𝗜𝗻 𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝗼 𝘁𝗿𝗲, 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝗾𝘂𝗮𝗿𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗻𝗼, 𝗶𝗻 𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟲 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗼𝗹𝗲𝗱𝗶̀. 𝗘𝗻𝘁𝗿𝗮𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗻𝗲𝗴𝗼𝘇𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗰𝗹𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗮𝗹𝗶, 𝗶 𝗻𝗼𝗺𝗮𝗱𝗶 𝘀𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝗽𝗮𝗿𝗽𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗲 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶𝗲 𝗿𝗶𝗲𝗺𝗽𝗲𝗻𝗱𝗼 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗮𝗰𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗶𝗮𝘀𝗰𝘂𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗱𝗼𝘁𝘁𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗼𝘀𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝟭𝟱.𝟬𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼. 𝗡𝗼𝗻𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗹’𝗮𝗹𝗹𝗮𝗿𝗺𝗲 𝗶𝗺𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮𝘁𝗼, 𝗶𝗹 𝗯𝗹𝗶𝘁𝘇 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝘃𝗲𝗹𝗼𝗰𝗲 𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗮 𝘁𝗿𝗲 𝗶𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝘂𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼𝗿𝗮𝗻𝗲𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗮 𝘀𝗰𝗼𝗿𝗿𝗮𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶𝗲. 𝗜𝗻𝗱𝗮𝗴𝗮 𝗹𝗮 𝗣𝗼𝗹𝗶𝘇𝗶𝗮 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗰𝗮𝗺𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗲, 𝘀𝘂𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗢𝗖𝗥 𝗹𝘂𝗻𝗴𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗲 𝘂𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼. 𝗨𝗻 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗽𝗼, 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗶𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝘂𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗴𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 “𝘀𝗲𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲”. 𝗨𝗻 𝗺𝗲𝘀𝗲 𝗳𝗮, 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮, 𝘂𝗻 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶𝗼 𝗮𝗻𝗮𝗹𝗼𝗴𝗼
Colpo grosso ieri pomeriggio da Acqua e Sapone, presso il centro commerciale “La Nave” di via Montefanese.
Un vero e proprio raid ladresco, quello commesso da tre persone, probabilmente zingare, all’opera all’interno del market dedicato alla pulizia e bellezza.
Attorno alle 16 il gruppetto, capeggiato da un uomo che è sembrato dare istruzioni ai due restanti componenti, è entrato nella rivendita allarmando sin da subito il personale di vigilanza.
Appena un mese fa, sembrerebbe, lo stesso market della Acqua e Sapone venne interessato da un episodio non risolto, costato il furto di ingente materiale… saccheggiato anche allora da una banda di nomadi, direttamente predando dagli scaffali.
Visto il fresco precedente, le cassiere e il personale della struttura si sono preoccupati temendo un bis, puntualmente verificatosi ad un cenno convenzionale del capo banda.
All’improvviso i tre malviventi hanno estratto dai giacconi delle ampie borse e contemporaneamente, ognuno per corsia, hanno iniziato a buttarci dentro di tutto: profumi, prodotti di bellezza, igiene della casa, preparati per la cura del corpo. E non solo.
Unica accortezza della banda di ladri, incuranti della clientela incrociata nel raid, sbalordita e quasi a bocca aperta di fronte ad una simile azione, la scelta accurata dei prodotti da prelevare, gettati nelle capaci sacche, ovviamente tra i più costosi.
Un raid, narrano i presenti, concretizzatosi nel breve volgere di un paio di minuti, forse meno, ovvero il tempo di riempire un paio di borsoni a testa e oltrepassare la linea delle casse, tutti insieme, a grande velocità.
Non è chiaro se l’unica security presente nella struttura non sia intervenuta in quanto non in grado di spartirsi in tre diverse corsie o semplicemente consigliata, di fronte ad episodi eclatanti, a non farsi male e lasciar perdere.
Del resto trattasi di personale non certamente qualificato, in genere sotto pagato, utilizzato quasi esclusivamente come “spaventa passeri” (in funzione della clientela normale) ma di certo non adeguato di fronte a malviventi esperti; nel caso di “Acqua e sapone” persino seriali.
Stando alle prime indagini, affidate dal 112 alla Polizia, le immagini fornite dal circuito interno di sicurezza, avrebbero evidenziato almeno un volto noto ai tutori della legge. Si tratterebbe, se la pista Rom dovesse trovare conferma, di un soggetto già più volte segnalato sulla scena di simili scenari.
Molto altro, oltre le immagini in questione (già importanti per indirizzare il corso delle indagini), potrebbe venire a galla osservando il flusso del traffico cittadino, in entrata e in uscita, attorno le 16 e minuti seguenti, nella zona del San Carlo – via Cristoforo Colombo, da e per Ancona o Macerata.
Le diverse telecamere con funzioni OCR, sparse su tutto il territorio, si sono già rivelate come più che utili, anzi determinanti nell’individuare il passaggio di personaggi poco desiderabili; vedi il furto analogo, subito da “Acqua e Sapone”, di circa un mese fa.
Anche in quel caso il bottino fu ingente per una profumeria, quantificabile almeno attorno ai 10.000/15.000 euro.