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𝐋’𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐛𝐚𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐨𝐜𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐬𝐚 𝐬𝐢𝐠𝐥𝐚𝐭𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐂𝐚𝐩𝐨𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢 (𝐀𝐬𝐮𝐫) 𝐞 𝐆𝐞𝐧𝐠𝐚 (𝐈𝐧𝐫𝐜𝐚) 𝐧𝐞𝐥 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐨 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐚𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐯𝐞𝐫𝐭𝐢𝐜𝐢. 𝐋’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐬𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐝𝐞, 𝐢𝐧 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐨𝐬𝐩𝐞𝐝𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐦𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 (𝟐𝟎𝟐𝟓?) 𝐢𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐓𝐨𝐫𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐚 𝐎𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨𝐬𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢 𝐚 𝐩𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐨 𝐜𝐫𝐨𝐧𝐢𝐜𝐢

E in attesa del nuovo ospedale Inrca di Camerano (previsto non prima della fine del 2024) la politica osimana, rappresentata ai massimi livelli regionali dal Presidente del Consiglio Dino LATINI, porta a casa significativi successi per il territorio a sud di Ancona.

E’ di queste ore la sigla dell’accordo, tra i rispettivi manager in scadenza di mandato al 30 novembre (Michele CAPOROSSI per la Asur e Gianni GENGA per l’Inrca), di un protocollo di intesa volto ad alleggerire, nel prossimo biennio, parte del quotidiano carico pendente, soprattutto di malati anziani, gravanti su Torrette, per ridistribuire alcune patalogie (geriatriche e non solo) presso il vecchio S.S. Benvenuto e Rocco.

Il cantiere, all’Aspio di Camerano, del nuovo ospedale Inrca

 A darne notizia, non a caso, è il Presidente LATINI che in una nota stampa ha sottolineato la preziosa base di collaborazione realizzata tra le due organizzazioni, volta ad un programma di soluzione dei vari problemi di media e bassa complessità che da tempo affliggono, di un onere crescente, il pronto soccorso regionale con la doverosa gestione anche di pazienti anziani o cronici.

“Ciò comporta, da subito – prosegue la nota – l’individuazione di correttivi organizzativi o vere e proprie riqualificazioni di servizi che rendano strutture e cure più accessibili ai cittadini, in particolare di età avanzata e affetti da patologie croniche o colpiti da traumi severi”.

In particolare il Presidente LATINI, addentrandosi nel protocollo di collaborazione appena siglato, pensa alla gestione di specifiche fratture (tipiche degli anziani quali quelle del collo del femore) che necessitano di un pronto intervento entro le 48 ore; nonché all’ampliamento, rispetto al presente, di tutte le attività di chirurgia compatibili, ad esempio vedi le complicanze del “piede diabetico”.

Ma anche le cure ai pazienti oncologici, per lo più cronici, troveranno al S.S. Benvenuto e Rocco nuovi spazi e prese in carico; infine, terzo settore di intervento, si prevede il trasferimento ad Osimo dell’intera organizzazione specifica per le cure ai pazienti dializzati, settore che forse più di altri necessita di una attenta revisione critica non potendosi attendere oltre la disponibilità del nuovo ospedale.

Ortogeriatria, oncoematologia e dialisi, dunque, sia in ambito clinico che di ricerca, con un occhio specifico alle necessità di un pubblico particolarmente fragile per età, sono dunque le nuove risposte che il S.S. Benvenuto e Rocco, prima della meritata pensione che dovrebbe scattare nel 2025, si accinge ad offrire, in particolare, agli osimani e agli utenti di bacino.

Dal Presidente del Consiglio LATINI regionale sempre un occhio di riguardo verso le questioni importanti della città

Da ultimo il protocollo CAPOROSSI-GENGA prevede, non meno importante per il nostro territorio, l’ottimizzazione delle funzioni di accesso alle prestazioni di emergenza; un tavolo tecnico da cui, si auspica, usciranno soluzioni per un miglior funzionamento del pronto soccorso e del punto di primo intervento.

LATINI, conclude il documento, nell’esprimere la più viva gratitudine ai due manager per la loro costante attenzione ai temi in oggetto, ha quindi rivolto un invito ai nuovi manager, incaricati di addivenire alla programmazione operativa, auspicando l’avvio del protocollo in tempi rapidi.

“L’azione proposta ai nuovi Direttori generali – ha concluso il Presidente del Consiglio – sia di sprone a fare presto e bene, eliminando gli ostacoli alle cure e aumentarne l’efficacia pratica, tramite il necessario coinvolgimento dei medici di Medicina generale e dei servizi di integrazione socio-sanitaria”. 

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