 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗶 𝗽𝘂𝗿 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲, 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼, 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮 𝗱𝗶 𝗯𝗼𝗿𝗱𝗼. 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮𝗿𝗴𝗮 𝗹𝗲 𝗯𝗿𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮: “𝗜𝗹 𝗽𝗲𝗴𝗴𝗶𝗼 𝘀𝗶 𝗲’ 𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼”
E dopo gli 8 milioni della Regione, incredibilmente rifiutati, insieme alla possibilità di completare la Strada di bordo… un altro scandalo milionario si è appena abbattuto sul curriculum viario di PUGNALONI!
E’ di queste ore la notizia che vuole – anche stavolta, sempre in fatto di nuova viabilità – non esser stata spesa la bella cifra di 3 milioni!
Esattamente due milioni e ottocentomila euro ritornati a Roma – la notizia ha i crismi dell’ufficialità – grazie alla incapacità dell’Amministrazione, a guida Pd, di spendere il gruzzoletto entro il quadriennio 1° gennaio 2019 – 31 dicembre 2022!
Possibile? Incredibile? Sarà vero? Impossibile saperne di più dal diretto interessato, bravo a smarcarsi, quando trovasi in difficoltà, da qualsiasi domanda scomoda.
Inutile sperare anche nella cosiddetta stampa di regime, allineata e coperta ogni qualvolta all’orizzonte si staglia il rischio, anche minimo, di disturbare il manovratore con interrogativi non previsti o addirittura sgraditi.
Ci rimettiamo, quindi, al comunicato della Regione Marche che di quei 2.800.000 erogati dall’allora Governo Cinque Stella-Lega, sul finire del 2018, aveva anticipato al Comune, per conto dello Stato, la bella cifra di 400.000 euro, necessari a finanziare il progetto.
Soldi che dovranno ora – vista la decadenza del finanziamento, non più ricompreso nell’ultimo Decreto “Mille proroghe” a firma Giorgia MELONI – essere reperiti da qualche parte dalle Casse comunali e rispediti velocemente ad Ancona e da qui a Roma… salvando la pelle almeno dal passo successivo, ovvero la chiamata in causa del Sindaco e della Giunta per danno erariale.
Insomma di male in peggio ma sempre con gli Osimani chiamati a pagare il conto della dabbenaggine politica di PUGNALONI, tormentato da sempre dal dualismo con LATINI; un Sindaco ossessionato al punto da preferire persino il nulla anzichè avallare qualsiasi progetto possa ricordare ai cittadini, anche vagamente, l’imprimatur delle Liste civiche!
E’ tempo, dunque, di conoscere cosa ha perso, questa volta, la città in fatto di opere pubbliche. Dopo il no di PUGNALONI al completamento a costo zero della Strada di bordo (8 milioni che comunque il nuovo Sindaco di Osimo, eletto nel 2024, avrà agio di recuperare), rimarranno sulla carta anche la rotonda attesa a Campocavallo in via delle Querce (sul limitar di Castelfidardo) e soprattutto resterà lettera morta la bretella, circa 800 metri, di via Molinaccio verso la rotonda iniziale della Sbrozzola; per intenderci la strada che dal distributore Shell, scendendo da Osimo in direzione Ancona, avrebbe seguito il fossato fino a collegarsi con la rotonda da tempo realizzata ai piedi di via Sbrozzola.
Una strada di importanza strategica (e per questo finanziata a gratis dallo Stato) per collegare la città (e non solo) al nuovo ospedale Inrca in via di realizzazione ai confini della città, ovvero oltrepassata la Sbrozzola e il centro commerciale Cargopier.
Una strada che, ahi noi, non vedremo molto presto; anzi gli osimani rischiano davvero di non vedere proprio, se lo Stato, in futuro, non dovesse, in qualche modo e chissà quando, riconsiderare il disinteresse dell’Amministrazione PUGNALONI ad ottenere i soldi necessari.
Questa la considerazione consegnata alla stampa dal Presidente dell’Assemblea regionale Dino LATINI: “Il peggio che si temeva si è avverato. Il Decreto “Mille proroghe” non contiene (così sembra a tutti, compresi i funzionari della conferenza Stato-Regioni) la proroga circa la scadenza dell’avvio dei lavori per il nuovo tratto di via Sbrozzola, prevista al 31 dicembre 2022.
Si salva dal taglio governativo solo la nuova rotatoria sulla Statale Adriatica (incrocio via Sbrozzola) visto che i lavori sono stati appaltati entro il termine stabilito.
Non già la rotatoria di Campocavallo e soprattutto la attesa bretella di via Molinaccio.
Peccato è dire poco.
Ricordiamo che i fondi – continua la nota del Presidente LATINI – sono stati erogati dal Governo-CONTE alla Regione di CERISCIOLI nel 2019 e da questa affidati al Comune di Osimo per la realizzazione delle opere.
Il mancato adempimento degli interventi entro i termini stabiliti mette la comunità di Osimo e non solo (si pensi a tutta quella dell’entroterra maceratese) nella difficoltà estrema di non avere, per ora, una strada a scorrimento veloce per raggiungere il nuovo ospedale e comunque il capoluogo di Regione.
Non si intende polemizzare, ma solo prendere atto di questo esito che, salvo svolte eccezionali, è infausto.
So – ha concluso l’esponente Civico – che la Regione Marche ha fatto di tutto e di più per mantenere il finanziamento per Osimo; adoperandosi particolarmente quando ha intuito il ritardo nella procedura come non più colmabile e quindi sollecitando sia il Comune a muoversi che invitando il Governo MELONI, tramite la conferenza Stato-Regioni, a concedere la proroga dei termini lasciati scadere.
Ora è troppo tardi. C’è da riflettere sulle conseguenze negative dell’inadempimento; evento ben diverso dal far perdere alla città la sede di corse ciclistiche o dall’organizzazione di qualche spettacolo estivo… c’è solo e soprattutto da ripensare, tutti insieme, ad un modo alternativo per recuperare alla città i soldi malamente persi”
Considerazione finale affidata al Maestro per definizione di dietrologia politica, Giulio ANDREOTTI.
A chi giova il delirio di rinunciare a ben 11 milioni di euro a fondo perduto, finanziati da Regione (8) e Governo (3), pur di sgambettare, fino all’ultimo, il progetto ventennale studiato dalle Liste civiche? Provare a far peccato, Osimani, e rispondete alla domanda.