𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗦𝘂 𝗹𝗮 𝗧𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗺𝗶𝗻𝗼𝗿𝗮𝗻𝘇𝗲, 𝗮𝗽𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗦𝗮𝗹𝗮 𝗚𝗶𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗲𝘀𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝘃𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗶 𝗮𝗴𝗹𝗶 “𝗮𝗹𝗹𝘂𝘃𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗶” 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻 𝗚𝗶𝘂𝘀𝗲𝗽𝗽𝗲 𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗥𝗲𝘃𝗶𝘀𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗶. 𝗗𝗼𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗳𝗶𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗺𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗮𝗻𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲 𝗱𝗶𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶. 𝗗𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹’𝗔𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗲𝗿𝗮̀ 𝗮𝗱 𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀ 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗙𝗼𝗿𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗮𝘂𝗱𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗕𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟱 𝗱𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗮𝗻𝗻𝗼
Si racconta che nel 1931, sul suo letto di morte, avvenuta ad appena 50 anni, Anna PAVLOVA – ballerina russa, icona della danza mondiale, al punto da ispirare a Michel FOKINE l’assolo coreografico “La morte del Cigno” – gridò: “Datemi il costume da Cigno!”.
La speranza è che tra poche Francesco PIRANI, al quinto tentativo di convocazione del Consiglio comunale, possa morire con maggior dignità, magari danzando alla perfezione almeno il passo finale.
Quattro tentativi precedenti, tutti miseramente falliti e racchiusi nell’arco di 87 giorni (i primi due, a partire dal 6 agosto, per mancanza del numero legale, il terzo sub judice del Tar per l’avventuroso ricorso al Regio Decreto anti I Guerra Mondiale, il quarto iniziato ma fatto abortire dalla stesso PIRANI per evitare di trovarsi sotto proprio sul punto più qualificante di una Amministrazione, ovvero il progetto politico da qui al 2029 teorico) costituiscono già un record negativo di valenza mondiale e di sicuro richiamo nazionale di cui PIRANI (faccia lui) e OSIMO avrebbero volentieri fatto a meno.
Ma tant’è. Questo è risultato, ampiamente preavvertito in tutte le lingue, raccolto da chi si è ostinato – a partire dalla campagna elettorale, passando per il malevole apparentamento con un “alleato-nemico” rappresentato dal club familiare di Sandro ANTONELLI – a voler fare di testa propria, infrangendo ogni regola minima.
E ora? E ora, al quinto tentativo, dovrebbe alfine prodursi l’inevitabile distacco della spina con conseguenze che PIRANI potrebbe trarre seduta stante (annuncio dimissioni in Sala Gialla) o invece fingere il nulla e andare “serenamente” incontro al proprio destino chiamato Bilancio Previsione 2025, da approvarsi entro l’anno ma traslabile, in pratica, anche di un paio di mesi o tre, fino alla soglia di Pasqua.
Cosa dovrebbe dunque accadere, tra poche ore? L’avvio regolare per le 15.30 del Consiglio, Su la Testa e minoranze comprese (è addirittura una notizia!), la discussione da prassi, per la prima ora, di alcune interrogazioni e quindi l’approvazione della forzata variazione di Bilancio 2024-2026 inerente agli aiuti agli “alluvionati” di San Giuseppe per circa 629.000 euro, anticipati dall’Amministrazione con un debito fuori bilancio.
Variazione che verrà votata unanimemente dal gruppo PIRANI & ANTONELLI, da quello di LATINI e dall’intera opposizione.
Dopo di che? Dopo di che il Consiglio comunale, se non troppo stressato dall’evento insolito, dovrebbe dedicarsi anche al punto successivo all’ordine del giorno, vale a dire la nomina, spettante alle minoranze, del Collegio dei Revisori dei conti (e relativa individuazione dei compensi da conferire) per il triennio 1° novembre ’24 – 31 ottobre 2027.
