Unico caso in Italia, gli osimani dovranno attendere giovedì per tornare a salutare i propri defunti. Apertura per sole tre ore con visita contenuta a 20 minuti. Assembramento massimo consentito: 15 persone. Invocato dalle liste Civiche il ritorno alla normalità
È notorio che le cose si possono fare bene o male. Oppure non fare del tutto.
Esiste però una quarta opzione: farle ad mentula canis. Vedi il pasticciaccio brutto della riapertura dei Cimiteri, ordinata a singhiozzo dal Sindaco Pugnaloni, unico caso in contro tendenza segnalato in Italia!
A suggerire la fruizione ad intermittenza dei sette camposanti osimani più uno – aperti di giovedì e sabato per appena tre ore – è stata la pedissequa lettura e successiva libera interpretazione fatta da Pugnaloni dell’ultimo DPCM all’articolo 1, voce “i”.
E’ possibile leggere testualmente: “L’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”.
Come si sono comportati i 7.903 Sindaci italiani, Pugnaloni escluso? Tutti, da nord a sud, hanno ricordato la necessità di utilizzare mascherina e guanti, mantenere la distanza d’ordinanza, suggerendo magari di non accalcarsi tutti alla riapertura del primo giorno… visto che a lunedì 4 maggio farà seguito martedì 5, mercoledì 6 e così via… una raccomandazione, che considerate le tiepide presenze medie registrate nei cimiteri in epoca pre virus, si sarebbe normalizzata da se nel breve volgere di qualche giorno e il ritorno alla normalità.
Poteva ora Pugnaloni allinearsi ai 7.903 colleghi ed evitare di farsi venire un’idea anche su una vicenda talmente di routine? Se avete risposto si è di tutta evidenza che non conoscete bene Pugnaloni e – occhio – state dimostrando di non averlo votato (con tutte le conseguenze del caso); se invece la risposta sarà stata no, oltre a non dover temere ritorsioni elettorali, ora non figurerete tra i meravigliati della decisione di contenere la riapertura dei cancelli per sole tre ore, due volte la settimana: di giovedì (dalle 9 a mezzogiorno) e al sabato (dalle 16 alle 19).
L’adozione delle misure organizzative ricordate dal comma “i”, attuata rigidamente dall’interpretazione stolta del DPCM data da Pugnaloni, avrebbe imposto al Sindaco la creazione di una task force di vigilanti, pari a 16 persone da impiegare 8 ore al giorno per l’intera settimana, solo per presidiare gli ingressi e contabilizzare tempi di permanenza, entrate e uscite!
Ma ascoltiamo l’autentica lode all’assurdo con le parole del diretto interessato sulla propria pagina Facebook.
“Le entrate – ha messo nero su bianco Pugnaloni – devono essere contingentate a tutte le ore del giorno e regolamentate alla presenza di personale addetto; all’interno (dei cimiteri, NdR.) occorre controllare il non assembramento, l’utilizzo dei Dpi (dispositivi di prevenzione individuale, ovvero le arcinote mascherine e i proverbiali guanti) e la distanza di un metro. Credo che per fare tutto ciò – scrive Pugnaloni senza imbarazzo, come se credesse fermamente nell’utilità di quanto ordinato agli osimani – ci vogliano 16 persone (due per cimitero, NdR.) solo per presidiare le entrate e contare il numero degli ingressi e delle uscite; per 8 ore al giorno e per 7 giorni la settimana. Il volontariato – assicura il Sindaco – non avrebbe tutta questa disponibilità e i dipendenti dei servizi cimiteriali sono solamente sei”.
Peccato che attenendosi semplicemente alle faq di chiarimento pubblicate dal Governo stesso alla voce cimiteri, non fosse possibile leggere tutt’altro.
Posso andare al Cimitero – si sono chiesti gli italiani – per omaggiare un caro defunto, anche fuori delle cerimonie pubbliche?
Risposta: “Si, è consentito spostarsi nell’ambito della propria regione (addirittura!) per far visita nei cimiteri ai defunti; sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e del divieto di assembramento. Ove non fosse possibile evitare tali assembramenti il Sindaco può disporne la temporanea chiusura”.
Immancabile non poteva mancare la polemica politica; in particolare segnaliamo lo scontro con le liste Civiche e la consigliera Bordoni “colpevole” di volere anche per Osimo il rispetto del DPCM… senza interpretazioni pugnaloniane.
“Interpretando il sentimento dei miei concittadini – scrive ancora il Sindaco – ho deciso di riaprire i cimiteri tenendo conto delle prescrizioni legislatve. Ora le opposizioni – lamenta Pugnaloni – invece di unirsi a questa buona pratica, gridano che bisogna aprire i cimiteri a tutte le ore, tutti i giorni…”.
Esattamente come invita a fare Conte tramite i 7.904 Sindaci d’Italia, Pugnaloni escluso.
Non poteva finire, a conferma dell’ad mentula canis utilizzato in abbondanza in questa incredibile vicenda osimana, la degna chiosa finale.
“Lo sanno – sottolinea Pugnaloni rivolto ancora alle innominabili liste Civiche – che (la riapertura, NdR.) non è obbligatoria? E’ solo una facoltà. Perchè non l’ho fatto? Perchè uso razionalità, gradualità e rispetto delle regole”.
Applausi!