CHIARA SARACINI OSPITE DELLA MAMMA IN KENYA?
UN MARE DI DEBITI DIETRO LA CHIUSURA DELL’AGENZIA
Affitto, personale e tour operator; per l’imprenditrice conti in rosso per 50.000 euro?
In Kenya dalla mamma? Chiara Saracini, 31 anni, titolare dell’agenzia Vanilla, continua a risultare uccel di bosco sia a Castelfidardo, che nella natia Osimo che sulla riviera del Cònero dove qualche mitomane aveva asserito di averla vista circolare, nei giorni scorsi, in compagnia di un uomo.
Nei confronti della donna, allo stato, non risultano ancora emessi provvedimenti giudiziari (insomma i Carabinieri di Castelfidardo continuano a raccogliere denunce ma l’indagine è ancora lontana dalla chiusura del cerchio) ragion per cui è possibile che l’agente di viaggio abbia approfittato di questo vantaggio per far perdere le proprie tracce.
In Africa centrale la mamma Rossella Cantori, 49 anni, è da tempo residente – essendosi rifatta una vita dopo il naufragio del proprio matrimonio osimano – conducendo una esistenza serena, senza alcun tipo di problema.
Questa circostanza, legata sia alla diversa valenza del denaro tra Italia e Kenya, sia al fatto che non sarà semplice, per l’Italia, in caso di accertamento di responsabilità, far rientrare in Patria l’imprenditrice, potrebbe aver ispirato nella mente di Chiara Saracini l’ideazione del colpo ai danni dei propri ignari clienti.
Oltretutto, almeno a partire dall’ultimo anno, la situazione economica della Vanilla si era notevolmente appesantita: circa nove mesi di ritardo nell’onorare l’affitto del locale di via Marconi, diverse mensilità, per circa 13.000 euro, nei confronti delle collaboratrici in agenzia, addirittura debiti consistenti, per quasi 20.000 euro, con i vari tour operator anticipanti voli aerei, hotel, trasferimenti, ecc..
Insomma una situazione seria, aggravata ultimamente dalle vicissitudini familiari che, oltre ad altri 9 mesi di affitto arretrato per l’appartamento, hanno soprattutto visto intervenire i Servizi sociali per l’affidamento del secondo bambino ai nonni del padre.
La nascita del bimbo, frutto del rapporto con un compagno di vita di Portorecanati afflitto da gravi problemi di droga, ha probabilmente sconvolto la personalità della donna, trovatasi, di fatto, sola e senza la possibilità di ricevere aiuto.
Una mano, in realtà, Chiara Saracini, l’aveva ricevuta, per un paio di mesi, da un’amica che si è prestata, vista l’impossibilità di riaprire l’agenzia sotto chiave per morosità, a darle una chance e tornare a lavorare.
Per gli interi mesi di maggio e giugno, giustificandosi agli occhi dei clienti con il fatto che erano in corso lavori all’impianto elettrico, Chiara Saracini ha lavorato spostando le proprie cose all’interno di una stanzetta posizionata sopra il bar Zen, sulla centralissima Porta Marina.
Ed è toccato proprio ai clienti di questi ultimi mesi, tranquillizzati dalla spiegazione fornita, pagare il conto della truffa. Truffa che, per molti, sarà anche difficile da dimostrare dal momento che, oltre a presentarsi in un ripostiglio rivenduto come agenzia di viaggio, molti hanno versato acconti in contanti senza neanche preoccuparsi di ricevere ricevute su carta intestata… insomma spesso bastava la parola!
In questo quadro, con la Saracini sempre alle prese con una pagina inedita e di particolare gravità della propria vita, la donna ha maturato l’idea di non pagare più nessuno, raccogliere il possibile e volare in tutta tranquillità verso Mombasa e da qui in direzione delle rinomate spiagge keniane, dove farsi rintracciare e recuperare alle proprie responsabilità non è proprio cosa agevole.
Oltretutto in Kenya, se le notizie saranno tutte confermate, come sembrerebbe, la giovane donna potrebbe ricostituire il perduto rapporto con la madre, voltare pagina con la vita disordinata dell’ultimo periodo, godersi il malloppo e magari incrociare, come capitato in famiglia, ricchi uomini di affari in vacanza con cui svoltare decisamente.
Tutto questo in Kenya. Nel frattempo a Castelfidardo continua invece a piovere e a piovere sul bagnato.
Un’altra brutta storia sta per addensarsi sul conto dell’attività della signora Saracini e di chi avrebbe dovuto vigilare per garantire la clientela dai rischi di ritrovarsi a piedi senza poter partire o – peggio – a piedi in qualche angolo del mondo.
Ma di questo ulteriore aspetto parleremo meglio domani.
ALMENO 20 I TRUFFATI DALLA VANILLA LA TITOLARE INTROVABILE DA UNA SETTIMANA!