OSIMO OGGI era a conoscenza della notizia dell’avvocato osimano over 50 da almeno 48 ore, prima della pubblicazione di Corriere Adriatico e da qui al resto dell’informazione locale.
Per due giorni chi scrive si è arrovellato il cervello su quale prevalenza basare la notizia: il diritto inviolabile del pubblico a conoscere le vicende quotidiane, anche le più scabrose, scottanti e intime; oppure evitare di fare il gioco di spregiudicati ricattatori dell’Est Europa che, forti di una impunità pressoché garantita, nuotano nel mare magno di internet.
Abbiamo scelto la seconda via e non ci pentiamo di aver imboccato la strada che avrebbe garantito colui che, in definitiva, è invece diventato vittima due volte: degli spregiudicati ricattatori oltre confine e della bramosia a sfondo sessuale della stampa.
Sempre chi vi scrive possiede non a caso tutte le carte in regola anche da questo punto di vista essendo rimasto, a livello nazionale, l’ultimo giornalista italiano a firmare pubblicazioni porno per il pubblico dell’edicola.
Nessuno meglio di noi, ergo, conosce il valore di un mancato scoop basato sulla principale delle S che da sempre delineano l’interesse del pubblico: sesso, sangue e soldi.
Ben sapendo tutto questo, non senza fatica e sempre mantenendo il rispetto per chi ci legge quotidianamente, abbiamo sperato in un miracolo, ovvero in un passo avanti di troppi miei colleghi, sempre pronti a farsi belli a parole ma terribilmente aridi quando si tratta di operare una scelta tesa, per una volta, alla salvaguardia di chi si trova, dalla sera alla mattina, invischiato e travolto da un gioco al massacro le cui vittime innocenti, al solito, non interessano nessuno.
Esprimiamo quindi la nostra piccola solidarietà, per quel poco che potrà consolare, al giudice e avvocato osimano, over 50, ripreso nelle immagini con tanto di fiocchetto; al tempo stesso invitiamo i colleghi di “Corriere Adriatico” a riflettere, almeno a posteriori, sulla bontà dell’operazione giornalistica appena condotta.
Bontà che al botteghino ha certamente pagato, con il tutto esaurito persino delle vecchie copie cartacee poste in vendita; decisione che però, per una volta, prescindendo dall’aspetto economico conseguente allo scoop, avrebbe dovuto porsi obiettivi più nobili, invece calpestati.