𝐒𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐨𝐦𝐢𝐜𝐢𝐝𝐢𝐨 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐜𝐜𝐮𝐬𝐚, 𝐥𝐞 𝐝𝐮𝐞 𝐛𝐢𝐦𝐛𝐞 – 𝟖 𝐞 𝟓 𝐚𝐧𝐧𝐢 – 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐞 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐨 𝐞 𝐚𝐬𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐝𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐢𝐫𝐞 𝐚 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢 𝐞 𝐩𝐮𝐠𝐧𝐢 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐝𝐫𝐞, 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐨𝐢 𝐟𝐢𝐧𝐢𝐫𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐞𝐝𝐢𝐚. 𝐍𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐚𝐫𝐦𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐞 𝐧𝐞𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐚 𝐚𝐠𝐨𝐧𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐞 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐮𝐥𝐭𝐞𝐫𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐝𝐫𝐞 𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐩𝐮𝐥𝐢𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐦𝐞𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞
Gli occhi, le orecchie, le menti delle piccole Bayan ed Ines hanno visto, ascoltato e memorizzato tutto. Non potranno dimenticare mai, nonostante gli 8 e i 5 anni delle sorelline EL GHADDASSI, la ferocia del padre scagliarsi contro la povera Ilaria a forza di calci e pugni, le grida di paura e dolore di Ilaria, la sedia afferrata dall’uomo per colpire con maggior ferocia la poveretta… la fuga della donna proprio nella cameretta di Bayan ed Ines nella speranza illusoria che la presenza delle bimbe potesse far ragionare per un attimo e placarlo da quella furia sempre più scatenata.Tutto inutile. Secondo la ricostruzione dell’aggressione mortale patita da Ilaria nella notte tra il 10 e l’11 ottobre scorso, realizzata dai Pm Daniele PACI e Valentina D’AGOSTINO a chiusura di 8 mesi di indagini, neanche le grida disperate delle piccole e i loro sguardi inutilmente interrogativi hanno potuto deviare la brutale aggressione patita dalla madre.Orrore su orrore. Ilaria, prima di morire, tra le 3 e le 6 del mattino, ha agonizzato per diverse ore, distesa sul letto delle bimbe, rantolando gli ultimi respiri, mentre Tarik cercava di ripulire la cameretta dalle numerose macchie di sangue lasciate sulla scena del delitto.Tutto questo, se non peggio, hanno visto ed ascoltato Bayan ed Ines.