Ci sarebbe tempo e spazio, in teoria, per affrontare, a seguire, tre punti aggiuntivi proposti dal Centro-Sinistra; rispettivamente sull’ampliamento ad Astea dell’incarico della gestione rifiuti, allargato anche al materiale di risulta originato dagli sfalci delle aree pubbliche.
Sull’assunzione del personale necessario all’ordinario lavoro dell’ufficio Anagrafe e magari anche ragionare del notevole ampliamento dei due impianti di biogas, di San Paterniano e Casenuove, a biometano.
Obiettivamente difficile. Più probabili nuovi colpi di scena. On line e fuori onda.
𝙋.𝙎. 𝙄𝙣 𝙤𝙧𝙙𝙞𝙣𝙚 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙤𝙫𝙚𝙧𝙨𝙖 𝙛𝙧𝙖𝙨𝙚 𝙥𝙧𝙤𝙣𝙪𝙣𝙘𝙞𝙖𝙩𝙖 𝙙𝙖𝙡 𝙎𝙞𝙣𝙙𝙖𝙘𝙤 𝙖𝙡 𝙩𝙚𝙧𝙢𝙞𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙡𝙖𝙫𝙤𝙧𝙞 𝙙𝙞 𝙡𝙪𝙣𝙚𝙙𝙞̀ “𝙀 𝙞𝙣𝙩𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙨𝙞 𝙚̀ 𝙧𝙖𝙙𝙙𝙤𝙥𝙥𝙞𝙖𝙩𝙤 𝙡𝙤 𝙨𝙩𝙞𝙥𝙚𝙣𝙙𝙞𝙤… 𝙚 𝙞𝙡 𝙘𝙖𝙯𝙯𝙤 𝙡𝙤 𝙝𝙖 𝙙𝙚𝙩𝙩𝙤!” (𝙛𝙧𝙖𝙨𝙚 𝙤𝙧𝙞𝙜𝙞𝙣𝙖𝙧𝙞𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙧𝙞𝙩𝙚𝙣𝙪𝙩𝙖 𝙙𝙖𝙜𝙡𝙞 𝙤𝙨𝙨𝙚𝙧𝙫𝙖𝙩𝙤𝙧𝙞 𝙧𝙞𝙛𝙚𝙧𝙞𝙩𝙖 𝙖 𝙇𝘼𝙏𝙄𝙉𝙄 𝙢𝙖 𝙙𝙞 𝙘𝙪𝙞 𝙣𝙤𝙣 𝙖𝙗𝙗𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙩𝙧𝙤𝙫𝙖𝙩𝙤 𝙧𝙞𝙨𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙤) 𝙨𝙞 𝙚̀ 𝙖𝙥𝙥𝙧𝙚𝙨𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙤 𝙨𝙛𝙤𝙜𝙤 𝙙𝙞 𝙋𝙄𝙍𝘼𝙉𝙄 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙖 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙤𝙧𝙞𝙜𝙞𝙣𝙖𝙩𝙤 𝙙𝙖 𝙖𝙡𝙘𝙪𝙣𝙞 𝙘𝙤𝙢𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙣𝙚𝙜𝙖𝙩𝙞𝙫𝙞 𝙚𝙨𝙥𝙧𝙚𝙨𝙨𝙞 𝙙𝙖𝙡 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙤 𝙙𝙞 𝙖𝙙𝙙𝙚𝙩𝙩𝙞 𝙖𝙞 𝙡𝙖𝙫𝙤𝙧𝙞, 𝙪𝙨𝙘𝙞𝙩𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙪𝙨𝙤 𝙙𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙎𝙖𝙡𝙖 𝙂𝙞𝙖𝙡𝙡𝙖.
