𝗨𝗻 𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗺𝘂𝘀𝗶𝗰𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗮 𝟱𝟳 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶 𝗶𝗿𝗿𝗼𝗺𝗽𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗮 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗶𝗹𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗳𝗮𝗰𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮. 𝗜𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼, 𝗳𝗿𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗴𝗮𝗿𝗯𝗶 𝗶𝗻 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 “𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲” 𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗲 𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗼 (𝗙𝗲𝗱𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗚𝗮𝗹𝗹𝗼 𝗣𝗲𝗿𝗼𝘇𝘇𝗶, 𝗽𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲) “𝗯𝘂𝗰𝗮” 𝗶𝗹 𝗽𝗮𝗹𝘂𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝘀𝗶 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮 𝗰𝗮𝗻𝘁𝗶𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗮𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗼. 𝗔𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗮𝘇𝘇𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗣𝗮𝗼𝗹𝗼𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶 𝗿𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝗴𝗲𝗻𝗱𝗼, 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶, 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗹𝗼 𝗲𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲𝗿𝗲… 𝗶𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗮𝗳𝗳𝗮𝘀𝗰𝗶𝗻𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗲𝗮 𝗱𝗶 𝗙𝗶𝗹𝗼𝘁𝘁𝗿𝗼𝘀𝗶𝗺𝗼!
Ha appena ufficializzato la propria discesa in campo che già mezza Osimo si è innamorata del dirompente messaggio di Luca PAOLOROSSI e chiede a gran voce di essere annessa alla nuova Contea di… Filottrosimo!
Cittadini qualsiasi ma anche personaggi della politica, in effetti, ambirebbero ad una fusione tra i due Comuni confinanti e soprattutto a giovarsi delle idee, assai innovative, che un artista del calibro del “sarto di Filottrano” potrebbe, anzi può seriamente pensare di immettere in campo.
Bando alle fantasie unificatorie, il messaggio dirompente votato alla bellezza e alla cultura su cui qualificare il progetto del candidato di “Noi per Filottrano”, ha colpito e fatto centro. Sin da subito.
Mezz’ora scarsa di intervista tv a tutto campo, senza filtri, per lunghi tratti a cuore aperto, hanno aperto una breccia importante nel cuore e nella mente dei filottranesi, ad interrogarsi per i prossimi due mesi sul da farsi: aprirsi alla creatività e ad modo diversissimo di amministrare la cittadina o ammainare bandiera, turarsi naso ed occhi e rassegnarsi alla solita politica promessa di personaggi noti?

Nel frattempo il sospetto fondato è che da qui al 9 giugno Filottranesi e Osimani ne vedranno delle belle! Ma mentre ad Osimo a dettare le regole è l’arte della politica subliminata con attenzione al particolare, al personaggio e alla linea da seguire, senza troppo spazio per sgarri di libera interpretazione… a Filottrano, già dalle alture di Montoro, pare tutta una festa, un rigoglio di idee mai sperimentate in chiave di consenso al voto.
E’ proprio di queste ultimissime ore un motivetto, ben congeniato e trasgressivo quanto basta, che, mutando il testo, potrebbe ben figurare anche al prossimo Festival, magari arrangiato da Annalisa!
Ovviamente però, nel nostro caso sono le parole a fare da padrone. La ballata proposta da PAOLOROSSI gode del vantaggio di essere orecchiabile al volo, ben pronunciata in un italiano comprensibilissimo e capace di “bucare” l’attenzione del pubblico meglio di dieci comizi.

Oltretutto il motivetto subito denominato “Sono cazzi grossi…” ha il vantaggio grande di presentarsi alla ribalta come una autentica novità, in linea col personaggio vulcanico di Luca PAOLOROSSI, aderente al programma proposto.
Insomma una volta di più lo stilista vip parrebbe aver fatto centro e costretto gli avversari, di Sinistra e di falsa Destra, ad inseguire.
TESTO
“Ascolta il mio consiglio
e vota ciò che è meglio
Non avrà molta grazia
Ma è un maestro di bellezza!
Filottrano vota Luca Paolorossi
Coraggio sono gli ultimi sforzi!
Hai capito bene, Luca Paolorossi
Per gli altri sono cazzi grossi!
(Parte due)
Sveglia Filottrano
Insieme ci riusciamo…
Non basta tanto per capire
Che è il momento di cambiare
Filottrano vota Luca Paolorossi
Coraggio sono gli ultimi sforzi
Hai capito bene Luca Paolorossi
Per gli altri sono cazzi grossi
Filottrano vota Luca Paolorossi
Coraggio sono gli ultimi sforzi
Hai capito bene Luca Paolorossi
Per gli altri sono cazzi grossi!
In extremis, prima di pubblicare, viene a galla la verità sugli autori del jingle elettorale attribuito genericamente da PAOLOROSSI all’agenzia di comunicazione che cura le uscite e i messaggi affidati allo stilista di moda maschile.
Ebbene, messo alle strette, è emerso che per metà la musichetta è osimana (come osimano è PAOLOROSSI, da 29 anni residente a Campocavallo) creata dalla cosiddetta intelligenza artificiale maneggiata da un altro osimano, il giovane Federico GALLO PEROZZI, 30 anni, laureato in Media, Comunicazione e Pubblicità allo Iulm di Milano.
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E il testo dissacrante? Chi altri poteva mettere insieme cazzi grossi & maestro di bellezza? Ovviamente il più che avanti Vittorio SGARBI, da sempre, fin dall’esordio in politica nel 1994, di casa nelle Marche; ai tempi presso l’industriale Franco CATENA, verso Montegallo.
Trenta anni dopo a suo agio a Villa GENTILONI, ospite del Maestro Luca.
Un testo ben pensato, su misura alla personalità di PAOLOROSSI e il motivetto è già nella mente, canticchiato a Filottrano e dintorni…. “per gli altri sono cazzi grossi!”