𝐈𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐎𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐒𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚 𝐚 𝐅𝐛 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐞𝐬𝐚 𝐬𝐮𝐥 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐅𝐞𝐧𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐨̀ 𝐬𝐠𝐨𝐦𝐛𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐨 𝐝𝐚 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐚𝐭𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐚 𝐝𝐚𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐢 𝐢𝐧 𝐟𝐮𝐠𝐚, 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐃𝐬, 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐜𝐢𝐨𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢, 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐝𝐝𝐢𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐞𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐫𝐚𝐭𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐞 𝐝𝐚𝐢 𝐭𝐫𝐨𝐩𝐩𝐢 𝐝𝐮𝐛𝐛𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚𝐧𝐨 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢 𝐟𝐢𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥 𝐜𝐥𝐮𝐛 𝐟𝐞𝐫𝐫𝐚𝐢𝐨
E ORLANDONI reagisce alle aspre critiche della piazza trincerandosi nelle “segrete stanze” societarie, come se le cose di una, fino a ieri, società modello di quartiere, per quanto minuscola, non dovessero interessare altri all’infuori di chi – a volte – tira fuori i soldi. E – sempre a volte – li incassa.
Questo l’amaro sfogo pubblicato, dall’ex candidato ’19 alle Comunali per le Liste civiche, sulla pagina Fb di pertinenza societaria.
“Non rispondo alle provocazioni. Chi è stato ed è dentro la società Osimo Stazione conosce la verità”.
Questa la premessa di Stefano ORLANDONI, patron del club insieme a Danilo CECCONI. Prende la parola dopo una settimana calda, in cui è stato ufficializzato l’esonero di Gianluca FENUCCI e annunciato Roberto GIROLOMINI alla guida della prima squadra.
La squadra secondo noi della proprietà non stava rendendo secondo le sue possibilità – dettaglia ORLANDONI – e per questo, dopo essermi confrontato con Danilo CECCONI, abbiamo comunicato la decisione di cambiare allenatore.
Alcuni componenti della dirigenza non erano d’accordo e noi ovviamente abbiamo dato loro la possibilità di chiamarsi fuori qualora l’avessero ritenuto opportuno.
Così è stato. E approfitto di questo momento per salutare e ringraziare coloro che hanno collaborato effettivamente nel nostro sodalizio in questi anni: Luigi BOARO, Renzo ORLANDONI (fratello di Stefano, Ndr.), Euro PEPA, Paolo TESTONI e Andrea VAROLI.
Invece, chi ha ritenuto o ritiene di dover strumentalizzare questa decisione e le conseguenze scaturite, non merita una risposta pubblica.
E ancora. Noi, come proprietà, a volte siamo chiamati a scelte difficili e coraggiose, come in questo caso.
Le abbiamo prese nel pieno rispetto del nostro ruolo. L’unica cosa che ci interessa è garantire un presente e un futuro roseo a tutti i nostri tesserati, ai nostri tecnici, ai nostri dirigenti e ai nostri collaboratori, nonché garantire una buona immagine a tutti quanti ci sostengono.
Se qualcuno desidera invece infangare gratuitamente la nostra attività per interessi o questioni personali, faccia pure… consapevole che se ne assume le responsabilità. Questa realtà esiste da tanti anni, ha dato molto allo sport osimano, anche in termini di strutture; e si impegna a farlo anche nei prossimi anni, al massimo delle proprie capacità.
Un lavoro la cui bontà ci viene riconosciuta ogni anno dalle famiglie del nostro territorio; e questo è ciò che più conta.
Un ultimo messaggio dedicato a Roberto GIROLOMINI, per la seconda volta in carriera chiamato a guidare la prima squadra.
Roberto è un tecnico qualificato, particolarmente bravo a lavorare con i giovani e con una rosa giovane come la nostra. E’ in possesso della licenza Uefa B e negli ultimi anni, non avendone avuto necessità, non aveva effettuato i corsi di aggiornamento per il rinnovo; sabato scorso nella partita con il Marzocca non è così potuto andare in panchina.
Si è però prontamente attivato per effettuare gli aggiornamenti del caso; li ha effettuati ed ha ottenuto le certificazioni necessarie. Sabato sarà regolarmente in panchina nella partita che ci vedrà impegnati ad Urbania.
Ho e abbiamo massima fiducia in lui e sono convinto che nel futuro prossimo la squadra beneficerà del suo lavoro”.