𝙏𝙧𝙖 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙞 𝙚𝙧𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝘾𝙧𝙞𝙨𝙩𝙞𝙖𝙣𝙤 𝙋𝙄𝙍𝘼𝙉𝙄, 𝙚𝙭 𝙨𝙚𝙜𝙧𝙚𝙩𝙖𝙧𝙞𝙤 𝙙𝙚𝙡 𝙋𝙙 𝙚𝙙 𝙚𝙭 𝙋𝙧𝙚𝙨𝙞𝙙𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙙𝙞 𝙊𝙨𝙞𝙢𝙤 𝙎𝙚𝙧𝙫𝙞𝙯𝙞 𝙖 𝙘𝙞𝙧𝙘𝙖 8.000 𝙚𝙪𝙧𝙤 𝙖𝙣𝙣𝙪𝙞 𝙙𝙞 𝙖𝙥𝙥𝙖𝙣𝙣𝙖𝙜𝙜𝙞𝙤.
𝙀’ 𝙦𝙪𝙞𝙣𝙙𝙞 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙞𝙗𝙞𝙡𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙡’𝙤𝙜𝙜𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙚𝙜𝙡𝙞 𝙨𝙩𝙧𝙖𝙡𝙞 𝙛𝙪𝙤𝙧𝙞 𝙤𝙣𝙙𝙖, 𝙡𝙞𝙢𝙞𝙩𝙖𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙚𝙘𝙤𝙣𝙙𝙖 𝙥𝙖𝙧𝙩𝙚 𝙨𝙤𝙥𝙧𝙖 𝙧𝙞𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖𝙩𝙖, 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙖 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙞𝙣𝙙𝙞𝙫𝙞𝙙𝙪𝙖𝙩𝙤 𝙙𝙖 𝙁𝙧𝙖𝙣𝙘𝙚𝙨𝙘𝙤 𝙋𝙄𝙍𝘼𝙉𝙄 𝙞𝙣 𝘾𝙧𝙞𝙨𝙩𝙞𝙖𝙣𝙤 𝙋𝙄𝙍𝘼𝙉𝙄, “𝙘𝙤𝙡𝙥𝙚𝙫𝙤𝙡𝙚” 𝙖𝙜𝙡𝙞 𝙤𝙘𝙘𝙝𝙞 𝙙𝙚𝙡 𝙎𝙞𝙣𝙙𝙖𝙘𝙤 𝙙𝙞 𝙘𝙧𝙞𝙩𝙞𝙘𝙖𝙧𝙚 𝙡’𝙖𝙣𝙙𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙖.
𝙉𝙤𝙣 𝙧𝙞𝙨𝙪𝙡𝙩𝙖 𝙞𝙣𝙫𝙚𝙘𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙞 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙚𝙣𝙨𝙞 𝙙𝙚𝙜𝙡𝙞 𝙖𝙢𝙢𝙞𝙣𝙞𝙨𝙩𝙧𝙖𝙩𝙤𝙧𝙞 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙞 𝙙𝙞 𝙊𝙨𝙞𝙢𝙤 𝙎𝙚𝙧𝙫𝙞𝙯𝙞 𝙨𝙞𝙖𝙣𝙤 𝙢𝙪𝙩𝙖𝙩𝙞, 𝙢𝙚𝙣 𝙘𝙝𝙚 𝙢𝙚𝙣𝙤 𝙧𝙖𝙙𝙙𝙤𝙥𝙥𝙞𝙖𝙩𝙞, 𝙣𝙚𝙡 𝙘𝙤𝙧𝙨𝙤 𝙙𝙚𝙡 𝙩𝙚𝙢𝙥𝙤… 𝙢𝙖 𝙧𝙞𝙢𝙖𝙨𝙩𝙞 𝙨𝙤𝙨𝙩𝙖𝙣𝙯𝙞𝙖𝙡𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙞𝙙𝙚𝙣𝙩𝙞𝙘𝙞 𝙖 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙚𝙧𝙤𝙜𝙖𝙩𝙤 𝙜𝙞𝙖̀ 𝙣𝙚𝙡 2019, 𝙨𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖.