𝗜𝗹 𝗠𝗮𝗲𝘀𝘁𝗿𝗼, 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮, 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮 𝗹𝗲𝘀𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝘀𝗮, 𝗮 𝘃𝗶𝗹𝗹𝗮 𝗚𝗲𝗻𝘁𝗶𝗹𝗼𝗻𝗶, 𝗮𝗺𝗶𝗰𝗶 𝗲𝗱 𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝗿𝗶, 𝗶𝗻𝘀𝗼𝗺𝗺𝗮 𝗶𝗹 𝗽𝗼𝗽𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗙𝗶𝗹𝗼𝘁𝘁𝗿𝗮𝗻𝗼. 𝗩𝗶𝗲𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗗𝗮𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗹𝗼 𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗽𝗶𝗿𝗼𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮, 𝗣𝗮𝗼𝗹𝗼𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶 𝗵𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗾𝘂𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼, 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗰𝗵𝗶𝘂𝘀𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗵𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗶𝗻𝗴, 𝘂𝗻𝗮 𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗲 𝗮 𝗱𝗶𝗿 𝗽𝗼𝗰𝗼 𝘀𝘂𝗴𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝘃𝗮 𝘀𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗺𝗲𝗹𝗶. 𝗜𝗻𝗮𝘂𝗴𝘂𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗲𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗶𝗹 “𝗣𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗠𝗮𝗻𝗶”, 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗥𝗼𝗰𝗰𝗵𝗲𝘁𝘁𝗶. 𝗚𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘂𝗴𝘂𝗮𝗹𝗶
Ancora una volta hanno avuto ragione i molti presenti.
Nonostante l’autentica sfacchinata lungo i non esattamente dolci crinali marchigiani a cui l’organizzazione di PAOLOROSSI ha inevitabilmente “costretto” oltre un migliaio di supporters del Maestro, filottranesi e non, tutto è riuscito alla perfezione.
Fuochi di artificio, letteralmente grandiosi (e che qui riproduciamo in video) che inutilmente la Sindaca GIULIONI ha provato a stoppare vantando misteriose misure di sicurezza.
Ma andiamo con ordine. L’appuntamento con l’elettorato, i curiosi, gli infiltrati, i molto osimani e quanti, da qualche settimana, sono attratti dalle gesta “elettorali alla sua maniera” di Luca PAOLOROSSI, hanno preso letteralmente d’assalto Villa GENTILONI sin dal primo pomeriggio.
Sbarrato l’ingresso principale alla villa per eccesso di partecipazione, amici ed elettori del “sarto matto” (come con confidenza PAOLOROSSI accetta volentieri di essere riconosciuto) sono stati convogliati dalla Protezione civile di Filottrano, schierata in forze, lungo una stradina di campagna che fiancheggia la ricca dimora e da qui imbucati in un parcheggio improvvisato in mezzo a spighe di grano, dispiego di lucciole, odore di terra e di erba appena tagliata.
Un’immagine bucolica che però non ha fatto i conti con la distanza, almeno mezzo chilometro, in ripida salita, per raggiungere il maniero della gran festa.
Un percorso di una qualche difficoltà, anche sotto il sole, accettato da un migliaio di persone, forse più, in perfetta letizia, quasi con gioia… come una processione, un fioretto, un prolungamento aggiuntivo del mese Mariano.
Nessun big della politica ha preso parte alla kermesse, nonostante l’annunciata ma mancata partecipazione del Presidente dell’Assemblea regionale Dino LATINI (che avrebbe dovuto dare il benvenuto e la benedizione definitiva a PAOLOROSSI in politica), a dimostrazione che il messaggio di novità insito con la candidatura a Sindaco dello stilista dei big, è passata tra la gente.
Guai però a chiamarlo troppo presto Sindaco! C’hanno provato in molti, per l’intero pomeriggio e fino a mezzanotte quando è scattato il rompete le righe e alla spicciolata la gente si è perduta nella notte, tra le lucciole molto più numerose a rischiarare il percorso, verso l’improvvisato parcheggio, tra il grano…
Diciamo che almeno la doppia processione, in entrata e in uscita da villa GENTILONI è servita per far ammirare al pubblico le opere che un altro Maestro filottranese, l’artista “del fuoco” Nazareno ROCCHETTI, ha voluto posizionare sul parco della villa, denominato non a caso “Le Mani”; tema scelto appositamente da PAOLOROSSI come una rivincita verso una rara malattia della pelle che lo affligge da tempo al palmo degli arti.
Come venerdì sera, al Torquiz, per la presentazione della squadra, Luca PAOLOROSSI è riuscito a emozionare e strabiliare tutti per la grandezza e peculiarità di una proposta “politica” innovativa… anche ieri sera i filottranesi hanno apprezzato, applaudito, mangiato, ballato ed ascoltato, diremmo quasi pregustato, in un clima di assoluto relax, la buona nuova che avanza.
Tutto non poteva non finire con uno grandioso spettacolo pirotecnico, ritmato al suono dell’Inno di Italia (non a caso si festeggiavano anche i 78 anni della Repubblica), che al pari della scenografia ha rubato lo sguardo e l’ascolto a tutta villa Gentiloni.
E dire che quanto sopra mostrato è soltanto una piccola parte di quanto i Maestro avrebbe voluto “sparare” in aria. “Purtroppo in Comune, a cui era d’obbligo rivolgersi per l’autorizzazione allo spettacolo – ha confidato PAOLOROSSI – ci ha negato il permesso, adducendo invalicabili motivi di sicurezza. Abbiamo fatto lo stesso, in tono “minore” ma pur sempre uno spettacolo degno. Quelli che avete appena visto, quindi, erano fuochi di artificio in libera vendita che non necessitano di alcuna autorizzazione…”.
Vorrà dire – gli ha fatto eco un popolo entusiasta – che domenica sera, il permesso di vedere i veri fuochi lo chiederai al nuovo Sindaco…