𝐔𝐧 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐜𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐫𝐜𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐥𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞, 𝐫𝐢𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐳𝐞𝐫𝐨. 𝐋’𝐞𝐱 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐒𝐢𝐦𝐨𝐧𝐜𝐢𝐧𝐢 𝐟𝐚𝐯𝐨𝐫𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞 𝐚 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐫𝐚𝐫𝐫𝐞 𝐚𝐢 𝐭𝐨𝐩𝐢 𝐢𝐥 𝐬𝐢𝐦𝐛𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐍𝐚𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨, 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐚𝐢 𝐝𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀. 𝐋𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐚 𝐚𝐥𝐥’𝐀𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞
Che fine ha fatto il “Pandoro”, ovvero l’Albero di Natale esagonale, in acciaio, erba sintetica e tanti coloratissimi led luminosi, che per tre anni, dal 2012 al 2014, ha simboleggiato le festività degli osimani?
Se lo sono chiesto – e ce l’han chiesto girandoci l’interrogativo – diversi lettori di Osimo Stazione (non a caso la frazione più grande e popolosa) sperando che magari, quest’anno, posso essere la volta buona per illuminare il piazzale della Stazione con un Albero come si conviene.
La richiesta è pervenuta in Redazione nell’immediatezza dell’allestimento, ieri pomeriggio in piazza del Comune, del tradizionale abete dolomitico, fresco di taglio.
Il ragionamento dei lettori è semplice e meriterebbe attenzione: visto che il Pandoro è di proprietà comunale e una eventuale utilizzo non porterebbe a costi particolari per le casse comunali (se non quelli legati alla nuda installazione) perché privare i bimbi e le famiglie di Osimo Stazione di un Natale particolare?
L’interrogativo, in effetti, parrebbe del tutto logico e privo di contro indicazioni. Per saperne di più sulla fine del Pandoro abbiamo così’ chiesto lumi all’allora patron dell’iniziativa, risalente all’ultima Amministrazione Civica, Stefano SIMONCINI.
“Onestamente mi sembrerebbe una bella iniziativa – ha commentato l’ex Sindaco – che oltretutto non farebbe torto a nessuno. Ripristinare il “Pandoro” in uno spazio diverso da quello principale, magari proprio ad Osimo Stazione come richiesto, potrebbe costituire davvero un regalo inaspettato e a costo zero. Che io sappia l’albero dovrebbe riposare in qualche magazzino comunale; dopo anni mi auguro immune da topi o incurie varie. All’epoca, al di la dei gusti, venne discretamente apprezzato da osimani e turisti e riportarlo a nuova vita coglierebbe il significato di una giusta attenzione, anche nelle piccole cose, verso la cittadinanza. La collocazione di Osimo Stazione mi troverebbe, quindi favorevole; magari spostando il collocamento ad ogni Natale anche nelle diverse frazioni. Perché no”.
Appunto, perché no?