𝗟’𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗹𝘂𝗱𝗶𝗰𝗼-𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 𝘃𝗲𝗿𝗿𝗮’ 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗱 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗦𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝘂𝗻 𝗮𝗻𝗻𝗼, 𝗮𝘁𝘁𝗶𝗴𝘂𝗼 𝗮𝗹 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝗿𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗢𝗮𝘀𝗶. 𝗜𝗻 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮’, 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶 𝗶 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶 𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗮𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮𝘁𝗼 (𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟰), 𝗹𝗼 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗹𝗶𝗲𝘃𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗮𝗻𝗴𝘂𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗲𝗿𝗿𝗮’ 𝗽𝗶𝘂’ 𝗿𝗶𝗽𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼
Al mattino ufficio anagrafe e di pomeriggio club riservato agli amici del Gatto maschio in amore; oppure al mattino Assessorato Lavori pubblici e di sera uffici liberati da scartoffie e spazi destinati agli amanti del rock. Ed ancora: al mattino centro prelievi e di sera centro sociale per i giovani di Osimo Stazione!
Insomma ad Osimo basta una fervida fantasia e anche la cronica mancanza di spazi cessa di rappresentare un problema! Il tutto grazie all’idea, una delle tante idee al giorno promesse e mantenute da PUGNALONI, che il Sindaco non si fa e non ci fa mancare per rendere la vita degli osimani sempre più naif, in linea con le nuove tendenze sanremesi.
Abbiamo provato a buttarla in burla ma purtroppo da ridere non c’è proprio nulla, essendo la soluzione prospettata – al momento quella per gli anziani e i giovani di Osimo Stazione – una verità ufficiale, appena escogitata da Simone nostro.
Per i poveri gatti maschi in amore e/o gli amanti del rock scatenato… giurano… si vedrà.
Al momento, quel che è certo, è che i cittadini di Osimo Stazione, specie gli anziani della frazione più popolosa di Osimo, possono mettersi il cuore in pace e scordarsi definitivamente il ripristino del punto prelievi, chiuso al tempo dal Covid dal Governatore CERISCIOLI e da allora, nonostante 3.217 promesse ufficiali, 13 mozioni, 4 interpellanze e una decina di articoli di stampa, rimasto invariabilmente chiuso.
Anzi più chiuso che mai visto che le Ferrovie dello Stato, presso i cui locali il centro era stato avviato, hanno appena comunicato al Sindaco la volontà di ritornare in possesso di quegli spazi.
Poco male ha commentato PUGNALONI la cui maggioranza, sette mesi fa, aveva approvato una mozione di intenti con cui invitava il Sindaco a darsi una mossa.
“Vorrà dire – ha pensato (?) il primo Cittadino – che i locali in costruzione al nuovo e già discusso supermercato Oasi – due stanze per circa 70 metri quadrati destinate a “centro sociale” di riferimento della gioventù locale – risolveranno in un colpo solo l’annoso problema della pecora, sia sotto che sopra la maledetta panca!
Insomma, secondo PUGNALONI, quando la pecora di Osimo Stazione starà sotto la panca, in genere al mattino, il centro sociale svuotato di giovani si trasformerà in un asettico, lindo, super vaccinato spazio per effettuare prelievi di sangue dei nonnetti di Osimo Stazione; di pomeriggio e di sera, invece, con la pecora salita finalmente sopra la famosa panca, via siringhe, lacci e provette (ma via dove?) per lasciar spazio ad amplificatori, strumenti musicali, bevande e mangime vario e quanto di più adatto alla gioventù per ammazzare il tempo dei nipotini annoiati.
Secondo PUGNALONI non c’è dubbio come questa soluzione, fattibile non prima di almeno un anno, sia la pensata migliore che l’Amministrazione di Centro-Sinistra potesse partorire per riportare la pace generazionale nelle famiglie stazionare!
Secondo noi, molto più modestamente, sarebbe tempo che qualcuno bravo si offra di metter ordine nelle troppe idee quotidianamente innalzate a soluzione perfetta dal salvatore della patria osimana.
Come si possa pensare, senza inorridire, che una convivenza del genere possa essere, anche lontanamente fattibile… non sappiamo ipotizzarlo.
A meno che PUGNALONI non riputi gli abitanti di Osimo Stazione poveri fessi, a cui poter raccontare e praticare di tutto senza problemi; a meno che, considerati i tempi, ormai vicini alla scadenza del mandato, il Sindaco non gliela abbia data su in grande anticipo, attendendo il 26 maggio 2024 come una liberazione da un impegno rivelatosi troppo grande.
E dire, come sottolineano le opposizioni con la BORDONI e GINNETTI in prima linea, che le soluzioni “normali” non mancherebbero. La locale farmacia della frazione pare essere disponibile a mettere a disposizione propri locali, posizionati centralmente, giusto all’altezza della chiesa, per riaprire il servizio l’atteso punto prelievi.
Certo ci sarebbe da pagare un piccolo affitto; e ci sarebbe pure da convincere la nuova Ast ad inviare in loco il personale sanitario necessario allo scopo… Troppo difficile! E quanta fatica!