500.000 EURO A SIGNORINE E LAVORATRICI DEL SESSO… MA IN BELGIO!
IL COVID HA MESSO IN CRISI ANCHE IL SETTORE DELLA PROSTITUZIONE

500.000 EURO A SIGNORINE E LAVORATRICI DEL SESSO… MA IN BELGIO! IL COVID HA MESSO IN CRISI ANCHE IL SETTORE DELLA PROSTITUZIONE

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Dal Governo stanziati fondi per la categoria. Istituita persino la figura della “compagna di coccole” a cui i cittadini possono rivolgersi per attenuare il coprifuoco imposto dalla seconda ondata pandemica


Stanziati dal Governo 500.000 euro per sostenere le lavoratrici del sesso colpite dalla crisi indotta dal Covid. Tranquilli, non accade in Italia (immobile alla legge Merlin dal febbraio 1958) ma circa 700 chilometri più a nord, in Belgio, Paese colpito dal virus (5.41% della popolazione) ben più pesantemente che in Italia (3.26%).
Ben poca cosa 500.000 euro in confronto al fatturato medio della prostituzione – legale in Belgio dal 1948! – che in un anno superava, prima dello scoppiare della pandemia cinese, la ragguardevole cifra di 1 miliardo!
Mai come in questa circostanza, però, a contare è il pensiero. Pensiero tradottosi in sovvenzioni a sostegno delle lavoratrici e lavoratori del settore che potranno essere erogate grazie all’intervento del Ministro belga all’Integrazione sociale, la socialista Karine LALIEUX, attenta a non discrimimare lavoratrici duramente colpite, più di altri settori tradizionali, dalla difficoltà di questi mesi di relazionarsi col proprio prossimo.
Ce la vedete voi la analoga Ministra italiana, la sicula catanese Nunzia CATALFO (5 Stelle), 53 anni, battersi in Consiglio dei Ministri per strappare a Conte qualche milioncino di euro da distribuire a ristoro del settore in crisi e dei mancati guadagni di escort, trans e lavoratrici italiche del sesso?
Non ce la vediamo e chissà quante generazioni ancora saranno costrette a vivere la libera sessualità, compresa la decisione di farne il lavoro di parte della vita, nel tradizionale mix di peccato, proibito, non accettato dalla morale ipocrita e perbenista del nostro Paese.

Stanziati fondi per le lavoratrici di club, saune e quartieri a luci rosse

In attesa del nuovo Marco PANNELLA, gli italiani possono solo guardare, senza capire, quanto avviene in Nazioni da sempre più evolute sul tema del libero arbitrio.
Secondo quanto riferisce la stampa di Bruxelles, l’importo di mezzo milione di euro verrà erogato a cinque consorzi e/o associazioni attive nel Paese che si occuperanno, nella pratica, di raggiungere le singole professioniste associate ed erogare il contributo a quelle in maggiore difficoltà.
Parliamo dei vari quartieri a luci rosse entrati in profonda crisi dall’introduzione del distanziamento quale principale norma salva contagio, con la mascherina. L’introduzione del coprifuoco notturno anche in Belgio ha poi chiuso il cerchio mandando sul lastrico i club che danno vita alla notte.
Di fatto – ha sottolineato la LALIEUX – “le lavoratrici del sesso meritano di essere sostenute e accompagnate, come i lavoratori di qualsiasi altro settore vulnerabile”. E nessuno in Belgio – questa la vera notizia per noi sudisti europei – ha avuto nulla da eccepire.
Sarà anche perchè, oltre ad una mentalità a cui l’Italia potrà ambire solo tra diverse generazioni, nello stesso Belgio il Primo ministro Alexander DE CROO, annunciando il coprifuoco, aveva di fatto aperto alla figura, anti stress da Covid, denominata “compagna di coccole”, più propriamente detto “knuffel contact” a cui ogni famiglia belga ha diritto invitandola/o in casa in deroga al coprifuoco e al distanziamento.

Nel 2020, il settore è passato da un miliardo di fatturato, in Belgio, a pochi spiccioli, causa pandemia

Un personaggio a cui demandare l’aiuto indispensabile per allievare la solitudine e la routine imposta dal Corona virus… peccato che nei molteplici DPCM varati da Conte in quasi un anno di profonda crisi, anche di questa misura non ci sia mai stata traccia… a sostegno del corpo e della salute mentale degli italiani, costretti a cantare sui balconi o dar fondo alla fantasia con autocertificazioni degne di sceneggiature da Oscar.
Tutti i membri della famiglia – ha chiarito l’omologo belga di CONTE – hanno diritto al proprio knuffel contact, purchè ricevuto in casa uno alla volta. E i single? Per i single addirittura opzione di una doppia assistente a mente e a corpo, da ricevere, in ogni caso singolarmente, eevitando “assembramenti” da doppia convocazione in casa.
Che differenza, pensando di nuovo all’Italia, ferma per mesi a determinare il significato del termine “congiunti” e quindi a quali figure attribuire il titolo ambito… di volta in volta esteso a parenti, amanti, ex o fidanzati.
Il tutto mentre nella vicina Olanda (vicina per il Belgio ovviamente) il Governo ha inventato efficaci figure anti stress come i “sek sbuddy”, autentici compagni di letto o il Regno Unito ha dato il via ai “support bubble”, autentiche bolle umane a sostegno, da invitare a casa, sotto lo stesso tetto, per coccole, dialogo e sesso… così da aggirare le conseguenze da lock down e affrontare l’obbligatoria vita in casa con spirito differente.


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