𝙋𝙧𝙚𝙣𝙙𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙥𝙖𝙧𝙤𝙡𝙚 𝙙𝙞 𝙊𝙍𝙇𝘼𝙉𝘿𝙊𝙉𝙄 𝙘𝙝𝙚 𝙥𝙪𝙧𝙩𝙧𝙤𝙥𝙥𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙥𝙞𝙚𝙜𝙖𝙣𝙤 𝙢𝙤𝙡𝙩𝙚 𝙘𝙤𝙨𝙚; 𝙙𝙞 𝙘𝙪𝙞 𝙪𝙣 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙧𝙤𝙜𝙖𝙩𝙞𝙫𝙤 𝙞𝙣 𝙥𝙖𝙧𝙩𝙞𝙘𝙤𝙡𝙖𝙧𝙚: 𝙍𝙤𝙗𝙚𝙧𝙩𝙤 𝙂𝙄𝙍𝙊𝙇𝙊𝙈𝙄𝙉𝙄, 𝙞𝙣 𝙨𝙚𝙣𝙤 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙤𝙘𝙞𝙚𝙩𝙖̀ 𝙊𝙨𝙞𝙢𝙤 𝙎𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚, 𝙚̀ 𝙥𝙧𝙚𝙛𝙚𝙧𝙞𝙩𝙤 𝙙𝙖𝙡 𝙥𝙖𝙩𝙧𝙤𝙣, 𝙞𝙣 𝙪𝙜𝙪𝙖𝙡 𝙢𝙞𝙨𝙪𝙧𝙖, 𝙨𝙞𝙖 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙫𝙖 𝙞𝙣 𝙥𝙖𝙣𝙘𝙝𝙞𝙣𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙨𝙞𝙚𝙙𝙚 𝙞𝙣 𝙨𝙤𝙘𝙞𝙚𝙩𝙖̀ 𝙙𝙞 𝙖𝙢𝙢𝙞𝙣𝙞𝙨𝙩𝙧𝙖𝙩𝙤𝙧𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙤𝙘𝙞𝙚𝙩𝙖̀ 𝙖 𝙧𝙚𝙨𝙥𝙤𝙣𝙨𝙖𝙗𝙞𝙡𝙞𝙩𝙖̀ 𝙡𝙞𝙢𝙞𝙩𝙖𝙩𝙖?
𝙊 𝙊𝙍𝙇𝘼𝙉𝘿𝙊𝙉𝙄 𝙝𝙖 𝙪𝙣 𝙙𝙚𝙗𝙤𝙡𝙚, 𝙙𝙞𝙘𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙪𝙣𝙖 𝙡𝙚𝙜𝙜𝙚𝙧𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙛𝙚𝙧𝙚𝙣𝙯𝙖, 𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤 𝙪𝙣𝙤, 𝙞𝙣 𝙥𝙖𝙧𝙩𝙞𝙘𝙤𝙡𝙖𝙧𝙚, 𝙙𝙚𝙞 𝙧𝙪𝙤𝙡𝙞 𝙧𝙞𝙘𝙤𝙥𝙚𝙧𝙩𝙞?
𝙉𝙤𝙞 𝙨𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙘𝙚𝙧𝙩𝙞 𝙙𝙞 𝙪𝙣𝙖 𝙙𝙞𝙨𝙥𝙖𝙧𝙞𝙩𝙖̀ 𝙙𝙞 𝙘𝙤𝙣𝙨𝙚𝙣𝙨𝙞 𝙢𝙖, 𝙛𝙤𝙧𝙩𝙞 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙥𝙖𝙧𝙤𝙡𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙥𝙖𝙩𝙧𝙤𝙣, 𝙥𝙧𝙚𝙛𝙚𝙧𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙖𝙛𝙛𝙞𝙙𝙖𝙧𝙚 𝙡’𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙧𝙤𝙜𝙖𝙩𝙞𝙫𝙤 𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙥𝙖𝙧𝙤𝙡𝙚 𝙙𝙞 𝙨𝙛𝙞𝙙𝙖 𝙙𝙚𝙡 𝙥𝙧𝙤𝙥𝙧𝙞𝙚𝙩𝙖𝙧𝙞𝙤: “𝘾𝙝𝙞 𝙚̀ 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙚𝙙 𝙚̀ 𝙙𝙚𝙣𝙩𝙧𝙤 𝙡𝙖 𝙨𝙤𝙘𝙞𝙚𝙩𝙖̀ 𝙊𝙨𝙞𝙢𝙤 𝙎𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙘𝙤𝙣𝙤𝙨𝙘𝙚 𝙡𝙖 𝙫𝙚𝙧𝙞𝙩𝙖̀”.