𝗗𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗶𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗴𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗖𝗮𝗿𝗮𝗯𝗶𝗻𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗡𝗼𝗿𝗺, 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗱𝗶𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮’ 𝗱𝗲𝗶 𝟰 𝗲𝘅𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶 𝘀𝘂 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗴𝗹𝗶 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶 – 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝟰𝟬 𝗳𝘂𝗿𝘁𝗶 – 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗮 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗩𝗮𝗹𝗺𝘂𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟬
Fine pena? Capodanno 2034. E forse non basterà ancora!
13 anni e spiccioli e quanto dovranno scontare, ciascuno dei giovani quattro albanesi, condannati ieri in Tribunale ad Ancona, per una sfilza di reati predatori messi a segno ai danni di una quarantina di abitazioni private prese di mira sul finire del 2020.
Una banda di quattro albanesi, originari della Campania, che in l’occasione dei raid in Val Musone avevano scelto come base la tranquilla Polverigi e un’auto presa a noleggio a lungo temine (una Citroen nera C3 sempre presente) e perpetrato un modus operandi, per ogni giornata di “lavoro”, quasi sempre uguale, fruttato almeno 200.000 tra denaro e refurtiva.
Dalla stessa Polverigi a Loreto, da Offagna a Camerano, da Recanati a Potenza Picena, senza tralasciare Castelfidardo e Osimo, i colpi si sono moltiplicati, per una conta approssimativa di quasi, tanto da suscitare l’inevitabile attenzione del nucleo Radiomobile, all’epoca organizzato dal Capitano dei Carabinieri Luciano ALMIENTO.
In breve i militari osimani al termine di un lungo inseguimento, in forze, proprio da Polverigi ad Ancona, fecero scattare le manette ai polsi dell’intera banda, formata da quattro delinquenti (due quali clandestini in Italia) ricompresi all’epoca tra i 29 e i 40 anni.
Da quell’arresto, senza la possibilità di poter uscire dal carcere come, purtroppo molto spesso accade in Italia, i quattro malviventi si sono visti allungare, man mano, il conto.
Da prima a giudizio per rapina aggravata, furto, ricettazione, possesso di “attrezzi” da lavoro, oltre a resistenza e lesioni a pubblico ufficiale… qualche mese dopo la banda è stata portata alla sbarra anche per le responsabilità relative ai prolungati raid ai danni, in genere, di abitazioni isolate, assaltate a tutte le ore ed anche penetrando nei piani più alti, grazie a doti particolari arrampicatorie e a tecniche raffinate di manomissione degli infissi.
Così dopo una prima stangata ricevuta due anni fa, febbraio 2021, in Tribunale – con Ibrahimi LESKI, Cristiano ALBERT, Bledar SALA e Laurenc BALLA condannati ad oltre 5 anni ciascuno di carcere – gli albanesi hanno incassato ieri mattina il resto, non potendosi avvalere della continuazione del reato.
Proprio in virtù dei possibili benefici di legge, il Pubblico ministero Rosario LIONELLO ha proposto per tutti gli albanesi un leggero inasprimento della condanna da 5 a circa 7 anni a testa; richiesta non accettata dal giudice Paola MOSCAROLI che si è pronunciata, per questo secondo filone, per una condanna bis quantificabile in oltre 8 anni inflitti a ciascun partecipante; 8 anni di carcere da aggiungersi alla pena precedente… per una lunga detenzione di 13 anni e spiccioli, di cui un paio già scontati.
Inutile sottolineare il grande merito, di cui va dato atto al lavoro del Capitano ALMIENTO (da un anno ormai in pensione per raggiunti limiti di età) circa il certosino lavoro svolto nel silenzio dai Carabinieri del Norm osimano; Carabinieri che non si sono accontentati di una prima condanna, ancorchè esemplare, del gruppetto… ma hanno insistito sulla scia lasciata dai rapinatori, al punto da poter dimostrare le responsabilità penali dei quattro oltre Adriatico, anche negli episodi precedenti.